..........Dal 1 gennaio libere connessioni wi-fi. Dal primo gennaio ci si potrà collegare liberamente, senza restrizioni e senza controlli, alla rete wi-fi. Il ministro dell'Interno aveva già annunciato la necessità di intervenire sulla liberalizzazione delle connessioni 1 internet, ampiamente sostenuta da diverse iniziative parlamentari che chiedevano di abolire la legge Pisanu 2. Ricordando le limitazioni introdotte nel 2005, Maroni ha spiegato che sono state fatte delle valutazioni "per contemperare l'esigenza della libera diffusione e quella della sicurezza". Dopo la sua recente visita in Israele, ha detto ancora Maroni, nel corso della quale ha incontrato il responsabile dell'antiterrorismo di Gerusalemme, "ho valutato che si possa procedere all'abolizione delle restrizioni del decreto Pisanu, che scade il 31 dicembre, e dal 1 gennaio introduciamo la liberalizzazione dei collegamenti wi-fi attraverso gli smartphone". "Da qui a dicembre - ha concluso - valuteremo quali siano gli adeguati standard di sicurezza e dal 1 gennaio i cittadini saranno liberi di collegarsi ai sistemi wi-fi senza le restrizioni introdotte 5 anni fa e che oggi sono superate dall'evoluzione tecnologica". Che cosa dice il decreto Pisanu. Come scrive l'Espresso, 3l'Italia è l'unico paese libero dove se il proprietario di un bar o di un altro negozio decide di offrire ai suoi clienti una connessione senza fili (Wi-Fi) a Internet, prima deve richiedere una speciale licenza al questore, poi "procedere all'identificazione previa esibizione di documento" di ogni singolo cliente, infine conservare su un apposito registro (cartaceo, naturalmente) tutti i dati "relativi alle attività di navigazione".In altre parole, si impongono diverse procedure burocratiche lunghe, costose e noiose tanto al titolare del bar quanto all'aspirante cybernauta: un po' come ne "La concessione del telefono" di Camilleri. Con il risultato che in Italia navigare su Internet in mobilità attraverso il Wi-Fi pubblico è quasi impossibile. Sono pochissimi infatti i punti ("hot spot") che offrono questa connessione: 4.200 in tutto il Paese secondo il ministero dello Sviluppo Economico, meno di 2.000 per il sito specializzato WiFi Italia.com. Comunque "un quarto o un quinto rispetto a quelli degli altri principali Paesi europei", come scrive la media company californiana Jiwire.com; mentre è meglio soprassedere al confronto con gli Stati Uniti (oltre 70 mila, di cui un migliaio solo a New York, spesso gratuiti).........
orso castano : anche il governo comincia a rendersi conto che l'evoluzione tecnologica e' inarrestabile e supera le restrizioni , questo consentira' anche all'Italia di sviluppare sempre di piu' le comunicazioni attraverso il web. Pur con i suoi rischi (pedofili, terroristi e mafiosi potranno meglio nascondersi nella massa ) e' una buona notizia. Ma non ci siamo ancora ; il web deve essere gratuito per tutti e libero. E' un diritto alla comunicazione.
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