L’Europa mediterranea rappresenta un sub-sistema di specifico interesse per la presenza di particolari condizioni, riconducibili alla fisionomia storico-culturale e geografica dell’area, ma anche all’attuale assetto socio-economico che la caratterizza. L’Europa mediterranea è una regione storicamente caratterizzata da continue dinamiche di contatto e di scambio in corrispondenza di una doppia “linea di faglia” culturale: - est/ovest europeo (incontro fra tradizione latina e tradizione slava); - nord/sud Mediterraneo (punto di contatto fra Europa e mondo arabo-islamico).
Per la sua posizione geografica,
l’Italia si colloca nel cuore di queste fratture, con un
significativo ruolo di “ponte” culturale tra di esse. Il panorama
linguistico dell’area è molto diversificato, grazie alla presenza
di lingue appartenenti a famiglie diverse (dalle lingue romanze della
parte occidentale, alle lingue slave, al greco, all’albanese sul
versante orientale, al turco, al maltese come propaggine estrema
delle lingue semitiche diffuse sulla sponda sud del Mediterraneo),
interessate da perduranti fenomeni di contatto (basti pensare
all’area linguistica balcanica, alla genesi del maltese, alla
penetrazione dell’arabo nel lessico dell’italiano e dello
spagnolo).
È una realtà linguistica frammentata che storicamente ha
conosciuto proficue occasioni di contatto e che oggi ha la
possibilità di consolidarsi come laboratorio di esperienze per la
costruzione di un multilinguismo europeo realmente “plurale” e
inclusivo.
I Paesi economicamente più forti dell’Europa mediterranea sono sempre più impegnati in investimenti ed interscambi con l’Est europeo e con la sponda sud del Mediterraneo, dai quali attraggono flussi migratori che trovano in essi effettive occasioni di integrazione socio-economica, grazie al modello di sviluppo prevalente in quest’area, rappresentato alla piccola e media impresa.
Il circuito di interessi socio-economici che lega tra loro i Paesi dell’Europa mediterranea si pone dunque come valido incentivo alla progettazione di interventi mirati, nei quali l’obiettivo della diffusione di competenze linguistiche e culturali plurime si coniughi in modo funzionale e sistematico con le esigenze di mobilità professionale e di inclusione sociale.
I Paesi economicamente più forti dell’Europa mediterranea sono sempre più impegnati in investimenti ed interscambi con l’Est europeo e con la sponda sud del Mediterraneo, dai quali attraggono flussi migratori che trovano in essi effettive occasioni di integrazione socio-economica, grazie al modello di sviluppo prevalente in quest’area, rappresentato alla piccola e media impresa.
Il circuito di interessi socio-economici che lega tra loro i Paesi dell’Europa mediterranea si pone dunque come valido incentivo alla progettazione di interventi mirati, nei quali l’obiettivo della diffusione di competenze linguistiche e culturali plurime si coniughi in modo funzionale e sistematico con le esigenze di mobilità professionale e di inclusione sociale.
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