dalla rivista on line dell'ANAAO ASSOMED del Piemonte
orso castano : semmai la sinistra dovesse arrivare a governare l'Italia, dovra', come si fa per le montagne, ripopolare di "alberi" (leggi servizi) estese aree che con colpi di coda micidiali certi liberal-politici stanno , in questo fine legislatura, letteralmente desertificando , forse ( ma stiamo pensando al male) per lasciare libero spazio ai "costruttori privati", cioe' ai novelli , o vecchi, "palazzinari della sanita'". Questo dovra' essere fatto attraverso leggi nazionali ed in fretta, se non si vuole il precipitare della sanita' italiana agli ultimi posti nel mondo. Purtroppo, al di la' di lunghi, ed a volte poco chiari discorsi , come ad esempio quelli che si vanno facendo (con argomentazioni profondamente filosofiche ed ingegneristiche) condite dai soliti lamenti, sulle famigerate "Cure Primarie, argomento quanto mai salottiero con i MMG che tengono di regola il "cordone" culturale, non sembra che il "Centrosinistra" si renda fino in fondo conto dei guasti irreparabili che si stanno producendo in questa fase, guasti che assumono la caratteristica della "irreversibilita'". Proporrei, nei vari convegni che i "sinistri" vanno facendo sullla sanita', di predistribuire a ciascun relatore, almeno 5 tazzine di caffe', prima che faccia il suo proloquio, onde fugare l'itervento sistematico di Morfeo. Ed ecco un esempio di desertificazione sanitaria:
Al Direttore Generale
Dott.ssa G. Briccarello
Torino, 06/11/2012
..............Nella premessa alla delibera si giustifica la necessità dell’atto con l'attuazione del nuovo assetto organizzativo così come delineato dal Piano Socio Sanitario Regionale, per la concretizzazione della messa in rete degli Ospedali all’interno delle rispettive Federazioni sovrazonali di afferenza; ma in mancanza di un disegno organico delle reti ospedaliere e del territorio e dell’esplicitazione dei criteri utilizzati per la selezione delle strutture da cancellare, sembra che l’impegno di questa Direzione sia rivolto all’eliminazione indiscriminata (salvo eccezioni..) di strutture complesse e semplici, per la maggior parte territoriali, per il solo fatto di essere temporaneamente non coperte, senza una valutazione della reale complessità della attività svolta, né dell’impatto sull’organizzazione e sulla salute pubblica, e alla riconduzione dell’organizzazione territoriale alle due Federazioni,............Pur essendo strettissimi i tempi a disposizione per una disamina completa della bozza, di seguito
elenchiamo, in grassetto, alcune prime osservazioni specifiche:
1. Soppressione della S.C. Unità Valutazione e Organizzazion e degli Screening (UVOS) con
conseguente riallocazione delle risorse umane e dei compiti istituzionali alle dipendenze del
Dipartimento Integrato della Prevenzione; - N.B: si occupa degli screening di Prevenzione
Serena per tutta Torino – in collaboraz con le Molinette -
2. Soppressione della S.C. Anestesia Ospedale Valdese con conseguente riallocazione delle
risorse umane e dei compiti istituzionali alle dipendenze della S.C. Anestesia del Presidio
Ospedaliero Oftalmico “Sperino”; sembra prematura una riallocazione di strutture
dell’Ospedale Valdese al di fuori di un contesto di riorganizzazione generale
dell’Ospedale;
3. Soppressione della S.S. Senologia Ospedale Martini: insieme alla soppressione del service di senologia del Valdese, elimina completamente in azienda le strutture che si
occupano di tumore della mammella ;
4. Ridenominazione della S.C. Neuro Psichiatria Infantile Torino 1 Est in Neuro Psichiatria
Infantile Asl Torino1, soppressione della S.C. NPI Torino 1 Ovest, soppressione della S.S.
Rischio Psicoevolutivo e e contestuale istituzione della S.S. Neuro Psichiatria Infantile
Ospedaliera e del Rischio Psicoevolutivo: la NPI e’ struttura a valenza medica, il rischio
psicoevolutivo è un PDTA regionale di competenza psicologica ;
5. Soppressione della Struttura Semplice Dipartimentale Allergologia Ospedale Martini e
contestuale riconduzione delle funzioni alla SSD Pneumologia: Le funzioni espletate
dall’allergologia non possono essere ricondotte ad una disciplina che non è nemmeno
equipollente
6. Soppressione della S.S. Igiene degli Alimenti e bevande con riconduzione delle relative
funzioni alla S.C. Igiene degli Alimenti e Nutrizione : la soppressione risulta in contrasto
con la specifica normativa di settore (D. M. Ministro Sanità 16 ottobre 1998);
7. Riconduzione della S.S. Promozione della Salute alla S.C. Igiene e Sanità Pubblica
disciplina diversa da quella di primitiva origine – OSSB – non vacante;
8. Riconduzione della S.S. Medicina dello Sport alla S.C. Igiene e Sanità Pubblica contrario a
quanto previsto dalla DGR 1-8611/2008 e DCR 167–14087/2012, che prevede la sua
collocazione in staff al dipartimento;
9. Riconduzione della S.S. Igiene Edilizia Urbana alla S.C. Igiene e Sanità Pubblica: vista la
complessità delle funzioni svolte potrebbe configurarsi come s .s.d;
10. Soppressione delle SS.CC. Distretto 1-8, Distretto 2; Distretto 3; Distretto 9-10 e contestuale
istituzione delle SS.CC. Distretti 1-2-3 e Distretti 8-9-10 – Ambiti territoriali non
rispondenti all’attuale normativa, sia per n. di residenti, sia per corrispondenza con
Enti gestori dei servizi socio-assistenziali (circoscrizioni)
11. Trasformazione S.S. Geriatria Territoriale in Struttura Semplice a valenza Dipartimentale : è
l’unica “valorizzata” dal provvedimento;
12. Istituzione della S.S. Percorsi di cura Ospedale/Territorio afferente alla S.C. Geriatria: è
contraria a quanto previsto dalla DGR 27-3628/2012 che ne prevede l’afferenza alla
Direzione Sanitaria di presidio
13. Ridenominazione della SSD Gestione Emergenza Interna in SSD Gestione della Sanità
Penitenziale e dell’Emergenza (difficile capire la ratio dell’unificazione di queste due
funzioni…. .
Area Veterinaria: La proposta presentata risulta complessivamente inadeguata, in riferimento
alla recentissima normativa (D.L. 185/2012 – decreto Balduzzi-) che prevede l’istituzione della
nuova area denominata “Area di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare”, nella
quale devono essere allocate strutture organizzative intese come centri di responsabilità e di
costo, dotati di autonomia tecnico-funzionale e organizzativa, e che rispondono di obiettivi
dipartimentali e aziendali. In materia si allega parere pro veritate dello Studio Legale Zuccarello
– Monacis.
Da considerare inoltre il peculiare contesto operativo dei quattro servizi veterinari dell’ASL TO
1, che assicurano in modo sovrazonale articolate attività di prevenzione estese ad un bacino
d’utenza che equivale a circa ¼ della popolazione regionale.
In conclusione:
- alcune strutture, ancorchè vacanti e duplici, non sono state né “ricondotte” né eliminate:
perché ?? (es. Med. Legale )
- è evidente il diverso livello di attenzione della Direzione per i minori (penalizzati con
l’eliminazione di una SC – NPI e l’istituzione di una ss a valenza ibrida clinico-psicologica ),
per le donne (eliminazione di entrambe le strutture che si occupano di senologia, una ss del
Martini e il service del Valdese, oltre che dell’UVOS – Prevenzione Serena del Ca
Mammella e Cervice uterina) rispetto agli anziani, con la “valorizzazione” delle strutture che
se ne occupano (una ss che diventa ssd; istituzione di una nuova ss che si occupa di percorsi di cura ospedale/territorio che anziché essere articolazione della Direzione
Ospedaliera, è inserita nella geriatria: si occuperà anche dei percorsi inerenti le altre unità
operative, diventando di fatto una seconda direzione sanitaria?)
- è altrettanto evidente un disegno complessivo rivolto alla progressiva riduzione/
depauperamento del servizio pubblico, con conseguente dirottamento della popolazione
verso le strutture private convenzionate, che erogano le prestazioni richieste dall’utenza
non più effettuabili dall’Azienda.
Le scriventi OO.SS. Dirigenza Medica chiedono formalmente di sospendere l’iter di
approvazione del provvedimento presentato, in attesa delle emanande linee guida regionali
sull’organizzazione aziendale, ritenendolo non rispondente alle vigenti norme in materia di
sanità regionale e nazionale, e di attivare i necessari percorsi di discussione/condivisione sia a
livello aziendale, che extra aziendale ( circoscrizioni, regione, altri stakeholders ) per la
predisposizione di un nuovo piano di organizzazione rispondente sia a criteri di economicità e
valorizzazione delle risorse umane aziendali, sia di risposta corretta e appropriata alla
domanda di salute dei nostri cittadini.
Distinti saluti.
CIMO ASMD Dr. Francesco Zurlo e Dr. Roberto Remondino (firmato in originale)
ANAAO ASSOMED Dr. Giuseppe Avogliero e Dr.ssa M. Antonella Arras (firmato in originale)
F. V.M. Dr. Riccardo De Luca e Dr. Guido Massimello (firmato in originale)
FESMED Dr.ssa Marinella Fammartino (firmato in originale)
CISL Medici Dr. Raffaele Massimo De Caro (firmato in originale)
CGIL Medici FP Dr. Roberto Dosio e Dr. A. Colzani (firmato in originale)
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