II dilemma circa la libertà dell'arbitrio non riguarda più solo religione e filosofia, ma anche le scienze naturalistiche. Gerhard Roth, neurobiologo di formazione filosofica noto per i suoi studi sui meccanismi della volontà, ha ripetuto poco fa che la libertà dell'arbitrio e la responsabilità sono illusioni tenaci e assurde. Nello stesso tempo uno dei maggiori scienziati cognitivi contemporanei, Wolf Singer, fìsicalista senza compromessi, riprendendo l'ottocentesco Ignorabimus di Emil du Bois-Reymond, ha riproposto il problema metodologico cruciale delle neuroscienze cognitive, giàpresente nelle riflessioni dei pionieri: come possano i meccanismi cerebrali della conoscenza capire sé stessi dal momento che sono l'oggetto del loro stesso studio? Fin quando questa incertezza non sarà superata (posto che lo possa essere), su che cosa si basa la certezza di Roth e della maggioranza dei neuroscienziati? E di quelli che dissentono? Le neuroscienze forniscono un'enorme mole di dati, ma non spiegano che cosa sia l'autocoscienza e quindi come funzionino i meccanismi della volontà Si citano ampiamente (anche nel libro di cui si parla qui) i lavori storici di Benjamin Libet e dei suoi allievi, chetantecose sembrano dimostrare nel senso di undetermini-smo assoluto (e quindi della volontà non libera), ma che non spiegano loro cosa ponga in movimento l'attìvità neuronale che porterà ad una decisione. Nella raccolta, molto ben assortita, di saggi a cura di M. De Caro, A, Gavazza e G. Sartori "Siamo davvero liberi? Le neuroscienze e il mistero del libero arbitrio" su quest'eterno cruccio della mente umana, Daniel Wenger, in un contributo che riassume il suo libro The Mission of Conscious Will del 2002, avanza l'ipotesi che il processo mentale dell'esperienza di sentirsi liberi potrebbe essere diverso da quello che determina l'azione che ci illudiamo di scegliere in libertà Già Hume diceva che la volontà è una sensazione.Il fatto (sul quale insistetteWìlliam James) che di regola ci si sente liberi nel momento delle scelte potrebbe quindi non essere la prova a favore della libertà dell'arbitrio. Nel suo contributo Adina Roskies sostiene che «le tecniche neuroscientifiche non forniscono né il livello di grana sufficientemente fine, né l'ampiezza di informazione necessaria per rispondere alla questione del determinismo per il dibattito sul libero arbitrio». Chi condivide, pur nel riduzionismo assoluto, le riserve circa la possibilità dei meccanismi cognitivi del cervello di capire fino in fondo sé stessi, accetta questa opinione. Ma se non sulle neuroscienze, su che cosa altrimenti si crede di potersi basare per capir meglio i meccanismi della volontà? Nel suo contributo, il neurologo Bocioni Filippo, " Terapia "si chiede «se l'attività mentale consente e svolga un ruolo causale nelle decisioni umane», come se la mente non fosse il prodotto del cervello.Curioso che qui, come in studi analoghi, non si presti attenzione al condizionamento della memoria - inaffidabile per l'incostanza dei meccanismi che la producono, la conservano e di quelli che rimandano i ricordi all'autocoscienza - nei meccanismi della scelta. Il libro non fornisce risposte al "mistero" del libero arbitrio, né cerca di orientare verso una di loro. Esso è un panorama molto ben riuscito dei molti aspetti di una discussione nella qiiale, teme lo psicologo Wegner, «tutti escono sconfitti»; tutti quelli che pensano di poter fornire soluzioni all'insolubile.
per saperne di piu' :
Social consciousness and the consciousness of meaning.
Mead, George H.
Psychological Bulletin, Vol 7(12), Dec 1910, 397-405
Abstract
- Emphasizes and elaborates the origin of consciousness of meaning in the relation of mutual adjustment of social stimulation and response to activities which they mediated. Consciousness of meaning consists mainly in a consciousness of attitude, on the part of the individual; the readiness to respond; the power of distinguishing the different elements in the content of consciousness belongs to the field of stimulation and imagery; and the control and interpretation of gestures forms an important factor. Focuses on development of social consciousness and how it leads to consciousness of meaning. (PsycINFO Database Record (c) 2010 APA, all rights reserved)
per l'articolo completo: http://psycnet.apa.org/journals/bul/7/12/397/
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