Ilva o si cambia o si chiude. I paletti... |
orso castano : Taranto, il suo mare, una fabbrica di cancro al centro della citta' |
di DOMENICO PALMIOTTICon la decisione dei giudici del Tribunale del Riesame si conferma il sequestro dell’Ilva di Taranto ma si allontana sicuramente la chiusura della fabbrica e si rende più stringente e vincolante l’obbligo di risanarla, mettendola a norma sotto il profilo ambientale. È vero che le motivazioni dei giudici ancora non ci sono e che sarà fondamentale leggerle per valutarle e quindi capire in quale direzione si andrà, ma il fatto che si sia voluto inserire anche Bruno Ferrante accanto ai custodi giudiziari già nominati dal gip di Taranto è un passaggio di non poco conto. Perché Bruno Ferrante resta sì presidente dell’Ilva e legale rappresentante dell’azienda ma adesso è anche «custode e amministratore» degli impianti e delle aree sequestrate. In altri termini, non è più, o meglio non è solo l’uomo messo dalla proprietà, dai Riva, col compito di salvare la nave Ilva dal naufragio, ma è anche il riferimento diretto della Magistratura. Cioè colui che insieme agli altri tre custodi giudiziari dovrà dar conto alla Procura di quello che si sta facendo per migliorare l’acciaieria e ridurre l’inquinamento. E Ferrante, oltre a cercare una sintesi con i suoi colleghi «custodi» sugli interventi da realizzare, è anche quello che dovrà farsi staccare l’assegno dai Riva per consentire che le misure individuate vengano attuate. Ieri, nella conferenza stampa, Ferrante non ha fatto salti di gioia. E non li ha fatti non solo perché tre degli otto indagati (e fra questi Emilio e Nicola Riva) restano privati della libertà personale, ma proprio perché il provvedimento del Riesame rischia di avere un impatto economico nient’affatto trascurabile sull’Ilva.................... |
mercoledì 8 agosto 2012
Taranto : fabbrica di cancro sotto il ricatto del laboro, da decenni . Brava ILVA e chi la protegge. Lavoro e mortte!!!
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