orso castano : ed ecco le prime perle e perplessita' rispetto ad un trattato deleterioe distruttivo per l'economia europea! gli stessi USA sono perplessi! le nostre tavole potrebbero essere invase da cibi OGM contro i quali tanto si era combattuto per la loro pericolosita' (non solo supposta!!). Complimenti Renzi . Dicci se e quando lo hai firmato. E' da mesi, senza che la cosa venga comunicata che sotterraneamente si discute ad alti livelli di questo tyrattato!!
Ecco, in dettaglio, i nodi da sciogliere per gli Stati Uniti.
..........Mercato dei prodotti agricoli. Gli Stati Uniti
spingono – nel nome di un accordo di scambio libero – perchè l’Ue rivede
la sua legislazione in tema di accesso ai propri mercati. Si chiede
perciò l’eliminazione di tutte le barriere tariffarie esistenti “senza
eccezione”, e di ridurre le barriere non tariffarie, soprattutto quelle
fito-sanitarie.
Diritti di proprietà intellettuale. Entrambi rami
del Congresso hanno espresso preoccupazioni sui tentativi dell’Ue di
usare il diritto di proprietà intellettuale per imporre le indicazioni
geografiche negli Stati Uniti. Secondo repubblicani e democratici sono
convinti che l’Ue, con la scusa delle indicazioni geografiche, voglia in
realtà applicare restrizioni nell’uso di nomi di prodotti generici. Si
chiede perciò all’Ue di “rivedere” la politica in matera di indicazioni
geografiche in quanto “i nomi ‘parmigiano’ o ‘feta’ sono usati
comunemente” in territorio statunitense.
Cooperazione regolatoria. Servizi finanziari e
organismi geneticamente modificati (ogm) l’oggetto del contenzioso. Il
Congresso federale è diviso, con una parte di entrambi i rami a favore
di un’inclusione dei servizi finanziari all’interno del capitolo
negoziale del Ttip e un’altra, invece, convinta che la materia non debbe
essere trattata nel Ttip ma in sede di G20. E’ divisione Usa-Ue,
invece, sugli ogm. Gli Stati Uniti spingono per usare il Ttip al fine di
superare le diversitò di regolamentazione e trattamento del
transgenico. Una proposta a cui si oppone l’Unione europea.
Accesso dell’Ue al mercato degli appalti pubblici statunitensi. Il
Congresso intende proteggere i fornitori nazionali, e si oppone
all’apertura agli europei. La questione è legale: il Ttip, per come è
concepito, neutralizzerebbe il “Buy American act”, legge federale del
1933 che impone al governo degli Stati Uniti di acquistare ferro,
acciaio e beni finiti ‘made in Usa’. In molti, tra democratici e
repubblicani, non vogliono mettere a rischio la disposizione patriottica
del 1933. A detta del Direttorato generale per le Politiche esterne del
Parlamento europeo dietro questa resistenza la paura per gli operatori
europei, ritenuti troppo competitivi.........
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