Parigi, 25 febbraio 2010 - dal blog Diritto alla rete
Pur chiedendo agli Stati membri di dettagliare le loro linee guida per la repressione delle attività illegali su Internet, la Presidenza amalgama pornografia infantile, xenofobia e razzismo alla violazione del copyright.
Nessuno si aspetta l'inquisizione spagnola!
Sviluppando questa inaccettabile confusione, il documento si spinge fino a dire che "Internet diventa uno strumento di regressione sociale". Una tale spietata strumentalizzazione della paura, al fine di imporre politiche repressive - come il filtraggio dei contenuti su Internet - non è tollerabile per l'Unione europea........
orso castano : leggi l'articolo intero . Non molliamo e denunciamo
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