mercoledì 16 marzo 2011

The End of Empathy? Empathy is declining, but is it dead? la psichiatria fossile rifletta

da Psycology Today , by 












score high on this "empathy test" give 
freely
 of their time and money and frequently 
help others in need. You can try the test 
and see how you score compared to the 
13,737 students in our sample by 
clicking 
here . We ran a statistical analysis to see 
whether there were changes over time in 
empathy and found that there had been 
overall declines, especially since the
 year 
2000.I never imagined that we would end 
up being able to share good news about
empathy when we presented our research 
at the Association for Psychological 
Science 
Annual Convention in May.The good 
news is 
that empathy is not "destroyed" or "under 
siege," as the author of the Fox News 
post 
suggests. Instead, empathy may be sick. 
Not "you have 6 months to live " sick, 
more 
like " you need to spend a few days in
 bed " 
sick. In other words, although there has 
been a decline in empathy, there are a 
few key things to consider about the data 
before declaring a state of emergency 
on the moral health of the nation.
Why this is not a total crisis:
1. Empathy is measured on a 1 to 5 
scale, with higher numbers meaning 
that people are high in empathy. The 
good news is that despite the declines in 
empathy, the average empathy score in 
2009 is still just above the midpoint of 
the scale (ie just above 3). So, there is 
no need to plan empathy's funeral quite 
yet.
2. On that note, there are a wide variety 
+of empathy scores represented within 
the college student annual average. 
About 
half of these scores are higher than the 
average, and about half of them are 
lower 
than the average.In order words, just 
because empathy is declining on 
average, 
does not mean that each individual is 
low in 
empathy. To accuse an entire generation 
of low empathy is not very kind, nor is it 
accurate.
3. American college students are 
not the 
most prototypical Americans. They are 
richer, whiter, more female, and in our 
sample at least, about 20 years old 
on average. So as long as you can 
avoid college towns, you should be
 fine. And until future research proves 
otherwise, I wouldn't suggest joining 
the empathy militia.
4. Violent criminal acts such as murder, 
rape, robbery, and aggravated assault 
have all shown steady, marked 
decreases 
from the early 1990s to the late 2000s. 
This is the opposite of what we would 
expect if empathy was 'under siege.'
Why I am still concerned:
1. This is not the first study to find 
trends related to declining empathy 
in American college students. In my 
dissertation work we also found 
increases
 in the personality trait narcissism over
 time. 
The fact that there has been other
 research with similar trends is notable.
2. It's true that the average empathy 
score 
still hovers above the midpoint of the 
scale, 
but empathy is still declining 
substantially, 
and at a faster rate in more recent 
years. 
If recent trends continue, this could 
eventually
 translate into broader societal 
problems. 
I'm most concerned that current declines
 in 
empathy could lead to negative reciprocal 
spirals as people feed off of each other's 
low empathy.
3. Right now our evidence is limited to 
American college students, but future 
work will look at broader trends in 
narcissism and empathy in American 
society at large. We're also interested 
in cross-cultural changes. Stay tuned...4. 
Although violent crime in general has 
declined, certain types of violent 
crimes 
ave actually risen over time: i) acts 
of 
violence against the homeless 
have shown 
dramatic increases, especially over
 the
past ten years, and were recently 
estimated to be at an all time high; 
ii) 
hate 
crimes against Hispanics and
 perceived i
mmigrants, as well as against 
lesbians, 
gays , bisexual, and transgender 
ndividuals are all significantly 
increasing; 
and i hit-and-run car accidents 
have increased by about 20% since 
1998. Each of these specific types of 
crime target stigmatized, marginalized, 
or otherwise defenseless groups.What 
do you think?Is the decline in 
empathywe recently found something 
to worry
 about it? Have you noticed this 









mercoledì 9 marzo 2011

senza titolo


PSICHIATRIA..... FILOSOFIA MANICOMIALE E......UMBRIA INDIETRO DI TRENT'ANNI

clicca il titolo x art. (da legger x capire cosa succede nella "psichiatria fossile" , oggi.
Il tentativo è quello di smembrare in tre il Repartino, creando un nuovo primariato e indebolendo i servizi territoriali. In questo modo la toppa sarebbe peggio del buco"..........il Dipartimento di salute mentale è l'organismo di coordinamento ed integrazione della rete dei servizi di salute mentale finalizzata a garantire programmi di cura e riabilitazione individualizzati, continuità terapeutica, integrazione con soggetti ed istituzioni del pubblico, del privato e della società nella sua interezza. Gli Spdc sono dunque parte integrante della rete dei servizi della salute mentale e dei Dipartimenti di salute mentale delle Asl della nostra regione. Pensare oggi di smembrare quel servizio, creando addirittura tre strutture, significa azzerare in un colpo solo la reputazione guadagnata negli anni dai servizi psichiatrici dell'Umbria. Questo del Repartino è soltanto l'aspetto più evidente di una volontà politica che stenta a recuperare le ragioni di civiltà che avevano animato la riforma Basaglia. L'esito di questa improvvida scelta sarebbe quello di indebolire la capacità di tutela dei diritti del malato mentale. Ritengo che la nostra regione non possa accettarlo".

Perugia, 11 gennaio 2011

orso castano: succede a Perugia, ma in chissa' quanti altri posti; ormai la Psichiatria e' controllata da logiche   legate solo al mantenimento del poptere consolidato. In tali condizioni nessun rinnovamento reale e' possibile. I pazienti , se le cercano , hanno pero' alternative e possono scegliere. Sta avvenendo un po' dappertutto (anche per altre patologie ovviamente) ed il web riporta questo fenomeno. I nuovi mezzi di comunicazione ed i socialnetwork presenti sul web ,  Facebook ed altri , consentono un contatto tra i pazienti per la diffusione di informazioni importantissime , come gli effetti collaterali di vecchi e nuovi farmaci, o i "trattamenti" che sono egemonizzati dalle logiche di potere  . Usare Facebook per comunicare informazioni parlano delle  distorsioni organizzative  nella assistenza dei pazienti e' non solo utile ma indispensabile. Ci sono Primari "al potere" da trenta, ed oltre, anni. E' possibile il rinnovamento e l'innovazione in queste situazioni? Non sarebbe piu' aperta al nuovo una diversa organizzazione del lavoro ,  democratica, che non consenta veri e propri mobbing con abusi di potere, come nel caso sopra riportato, con relativi blocchi operativi anche nella ricerca. L'organizzazione e' diventata nei fatti  fortemente piramidale (con una facciata democratica che chiamano Dipartimento, ma all'interno della quale prevale , a volte, un'autoritarismo che fa paura, ed una logica spartitoria ) che impedisce , spesso,  nuove ricerche se non rispondono a logiche , anzi ad ideologie, fossili, funzionali ormai solo ad un mercato (specifico) sempre meno "appetibile" ed al mantenimento delle posizioni di  potere.

domenica 6 marzo 2011

Inflazione: boom prezzi svuota tasche delle famiglie


 piu' colpite a nord (-989 euro), meno a sud (-634)

famiglie -860 euro
Inflazione: boom prezzi svuota tasche famiglie -860 euro(ANSA) - VENEZIA, 5 MAR - Il boom dei prezzi e delle tariffe rischia di alleggerire in maniera pesante i portafogli delle famiglie italiane, che a fine anno potrebbero veder aumentare la loro spesa media di quasi 860 euro. E al Nord rischia di andare peggio che al Sud, con il caro vita che toglierebbe dalle tasche dei cittadini quasi mille euro, contro i circa 630 del Meridione. E' quanto emerge da un'elaborazione della Cgia di Mestre sui dati Istat dell'indagine sui comportamenti di spesa delle famiglie
orso castano :
 sempre peggio con il Presidente del Consiglio che probabilmente dovrà partecipare ai suoi processi ogni settimana ed a processi diversi. E molti continuano a votarlo. C'e' da chiedersi chi continua a votare un polincriminato vicino alla mafia (sembra dimostrato) e perche'. Chi sono questi italiani? Perche' continuano a votarlo? e' cosi' estesa la rete di complicita'? Perche' chi non e' coinvolto o ricattato o raccomandato deve sottostare ad una compagnia cosi' allegra e menefreghista? ed il Quirinale non puo' fare proprio nulla? ha le mani legate? e d il PD non puo' fare nemmeno l'ostruzionismo organizzato? e' davvero cosi'? Sono tutti cosi' impotenti? o c'e' dell'altro......

sabato 5 marzo 2011

Avanti verso uno stato autoritario . Tutti fermi ad ascoltare , mentre in tutto il medio oriente si muore per uno stato libero!!

La riforma dellagiustizia, si sa, è l'"ossessione" politica del presidente del Consiglio. Il quale non perde occasione per rimarcare l'urgenza di mettere a punto un provvedimento capace di garantire una "giustizia più giusta".

Lo ha fatto anche ieri, intervenendo telefonicamente a un incontro del Pdl coordinato a Cosenza da Fabrizio Cicchitto: "Noi ripresenteremo tutte le riforme": ha esordito il premier, snocciolando i punti sui quali intende tempestivamente intervenire, dalla divisione degli ordini alla separazione delle carriere dei giudici, dai due Csm al metodo di elezione dei membri dello stesso Consiglio della magistratura.



orso castano: noi siamo buoni e pazienti, c'e' l'ha insegnato la chiesa. Anche verso quelli che Gelli , testuali parole", in TV , chiamo' "mio successore,perche' e' fascista, ma dovrebbe cambiare in qualcosa!" B. c'e' la mette tutta per non essere condannato , il suo comportamento  e', come dice Bersani, sulle vignette di tutto il mondo , eppure c'e' una grossa porzione di italiani, di quelli che pensano che si possa continuare cosi' senza investire sulla scienza, sulla cultura (che e' al pari importante e si integra con  la scienza) , sulla modernizzazione della pubblica amministrazione, supporto strutturale dell'apparato produttivo, quelli che dicono di vivere con 15.000 euro all'anno, che lo votano. Cosi' , i migliori, quelli che vogliono innovare e risollevare le sorti di questo sfortunato paese o emigrano o sono prigionieri di questa massa di senza cultura, di evasori, di familisti amorali, di piccoli ed incolti machiavellici, di seguaci di Guicciardini col profilo appiattito fino alla m......., che pensano che "lu pilu" sia tutto e che magari, come dice qualche "locale" , "non dormono la notte per pensare a come fregare l'amico il giorno dopo" .........Auguri Italia!!

venerdì 4 marzo 2011

il nord africa è alla fame e l'unica salvezza è emigrare in europa

http://video.corriere.it/algeria-proteste-capitale-altre-citta/1d46757e-1a89-11e0-91c1-00144f02aabchttp://video.corriere.it/algeria-proteste-capitale-altre-citta/1d46757e-1a89-11e0-91c1-00144f02aabc

Tremonti e' preoccupato , l'estrema destra potrebbe portare all'instabilita' se non si colmano le disuguaglianze



.............la speculazione sta distruggendo la vita dei popoli perche' incrementi del 30-40% in pochi mesi hanno una causa speculativa e un effetto mortale, destabilizzano e producono effetti drammatici". Tremonti ha poi parlato di un'ondata politica che va "dall'Atlantico fino alla Cina". "Se tu hai popoli giovani e popoli che entrano in una dimensione di liberta' - ha affermato - e quindi social network, se hai popoli che vedono troppe e intollerabili diseguaglianze e' ovvio che l'esito e' quello che stiamo vivendo. Dove ci sono troppe disuguaglianze automaticamente ci sono rivolte e' questa la grande questione democratica se uno non lo capisce e pensa che sia solo materia economica forse non ha compreso appieno l'intensita' del fenomeno in atto". Tremonti ha poi concluso parlando dei rischi di shock petrolifero evocati dalla Fed: "Dopo l'ultimo Ecofin a Bruxelles - ha spiegato Tremonti - ho detto i chiari e gli scuri: chiari in ordine alle decisioni in Europa e scuri in ordine ai fatti che potevano manifestarsi in questo quadrante ed era ben prima che tutto precipitasse come si e' visto in questi giorni. La storia non si manifesta per identita' precise ma certamente la cifra e l'intensita' dei cambiamenti in atto e' molto forte e questo puo' portare a problemi economici e instabilita' e dobbiamo operare per la stabilita', puo' portare a problemi democratici in Europa e io ho detto c'e' il rischio dell'estrema destra. Sono fenomeni molto intensi molto importanti che dobbiamo valutare per essere chiari. Che ci fosse questo tipo di problemi non c'era bisogno che ce lo dicessero dall'altra parte dell'Atlantico lo avevamo gia' capito noi".


orso castano : ha ragione Tremonti , il perdurare dell'instabilita' sociale  , la presenza di giovani generazioni disposte a tutto perche'  non   hanno nulla  da perdere , la diffusione che alle disuguaglianze che  tutti i giorni e tutti i momenti vengono diffuse da internet a tutto il mondo provocando un'nunita' d'intenti, anche se non organizzata, fara' , o potrebbe far nascere l'esigenza, come diceva W. Reich nel 30, di stabilita' , qualsiasi  sia l'ideologia. E purtroppo allora l'ideologia fu quella dellla guida, del  Furher , dell'autoritarismo gerarchizzante, della guerra che con le sue fabbriche belliche risolve la disoccupazione. Il momento , credo e' preoccupante, e le rivolte africane fanno spirare venti di morte sul nmediterraneo.

Festival dello spazio


..........Il Rover Lunare, unico pezzo esistente al mondo, é stato ricostruito con i progetti originali NASA, sotto consulenza dell'ente americano, dalla azienda roveretana Marangoni. Il Moon Rover é stato poi ceduto al "Museo Civico di Rovereto". Il Festival dello Spazio é il "Museo Civico di Rovereto" (del direttore Finotti), freschi di un accordo di collaborazione, presentano dunque al pubblico italiano il mezzo che ha fatto la storia, il Moon Rover.

Il Moon Rover verrà esposto grazie al supporto della multinazionale Exprivia (www.exprivia.it) che è, da sempre, estremamente sensibile al mondo della tecnologia. Exprivia é quindi Main Sponsor del Rover Lunare.

giovedì 3 marzo 2011

da Nuova Societa': Marchionne vuol trasferire la Fiat a Detroit



Il gruppo Chrysler e Fiat Auto potrebbero diventare una società unica con il suo quartier generale negli Stati Uniti. L'ad della Fiat Sergio Marchionne lo ha detto, secondo quanto riporta "Automotive News", intervenendo alla Jd Power and Associates International Automotive. Questo non accadrà fino a quando la Chrysler non avrà restituito i prestiti del governo Usa, cosa che Marchionne si augura possa accadere già quest'anno. «Chi lo sa? Nei prossimi due o tre anni, potremmo essere alla ricerca in una sola entità. Potrebbe essere qui la sua sede», ha detto Marchionne. L'ad ha spiegato che le società stanno valutando una serie di «alternative e scenari. Prima di tutto dobbiamo integrarle operativamente e poi guardare la governance».........Anche Piero Fassino, candidato alle primarie del centosinistra in vista delle prossime elezioni comunali, vuole spiegazioni dall'ad della Casa Madre. «Credo che l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, debba chiarire al più presto il senso delle sue parole. Chiarire se si tratta soltanto di uno scenario eventuale o di un progetto concreto». «Noi abbiamo il dovere di chiederglielo - ha aggiunto Fassino - e lui di rispondere in modo preciso e esauriente, prima di tutto in segno di rispetto degli operai di Mirafiori che hanno firmato l'accordo in cambio di certezze. Non vorremmo davvero che queste certezze venissero messe in dubbio».


Incisiva e pungente, invece, la risposta di Giorgio Airaudo, responsabile auto della Fiom.«Bisognerebbe che le classi dirigenti del Paese trovassero lo stesso coraggio dei lavoratori di Mirafiori: sarebbe utile dire qualche no a Marchionne per riuscire a mantenere il cervello e la produzione dell'Auto in Italia».
«Purtroppo – prosegue Airaudo - si dimostra un errore non avere costretto la Fiat a un tavolo nazionale in cui prendere impegni per il Paese e per i territori, invece di scaricare sui lavoratori e sul peggioramento delle loro condizioni gli eventuali investimenti. E la richiesta di un incontro che fanno tutti oggi è tardiva. Se siamo in questa situazione c'è una gravissima responsabilità del governo e delle classi dirigenti a tutti i livelli che stanno sottovalutando il rischio per il Paese di perdere la testa del gruppo».
Infine, per Monica Cerutti, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà nel Consiglio Regionale del Piemonte e componente della Direzionale Nazionale del partito, sulla vicenda Fiat «Ã¨ triste dire l'avevamo detto..». Ma dopo le dichiarazioni dell'ad del Lingotto il Presidente della Regione, Roberto Cota, e il sindaco di Toirno, Sergio Chiamparino, devono aprire «finalmente il tavolo con il Governo, la Fiat e i sindacati».............
orso castano: dopo le primarie che hanno dimostrato come 50.000 ed oltre torinesi sono disposti a combattere per la loro citta' questo rinviare contino del confronto tra fassino, Airaudo e l'AD Marchionne , che sempre pi' vorrebbe fuggire negli USA , questo rinviare e' direi scandaloso : posso capire Cota , che e' di destra ed a cui importa solo l'inno lombardo , i tagli duri al welfare ed insieme all'amico Brnettas lo scontro duro contro chi nel welfare si fa il fondello. Ma  non capisco l'ammosciamento del PD , che e' che non vuole piu' essere n partito di sinistra che difende gli operai e le classi sbalterne , ma almeno gli interesssi dei "torinesi" dovrebbe , in campagna preelettorale difenderli; invece tarda e riflette , cerca alleanze impossibili, magari con segmenti della stessa lega , supponendo che in qualche maniera difendera' le classi piu' povere. La lega e' legata a doppio filo a B. e vota tutte le leggi salvapersona., vuole staccare "la Padania" (oggetto astratto) dall'Italia, cioe' vuole dividere ilo popolo, per instaurare un governo  autonomo dei piccoli imprenditori del Nord , contro il governo centrale, percio' e' contro l'Italia unita. Cosa  aspetta il PD a mobilitarsi? almeno al Nord, come si deve? o forse ha messo nel conto di perdere le elezioni a Torino?  

Libia, Obama: Usa siano pronti ad agire rapidamente giovedì 3 marzo 2011, «Sono disgustato, Gheddafi se ne vada»




WASHINGTON (Reuters) - Il presidente Usa Barack Obama ha detto oggi che gli Stati Uniti e la comunità internazionale devono essere pronti ad agire rapidamente in caso di emergenza umanitaria o per fermare la violenza contro i civili in Libia. Obama, durante una conferenza stampa congiunta con il presidente messicano Felipe Calderon, ha detto che la sua amministrazione sta preparando una serie di opzioni per quanto riguarda la Libia per evitare che le sue opzioni vengano" vanificate".Obama ha detto che se dovesse verificarsi una situazione nella quale il leader libico gli Stati Uniti dovrebbero trovare un modo di far giungere aiuti alimentari ai libici. 

psichiatria: "la fossa dei serpenti esiste ancora? " Depressi malandati e disabili mentali nelle strutture residenziali


Riportiamo un articolo (stralci) un po' datatato, ma , a nostro avviso, pur sempre per molti aspetti valido scritto a molte mani. E' il frutto di na ricerca slla disperazione di chi, chisi i manicomi, e' ancora prigioniero di logiche di esclusione e ...di farmaci, vecchi e nuovi . Il mondo avanza , le nove tecnologie, il mondo digitale, fa facebook a twitter, possono costituire n modo novo e diverso per entrare in contatto , per capirsi , per solidarizzare, per discutere sugli effeti dei farmaci. Ma di tutto questo la "psichiatria fossile" non si interessa. Tocca ai pazienti rimboccarsi le maniche ed individare i nuovi percorsi che , ci agriamo, li salveranno dalle vecchie e nuove "fosse, senza scita, dei serpenti" . clicca x l'art. int.






"..................Nella maggior parte delle SR si svolgono un gran numero di attività, testimoniato, tra l’altro, dalle frequenti riunioni periodiche che coinvolgono sia gli operatori,sia i pazienti e i loro familiari. Gran parte delle SR dichiara di formulare un programma terapeutico personalizzato per ciascun paziente, spesso concordato con l’inviante, e nomina un operatore di riferimento stabile per ogni ospite. Tuttavia, solo in una minoranza di SR viene fornito agli ospiti un documento scritto che descrive il processo assistenzial (carta dei servizi) e viene redatto un vero e proprio contratto terapeutico scritto con il paziente o i familiari; inoltre, solo in una parte delle SR si svolge una regolare valutazione sia delle attività effettuate che degli esiti dei pazienti trattati. La farmacoterapia è la modalità di trattamento più diffusa: solo il 4% dei pazienti ospiti delle SR non assume farmaci psicotropi. In accordo con quanto messo in luce da altre ricerche condotte in Italia, è diffusa la politerapia (in media 2,9 psicofarmaci per paziente), con il 19% dei pazienti che assume 4 psicofarmaci e il  16% in trattamento con 5 o più psicofarmaci. A questo proposito è da sottolineare che è emersa un’associazione tra numero di psicofarmaci assunti e rischio di reazioni avverse, il che dovrebbe indurre a una valutazione attenta circa l’effettiva necessità delle poliprescrizioni effettuate. Sempre a proposito del trattamento farmacologico, va ricordata anche la prescrizione quasi generalizzata (69% dei pazienti) di benzodiazepine. L’impiego generalizzato di queste molecole, caratterizzate da un elevato rischio di dipendenza nell’uso a lungo termine, in una popolazione di pazienti con disturbi di tipo psicotico, gravi disturbi dell’umore, o gravi disturbi di personalità, merita un’attenta rivalutazione. L’impiego di farmaci stabilizzanti dell’umore,  riscontrato anche in pazienti che non hanno una diagnosi di disturbo dell’umore, meriterà un’attenta valutazione, soprattutto in rapporto ai potenziali rischi connessi all’impiego a lungo termine di queste molecole. L’analisi approfondita dei dati relativi ai profili prescrittivi e ai dosaggi impiegati, attualmente in corso, consentiràuna valutazione più approfondita dell’appropriatezza dei trattamenti farmacologici e l’eventuale avvio di programmi di miglioramento continuo di qualità. Per quanto riguarda le dimissioni, già i dati raccolti nella fase 1 avevano messo in evidenza che nelle SR vi è un basso turnover degli ospiti; questo risultato e' stato pienamente confermato dall’approfondita rilevazione di fase 2. Il basso numero di dimissioni non dipende solo dall’elevata percentuale di pazienti precedentemente ricoverati in OP o in OPG; infatti, anche tra gli ospiti mai ammessi in una struttura assistenziale di tipo istituzionale a medio-lungo termine, il 34% Ã¨ ospite di una SR da tre o più anni. Inoltre, una dimissione dalla SR non implica necessariamente una uscita dal sistema assistenziale: infatti solo un terzo circa degli ospiti dimessi nel corso dell’ultimo anno è andato a vivere a casa propria o in famiglia. È però interessante notare che nelle regioni meridionali o insulare la percentuale di pazienti dimessi per tornare in famiglia è risultata superiore al 30%, il che rappresenta una percentuale più che tripla rispetto a quella osservata nelle regioni settentrionali e centrali, nonostante l’età media dei pazienti del Sud sia mediamente più elevata e che sia maggiore la percentuale degli ex-degenti in OP (fattori questi ultimi che, in altre ricerche, erano correlati negativamente alla probabilità di dimissione da strutture assistenziali). Questo dato potrebbe far pensare che laddove esiste una maggiore propensione a modelli di famiglia allargata appare più agevole il reinserimento anche di pazienti portatori di significative disabilità, pur in presenza di condizioni socioeconomiche di maggiore difficoltà se comparate a quelle esistenti nelle regioni centro-settentrionali. Tuttavia, si potrebbe anche pensare a una diversa ipotesi esplicativa di questo dato, rappresentata dalla maggiore difficoltà di dimettere pazienti dalle SR trasferendoli in altre strutture assistenziali, a causa della maggiore scarsità di strutture assistenziali nel Mezzogiorno; saranno necessarieulteriori analisi per chiarire questo problema, che appare di particolare rilievo dal momento cheriguarda un’area critica decisiva per il funzionamento delle SR,
rappresentata dai tassi di dimissione.In generale, quindi, le analisi preliminari della fase 2 suggeriscono dunque che le SR funzionano spesso più da “case per la vita” (7), come è stato scritto a
proposito dei pazienti studiati nell’ambito di un noto progetto di ricerca inglese sui percorsi della deistituzionalizzazione, piuttosto che da tappe di un complessivo itinerario riabilitativo, anche se prolungato, come indicato invece dal Progetto Obiettivo Tutela Salute Mentale 1998-2000 (8). Il basso turnover degli ospiti delle SR può averemolte spiegazioni. Le informazioni raccolte sui pazientiospitati dimostrano che si tratta, in larga  misura, dipazienti con una lunga storia di malattia, gravi problemi di funzionamento psicosociale, limitata collaborazione e basso livello di sostegno sociale, a cominciare dall’assenza o indisponibilità delle famiglie di origine; tutte queste variabili rendono spesso difficile ilpassaggio a condizioni di vita caratterizzate da maggiore autonomia abitativa. Tuttavia un basso livello di dimissione potrebbe anche essere favorito dalla limitata  disponibilità di trattamenti psicosociali specifici, o diprogetti riabilitativi personalizzati. Il rischio è quindiche alcune di queste strutture diventino dei contenitoriistituzionali di ridotte dimensioni, incapaci di potererogare un’assistenza commisurata alle necessità e ai bisogni degli ospiti. Un’accorta riflessione circa l’appropriatezza e gli obiettivi dell’assistenza residenziale a lungo termine appare quindi come particolarmente importante, al fine di prevenire i rischi di un ritorno a pratiche assistenziali di tipo istituzionale."