venerdì 20 novembre 2009

"Chiedevamo aiuto e abbiamo trovato psichiatri incompetenti e negligenti" clicca

da RAI Community beta 22-09-2009  

Vi voglio raccontare la storia di mio figlio ex reduce della Bosnia. Al suo rientro accusava dolori diffusi,nervosismo,sbalzi di umore, il medico curante mi diceva che erano sintomi psicosomatici.  Dopo pochi mesi si è ricoverato per un ernia discale e qui hanno riscontrato i valori epatici alterati,hanno disintossicato il fegato e dopo ed è stato operato aveva 24 anni. Tutto procedeva bene ,dopo circa due anni viene richiamato dall'Esercito Italiano come riservista,partecipa a un campo in Bulgaria ,tra i vari richiami,rientra a casa a settembre 2001, non era più lui,quei sintomi che sopra ho elencato si erano ripresentati in forma più acuta,ha avuto una crisi convulsiva è stato soccorso e portato in ospedale,qui nuovamente i valori epatici sono stati trovati alterati e ci hanno consigliato una visita da un gastroenterologo,questo medico vedendo i valori del fegato (GT e transaminasi)ci ha consigliato una visita neuropsichiatria -stop all'alcool. Naturalmente è prevalsa la tesi dei medici,e non quella nostra che continuamente dicevamo che aveva partecipato ad una missione per sei mesi a Sarayevo . Arriviamo alla psichiatria,per sei lunghi anni non sono stati prese in considerazione le nostre parole,noi genitori siamo stati totalmente messi da parte perchè insistevamo sul fatto lui era cambiato dal rientro dalla missione e lì qualcosa era sicuramente successo,loro cercavano di convingerci che quella era un'altra storia ed è nato un braccio di ferro. In questo arco di tempo mio figlio non ha mai visto la figura di uno psicologo. Solo somministrazione di neurolettici mensilmente,non è stato mai richiesto un controllo del fegato ,visto che nel frattempo gli era stata diagnosticata una epatopatia cronica. Ho iniziato a fare ricerche e ho scoperto di tanti militari che avevano partecipato alle missioni erano morti e tantissimi malati,è stata fatta una biopsia al fegato e fatti analizzare i reperti dalla NANODIAGNOSTICS e abbiamo scoperto nel suo fegato presenza di metalli pesanti :Carbonio -ferro-stagno-nichel -cobalto-titanio-cromo ,questi materiali mettalici non sono nè biodegradabili e nè biocompatibile. Col passare del tempo sono emersi gli effetti collaterali dei farmaci,aumento di peso(30kg),movimenti involontari,affanno,apatia e alternanza a momenti di euforia,questi segni purtroppo li vedevamo solo noi famigliari ,ma al servizio non li vedevano ,continuavano a dire che stava bene e che la mamma non voleva ancora tagliare il cordone ombellicale. Naturalmente ho capito che erano degli incompetenti e negligenti,ho cambiato servizio in un'altra città e qui ho fatto una scoperta,è stato chiesto un ECG é risultato il QT alto,è stata sospesa la terapia ,sono quasi 2 anni che non prende psicofarmaci e si sta curanto per la patologia cdi cui è affetto : " INTOSSICAZIONE DA METALLI PESANTI " . In questi 6 anni la psichiatria non ha curato niente ,ma ha danneggiato un quadro clinico di per sè grave. Io ho reclamato alla Regione Puglia,al direttore generale ,al direttore del dipartimento ,all'urp, a tante associazioni di categoria e non ,ai sindacati. Sapete cosa vi dico? C'è una grande collusione da far spavento. Ma io sono testarda e vado avanti,non mi fermerò .

orso castano : la diagnosi in psichiatria non e' cosa semplice,  le parole dei familiari vanno prese sempre in seria considerazione . I familiari possono essere di grande aiuto nella gestione del paziente , il dialogo con loro deve essere costante , devono essere messi , con chiarezza , al corrente degli interventi che vengono fatti.  

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