Il tentativo è quello di smembrare in tre il Repartino, creando un nuovo primariato e indebolendo i servizi territoriali. In questo modo la toppa sarebbe peggio del buco"..........il Dipartimento di salute mentale è l'organismo di coordinamento ed integrazione della rete dei servizi di salute mentale finalizzata a garantire programmi di cura e riabilitazione individualizzati, continuità terapeutica, integrazione con soggetti ed istituzioni del pubblico, del privato e della società nella sua interezza. Gli Spdc sono dunque parte integrante della rete dei servizi della salute mentale e dei Dipartimenti di salute mentale delle Asl della nostra regione. Pensare oggi di smembrare quel servizio, creando addirittura tre strutture, significa azzerare in un colpo solo la reputazione guadagnata negli anni dai servizi psichiatrici dell'Umbria. Questo del Repartino è soltanto l'aspetto più evidente di una volontà politica che stenta a recuperare le ragioni di civiltà che avevano animato la riforma Basaglia. L'esito di questa improvvida scelta sarebbe quello di indebolire la capacità di tutela dei diritti del malato mentale. Ritengo che la nostra regione non possa accettarlo".
Perugia, 11 gennaio 2011
orso castano: succede a Perugia, ma in chissa' quanti altri posti; ormai la Psichiatria e' controllata da logiche legate solo al mantenimento del poptere consolidato. In tali condizioni nessun rinnovamento reale e' possibile. I pazienti , se le cercano , hanno pero' alternative e possono scegliere. Sta avvenendo un po' dappertutto (anche per altre patologie ovviamente) ed il web riporta questo fenomeno. I nuovi mezzi di comunicazione ed i socialnetwork presenti sul web , Facebook ed altri , consentono un contatto tra i pazienti per la diffusione di informazioni importantissime , come gli effetti collaterali di vecchi e nuovi farmaci, o i "trattamenti" che sono egemonizzati dalle logiche di potere . Usare Facebook per comunicare informazioni parlano delle distorsioni organizzative nella assistenza dei pazienti e' non solo utile ma indispensabile. Ci sono Primari "al potere" da trenta, ed oltre, anni. E' possibile il rinnovamento e l'innovazione in queste situazioni? Non sarebbe piu' aperta al nuovo una diversa organizzazione del lavoro , democratica, che non consenta veri e propri mobbing con abusi di potere, come nel caso sopra riportato, con relativi blocchi operativi anche nella ricerca. L'organizzazione e' diventata nei fatti fortemente piramidale (con una facciata democratica che chiamano Dipartimento, ma all'interno della quale prevale , a volte, un'autoritarismo che fa paura, ed una logica spartitoria ) che impedisce , spesso, nuove ricerche se non rispondono a logiche , anzi ad ideologie, fossili, funzionali ormai solo ad un mercato (specifico) sempre meno "appetibile" ed al mantenimento delle posizioni di potere.
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