A dare questa speranza è uno studio condotto dall'Istituto neurologico di Milano che, nell'ambito del progetto EPOSS promosso dallaFondazione “Carlo Besta”, dopo sperimentazioni ha verificato la capacità dell'Epo di fermare la malattia proteggendo i neuroni dalla progressiva degenerazione.
L'Epo è un ormone che principalmente regola la produzione dei globuli rossi. Prodotto dai reni, dal cervello e dal fegato, la sostanza in ambito sportivo viene considerata un dopante proprio per questa sua azione di aumentare il numero dei globuli rossi migliorando la prestazione degli atleti.----------
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