orso castano : la mediazione all'estero non e' obbligatoria. Sembra che una certa percentuale di persone la usi . Ma il numero di queste persone , pero', non e' cosi' elevato . I problemi della giustizia , di ben altro avrebbero bisogno. La non obbligatorieta' della mediazione non e' certo che spinga' ad un suo utilizzo piu' frequente. Mi sembra (lo dico da mediaatore professionale, che forse la legislazione sulla mediazione sia carente sul versante giudici. Ritengo che la mediazione possa essere un'ottimo strumento per velocizzare i processsi civili se usata non in alternativa al giudice , quanto piuttosto in maniera complementare al lavoro del giudice , che come nel caso della CTU (per molti aspetti la mediazione vi somiglia) , puo' approfondire molti aspetti dei conflitti , aspetti che difficilmente emergono durante l'iter processuale, nel gioco tra le parti, tra l'incrociarsi delle spade delle difese. Il giudice civile ed il mediatore dovrebbero lavorare in tandem , e la mediazione potrebbe essere riproposta dal giudice stesso in successive fasi del processo tutte le volte che si presentano inevitabili ritardi o blocchi che, se approfonditi , potrebbero sciogliersi. Le riflessioni dell'Adiconsum , tutte centrate sulla non obbligatorieta' e sull'economicita' pura e semplice della mediazione , non affrontano questi problemi e mi sembrano troppo riduttive di un tema che richiederebbe ben altri approfondimenti.
No alla mediazione civile obbligatoria
Adiconsum appoggia la lotta delle toghe
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012A sostenere la battaglia di larghi settori dell’avvocatura contro la mediazione civile obbligatoria interviene anche l’Adiconsum, associazione di tutela del consomatore, che fin dall’inizio aveva mostrato dubbi sulla nuova procedura (obbligatoria dal marzo scorso). “Oramai – dichiara Pietro Giordano, segretario generale di Adiconsum – anche gli agenti della Commissione europea, nella disamina della legge italiana sulla mediazione obbligatoria, vengono in soccorso e portano sostegno alle nostre perplessità”. La legge italiana sulla mediazione obbligatoria, ricorda Giordano, “disattende il carattere di ricorso volontario a tale strumento da parte del consumatore, che è invece proprio il concetto-base della mediazione. Le pesanti sanzioni poi comminate al consumatore in caso di non accoglimento delle scelte del mediatore condizionano la libera scelta del consumatore stesso di proseguire o meno nella trattativa, precludendogli anche la possibilità di adire le vie giudiziarie tradizionali”. Il segretario di Adiconsum si pone degli interrogativi: “Siamo proprio sicuri – afferma – che la mediazione obbligatoria rappresenti la soluzione più economica per il consumatore nella risoluzione delle sue controversie con le imprese?
Nessun commento:
Posta un commento