giovedì 1 ottobre 2015

Displasia Ectodermica (ED)

Melanie Gados , modella sofferente di Displasia ectodermica




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Sotto la definizione di Displasia Ectodermica (ED) è compreso un ampio e complesso gruppodi malattie, caratterizzate da un anomalo sviluppo dei tessuti ed organi di origine ectodermica,in particolare denti, capelli, unghie e ghiandole sudoripare . In queste forme almeno due differenti derivati ectodermici sono assenti o ipofunzionanti. In alcune sindromi, oltre a queste alterazioni, sono presenti anomalie in organi o sistemi di differente derivazione embriologica. La fisiologica maturazione delle strutture ectodemiche del tegumento è infatti fondamentale per il regolare sviluppo e determinazione delle strutture mesenchimali sottostanti. Nelle prime fasi dello sviluppo embrionario epitelio e mesenchima interagiscono attraverso l'espressione di molecole-segnale, alcune delle quali sono state caratterizzate, unitamente ai geni che le determinano. Attualmente sono state classificate più di un centinaio di forme di displasia ectodermica (oltre 192), con manifestazioni estremamente variabili e con ampia sovrapposizione nella presentazione clinica. Le tipologie più comuni sono la Displasia Ectodermica Ipoidrotica X-linked Recessiva (Sindrome di Christ-Siemens-Touraine) e la Displasia Ectodermica Idrotica (Sindrome di Clouston). Più recentemente con l'identificazione del difetto genetico causale per alcune forme di ED sono state elaborate nuove classificazioni................. Nel 2003 Lamartine ha riclasificato le ED in 4 gruppi funzionali in base al sottostante anomalia fisiopatologia: 1. comunicazione e scambio di segnali tra cellula e cellula 2. adesione 3. sviluppo 4. altri fattori nel 2005 Priolo e Laganà hanno riclassificato le ED in 2 in due gruppi principali, in base al difetto funzionale sottostante. (1) Nel primo gruppo sono state inserite forme il cui momento patogenetico sembra essere un difetto di interazione tra ectoderma e mesenchima durante la vita embrionale; vi sono comprese, accanto a forme con interessamento dei soli derivati ectodermici, anche entità in cui possono essere coinvolti scheletro, ghiandole endocrine, sistema immunitario. Al secondo gruppo appartengono quadri clinici alla cui base sembra esserci un difetto funzionale di proteine strutturali a livello delle cellule ectodermiche; la caratteristica che accomuna le varie forme, più eterogenee, è la presenza di ipercheratosi. La Displasia Ectodermica: Standards diagnostici, clinici e terapeutici Evangelista G. Mancini 8 Difetto Coinvolgimento dei principali derivati ectodermici Immunodeficienza, risposta immunitaria anomala, anomalie funzionali del SNC Maggior convolgimento scheletrico Difetti endocrinologici Da Priolo, Laganà, J. Med. Genet. 2001 Gruppo 1. Difetti nella regolazione dello sviluppo/nell’interazione mesenchima-epitelio Entità patologica principale Displasia Ectodermica ipoidrosica,x-linked Displasia Ectodermica ipoidrosica AR, AD Incontinentia pigmenti (IP) EEC3 (Ectrodattilia, displasia ectodermica, labio-palatoschisi) CLPED (Displasia Ectodermica ipoidrotica, ipotiroidismo e agenesia del corpo calloso) ANOTHER (Displasia Ectodermica ipoidrotica, ipotiroidismo e discinesia ciliare) Difetto Ipercheratosi/cheratoderma Sordità e/o anomalie corneali Degenerazioni retiniche Da Priolo, Laganà, J. Med. Genet. 2001...SNC, SNP, SNV epidermide, annessi cutanei epifisi, neuroipofisi, surrene (midollare) ghiandola mammaria organi di senso E.............Fra tutte le forme di DE, la più comune è la Displasia Ectodermica ipoidrosica o anidrosica (EDA o sindrome di Christ-Siemens-Touraine), che ha un'incidenza di 1:100.000 nati; in considerazione della più elevata frequenza della suddetta forma, ci soffermeremo principalmente su questa. Considerando tutte le forme di displasia ectodermica l'incidenza è di 7 : 10.000 nati a livello internazionale. (2) Mortalità e Morbilità sono correlate alla assenza o al difetto funzionale delle ghiandole eccrine e mucose. Dopo la prima infanzia l'aspettativa di vita è pari alla media o leggermente inferiore. Nell'infanzia può insorgere una iperpiressia intermittente con ridotta sudorazione. La mortalità può essere del 30%. Episodi ripetuti di febbre elevata possono condurre ad attacchi o a conseguenze di tipo neurologico. Il ridotto numero o l'alterata funzione delle ghiandole mucose del tratto respiratorio e del tratto gastroenterico comporta la comparsa di faringiti, riniti, cheiliti e disfagia. Sono altrettanto frequenti le dermatiti e l'alopecia. La crescita corporea è frequentemente ridotta. Dal punto di vista razziale le ED sono più frequenti nei soggetti di razza bianca. La ED Ipoidrotica x-linked recessiva ha piena espressione solo nei maschi. Le femmine portatrici superano numericamente i maschi, ma presentano sintomi e segni sfumati o del tutto assenti. La ED Anidrotica x-linked recessiva con immunodeficienza (EDA-ID) e la sindrome xlinked recessiva con osteopetrosi,linfedema e immunodeficienza (OL-EDA-ID) sono presenti solamente nei maschi. Le restanti sindromi ED non hanno prevalenze nei due sessi. La diagnosi clinica di ED viene fatta solitamente alla nascita o durante l'infanzia secondo la gravità dei sintomi o la comparsa di complicanze. Molti soggetti restano senza diagnosi fino alla infanzia e oltre quando diventano manifeste le anomalie dentarie, le alterazioni ungueali e l'alopecia. Esistono diverse forme di EDA che sono poco distinguibili sul piano clinico e che vengono diagnosticate solo con esami di genetica molecolare: 1) la forma più frequente è quella X-linked dovuta a mutazione nel gene dell'Ectodisplasina (gene EDA) 2) Una forma autosomica dominante dovuta a mutazioni del gene che codifica per il recettore dell'ectodisplasina (gene EDAR) 3) Una forma autosomica recessiva a carico dello stesso gene EDAR 4) Una forma autosomica recessiva dovuta a mutazioni di un gene che codifica per un fattore di modulazione per il complesso Ectodisplasina/ Recettore dell'Ectodisplasina (gene EDARADD) 5) Una forma con severa immunodeficiency correlata a mutazioni del gene NEMO (è lo stesso gene che causa l'Incontinentia Pigmenti) La Displasia Ectodermica: Standards diagnostici, clinici e terapeutici Evangelista G. Mancini 9 VOLUME OK 6-04-2006 16:03 Pagina 9 Il gene responsabile della EDA, detto EDA1, è localizzato sul cromosoma X (Xq12-q13) (3) e codifica per l'ectodisplasina A, una proteina di membrana espressa nei cheratinociti, nei follicoli piliferi, nelle ghiandole sudoripare, coinvolta nella regolazione dell'interazione fra cellula e cellula o cellula e matrice. Mutazioni del gene EDA1 sono presenti in oltre il 95% dei pazienti. Essendo la trasmissione recessiva legata all'X, solo i maschi possono presentare la forma completa, mentre le femmine, emizigoti, possono essere asintomatiche o presentare (fino al 70% dei casi) segni sfumati della malattia, come capelli radi, diminuzione o malformazioni dei denti, modeste anomalie delle ghiandole sudoripare e delle ghiandole mammarie. Esistono altre forme di EDA con trasmissione di tipo autosomico recessivo o autosomico dominante; queste sono molto più rare della forma X-linked e da essa clinicamente indistinguibili. Le caratteristiche principali della malattia sono l'ipo-anidrosi (riduzione o assenza della sudorazione) per l'ipoplasia o l'aplasia delle ghiandole sudoripare, l'ipotricosi, fino a parziale o totale alopecia, per riduzione dei follicoli piliferi, e l'ipodontia, con presenza di elementi dentali anomali e in numero ridotto. La diminuita sudorazione è la causa dell'aumento della temperatura corporea in ambienti caldi. Specialmente nella prima infanzia, possono verificarsi episodi di iperpiressia, soprattutto nella stagione estiva. In epoca neonatale, gli affetti possono presentare secchezza cutanea con tendenza alla desquamazione; nei primi mesi-anni di vita si rendono manifeste le altre caratteristiche della malattia. I soggetti affetti da Displasia Ectodermica hanno una facies caratteristica : bozze frontali pronunciate, fronte alta e squadrata, perdita dell'altezza verticale del viso, ipoplasia della mascella, dorso nasale appiattito con columella infossata, labbra ispessite, mento prominente, cute periorbitaria raggrinzita e iperpigmentata, orecchie grandi a impianto basso. Raramente è presente labiopalatoschisi. L'aspetto del volto è vecchieggiante per la presenza di numerose rughe, dovute alla diminuzione o mancanza di ghiandole sudoripare e sebacee. La cute è sottile, fino a rendere evidente il reticolo venoso, secca, ipopigmentata, con ipercheratosi ed eccessiva desquamazione. E' stata descritta, in alcuni casi, dermatite atopica. I capelli sono fini, sparsi, generalmente biondi, le ciglia e le sopracciglia possono essere assenti. Ci può essere oligodonzia o anodonzia........................

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