Roma, 09-04-2013
In Italia la ricchezza media pro-capite e' pari a 108.700 euro, in linea con la Spagna e di poco superiore a Francia 104.100) e Germania (95.500). Ma il nostro paese e' al nono posto tra i 15 paesi presi in considerazione (Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Finlandia) per reddito medio familiare annuo lordo: 34.344 euro contro 37.843 dell'area euro (poco piu' di 3.000 euro al mese)
Scende il reddito disponibile. Per le famiglie il reddito lordo disponibile in valori correnti ha segnato un calo congiunturale dello 0,3%; gli investimenti fissi lordi, nel 2012 sono diminuiti del 4,6% e il relativo tasso d'investimento (definito dal rapporto tra investimenti fissi lordi delle famiglie consumatrici, che comprendono esclusivamente gli acquisti di abitazioni, e reddito disponibile lordo) si è attestato al 6,8%, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 2011.
In calo la propensione al risparmio. Nel 2012 la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stato pari all'8,2%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al 2011. Si tratta del livello annuo più basso da quando è disponibile il dato, cioè dal 1990. Il calo, dice l'Istat, è legato a una riduzione del reddito disponibile (-2,1%) più intensa della flessione della spesa per consumi finali (-1,6%).
Reddito disponibile -2,1%. Nel 2012 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, in valori correnti, è diminuito del 2,1%. L'Istat, sottolinea che nell'ultimo trimestre del 2012 la riduzione è stata ancora più forte, pari al 3,2% sul quarto trimestre 2011. La spesa scende dell'1,6%. La spesa delle famiglie per consumi finali nel 2012 risulta in calo dell'1,6% a confronto con l'anno precedente. In particolare, nel quarto trimestre è scesa del 2,1% in termini tendenziali.
Bankitalia: in calo i prestiti. A febbraio i prestiti al settore privato hanno registrato un calo dell'1,3% su base annua (-1,6% a gennaio): è quanto rileva la Banca d'Italia, aggiungendo che i prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,7% (-0,6% a gennaio), mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 2,6% (-2,8% a gennaio).
A febbraio crescono le sofferenze ma anche i depositi: lo rileva la Banca d'Italia nella nota sulle "Principali voci dei bilanci bancari". Il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze lorde è aumentato al 18,6%, dal 17,5% di gennaio, mentre il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è ulteriormente cresciuto, attestandosi al 7,8%, dal 7,7% di gennaio: quello della raccolta obbligazionaria è sceso al -0,8% (2,2% nel mese precedente).
Martedì 09 Aprile 2013 - 14:49
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