di Federica Mastroforti - 19.06.2013 |
L’Alzheimer danneggia le connessioni fra i neuroni del cervello. Ma ora, grazie a unostudio, pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS), si è scoperto come una molecola, la Nitromemantina (ottenuta da un mix di due farmaci) possa frenare il deterioramento delle sinapsi cerebrali. Secondo il coordinatore della ricerca, il professor Lipton, questa nuova arma contro la malattia neurodegenerativa potrebbe essere fondamentale: nel malato di Alzheimer, infatti, si potranno ricostituire le connessioni sinaptiche anche se il cervello è già danneggiato, con un aumento delle possibilità di cura si potrà intervenire anche più tardi sul paziente. Eseguito su animali e cellule neurali umane, il test ha dimostrato che l’azione combinata dei due farmaci ripristinerebbe la salute dei neuroni danneggiati dalla malattia.
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