GHARAYBEHL: A
priorità sono le riforme politiche: bisogna cominciare cambiando la
legge elettorale, combinando la legge in vigore con un sistema basato
sulle liste. Il parlamento così eletto sarà costituito dai
partiti e rifletterà opinioni politiche differenti. Il governo deve
essere espressione della maggioranza eletta.
LIMES:
Questa è la posizione di tutto il partito?
GHARAYBEH: Sì, tutto il partito è d’accordo su una riforma che porti alla costituzione di un governo espressione della maggioranza parlamentare.
GHARAYBEH: Sì, tutto il partito è d’accordo su una riforma che porti alla costituzione di un governo espressione della maggioranza parlamentare.
LIMES:
Soltanto un mese fa (a gennaio, ndr)
non tutti erano d’accordo sulla monarchia costituzionale. Perché
ora c’è una convergenza?
GHARAYBEH: La situazione regionale sta unendo il partito. Un mese fa il contesto non ci dava il coraggio per una richiesta del genere, ma ora con quello che sta succedendo nella regione questo è il minimo.
GHARAYBEH: La situazione regionale sta unendo il partito. Un mese fa il contesto non ci dava il coraggio per una richiesta del genere, ma ora con quello che sta succedendo nella regione questo è il minimo.
LIMES:
Anche la quarta generazione interna al partito, Wasat Hamas, sta
andando verso questa direzione?
GHARAYBEH: Tutti sono d’accordo su questo, ma non la chiamano monarchia costituzionale; parlano del contenuto, ma non la chiamano con il suo nome. Lo definiscono un governo a maggioranza parlamentare.
GHARAYBEH: Tutti sono d’accordo su questo, ma non la chiamano monarchia costituzionale; parlano del contenuto, ma non la chiamano con il suo nome. Lo definiscono un governo a maggioranza parlamentare.
LIMES:
Perché?
GHARAYBEH: Dovete chiederlo a loro.
GHARAYBEH: Dovete chiederlo a loro.
LIMES:
Anche gli altri partiti d’opposizione concordano sulla monarchia
costituzionale?
GHARAYBEH: Di fatto, sì.
GHARAYBEH: Di fatto, sì.
LIMES:
Qual è il ruolo dello Iaf in questo periodo di
transizione?
GHARAYBEH: Il parlamento è incostituzionale e non rappresenta i giordani. Chiediamo che si crei un comitato nazionale che rappresenti tutti i partiti in Giordania per cambiare la legge elettorale, un processo che forse richiederà mesi. Parlamento e governo saranno sciolti e si andrà a elezioni.
LIMES: Accettereste di partecipare a un altro governo?
GHARAYBEH: Il parlamento è incostituzionale e non rappresenta i giordani. Chiediamo che si crei un comitato nazionale che rappresenti tutti i partiti in Giordania per cambiare la legge elettorale, un processo che forse richiederà mesi. Parlamento e governo saranno sciolti e si andrà a elezioni.
LIMES: Accettereste di partecipare a un altro governo?
GHARAYBEH: Sì,
se fosse eletto.
LIMES:
Può commentare la lettera delle 36 figure nazionali al
re?
GHARAYBEH: È una lista tribale, loro hanno il diritto di esprimere le loro opinioni, sembra un mezzo per far pressioni al governo. Ma noi non ne siamo parte.
GHARAYBEH: È una lista tribale, loro hanno il diritto di esprimere le loro opinioni, sembra un mezzo per far pressioni al governo. Ma noi non ne siamo parte.
LIMES:
Pensa che la rivolta in Egitto, Tunisia e Libia si possa propagare
anche in Giordania?
GHARAYBEH: La regione è un tutt’uno, tutti i popoli appartengono alla stessa cultura e condividono la stessa situazione. Ciò che è accaduto in Tunisia, Egitto e Libia può accadere altrove.
GHARAYBEH: La regione è un tutt’uno, tutti i popoli appartengono alla stessa cultura e condividono la stessa situazione. Ciò che è accaduto in Tunisia, Egitto e Libia può accadere altrove.
LIMES:
Ma Mubarak se n’è andato, qui non state provando a cacciare il
re.
GHARAYBEH: Il minimo che chiediamo è la monarchia costituzionale. Se questa verrà, saremo soddisfatti.
GHARAYBEH: Il minimo che chiediamo è la monarchia costituzionale. Se questa verrà, saremo soddisfatti.
LIMES:
Cosa pensa della paura occidentale di una possibile ascesa al potere
del movimento islamico e del conseguente, possibile deterioramento
delle relazioni con Israele?
GHARAYBEH: È una vecchia paura, ma ora l’Occidente è diverso. Non pensiamo che la paura degli islamisti sia vera, è un’esagerazione. Obama e la Clinton hanno detto che gli islamisti sono parte del popolo e che non può esservi stabilità se
essi non partecipano alle istituzioni. L’esempio turco prova che gli islamisti non sono poi questi mostri che tutti dicono.
GHARAYBEH: È una vecchia paura, ma ora l’Occidente è diverso. Non pensiamo che la paura degli islamisti sia vera, è un’esagerazione. Obama e la Clinton hanno detto che gli islamisti sono parte del popolo e che non può esservi stabilità se
essi non partecipano alle istituzioni. L’esempio turco prova che gli islamisti non sono poi questi mostri che tutti dicono.
(1/04/2011)
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