"..... Perché parlarne ancora dopo tanto tempo? Perché non sto bene e non so se le mie condizioni attuali siano legate ai piccoli traumi di allora... Ad ogni modo sono anni, da allora, che soffro di un malessere più mentale che fisico, con momenti di grave sconforto, in cui devo farmi violenza per mettere il naso fuori di casa e rifuggo qualsiasi contatto umano, a altri, più tranquilli ma senza mai conoscere un attimo di soddisfazione o di piacere. I momenti di "tranquillità" sono in realtà quelli connotati dal maggiore distacco verso le cose, e razionalmente so che un'indifferenza eccessiva verso la propria vita (perché di questo si tratta) non è sintomo d'equilibrio. I miei momenti di "down", invece, sono notevolmente peggiorati negli ultimi 5 anni: ormai sono frequenti i momenti in cui letteralmente mi sorprendo accasciato sul letto, su una sedia o addirittura per terra, conscio di questo stato di abbandono e per niente disposto a scuotermi e rialzarmi. Ho 25 anni, quasi 26 e tutti, specie i miei famigliari, mi dicono che questi sono gli anni migliori e che li ho lasciati scorrere... Di fronte a questa accusa, certo dettata da una buona volontà di risollevarmi, mi sento ancor più solo, perché mi accorgo che nessuno, nemmeno chi mi sta vicino ogni giorno, è riuscito a capire che ormai la mia barca voga alla deriva. Gli studi, nei quali brillavo, hanno smesso di darmi soddisfazioni tre anni fa ; li sto finendo per inerzia e per dovere, con un certo ritardo del quale il ragazzo studioso che è in me si vergogna amaramente. Che dire ancora... Il pensiero della morte mi accompagna ogni giorno: è il mio piccolo momento di liberazione ; da qui a dire che ho smanie suicidarie il passo è lungo. La mia sciocca domanda è questa: sarebbe ora di consultare uno psichiatra oppure questo stato di indifferente disperazione è soltanto un aspetto caratteriale? Grazie per l'attenzione e molte scuse per la confusione...
orso castano: ma sei proprio sicuro che le parole di uno psichiatra o di uno psicoterapeuta siano in grado di tirarti su? Forsi ti consiglieranno farmaci, forse ti consiglieranno con forza di reagire , ma sei sicuro che questo ti aiutera? Quando ho cominciato a costruire questo blog intendevo utilizzare il web come spazio , come occasione di scambio di esperienze tra persone che soffrono , in contrasto con la psichiatria/psicoterapèia tradizionale che dispensa faramci e buone parole, chiacchiere e distintivi , direbbe qualcuno , ma che ti lascia solo il sabato sera o quando cerchi un lavoro èper lo piu' precario , o quando sei talmente sfiduciato che non hai voglia neppure di cercarlo, o che pretende di risolvere con le chiacchiere (i vecchi operai in fabbrica li chiamavano vaselina) i problemi enormi della solitudine, della frustrazione di un lavoro schifoso e precario. QUESTA PSICHIATRIA NON FUNZIONA PIU', LE FOSSE DEI SERPENTI, CIOE' I MANICOMI SONO STATI CHIUSI MA LA SOFFERENZA AUMENTA PAUROSAMENTE, GLI ANTIDEPRESIVI PRESCRITTI AUMENTANO, SE ENTRI TALVOLTA IN UN SERVIZIO PSICHIATRICO SENTI QUELLA STRANA PUZZA DI CHIUSO E DI FOLLIA CHE TI INDUCE A FUGGIRE, MA NON SAI DOVE ANDARE, EPPURE SOTTOVALUTARE UNO STRUMENTO COME FACEBOOK O COME TWITTER CHE TI PUO' FAR CONOSCERE ED INCONTRARE AMICI E' SBAGLIATO. PURTROPPO IL WIFI, CIOE' IL WEB LIBERO GRATUITO E DIFFUSO E' NEGATO DA TUTTI I PARTITI , NESSUNO ESCLUSO, QUANTI SIM BATTONO PER QUESTO OBIETTIVO? ANCHE LE AMMINISTRAZIONI "ROSSE" IN REALTA' CI FREGANO E NON DANNO BATTAGLIA PER FAR SI CHE LE COMUNICAZIONI TRA CHI SOFFRE AUMENTINO E LA SOLITUDINE DIMINUISCA. E' UNO SCHIFO. PROVIAMO AD INCONTRARCI ED A FAR CASINO SU FACEBOOK , USIAMOLO PER ABBATTERE I MURI DELL'INDIFFERENZA..Il mondo e' di chi lotta e non bisogna gettare la spugna, chi muore oggi in medio oriente lo insegna , e non necessariamente e' mussulmano, con tutto il rispetto per chi lo e'. Chi lotta' vuole la liberta' , rifiuta l'ipocrisia, un mondo fasullo dove i sepolcri imbiancati crescono come le mosche.
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