martedì 4 gennaio 2011

4 gennaio 2011: Napolitano e Landini , stralci da Corriere della sera.it, clicca

Napolitano :«Mi auguro che sulle relazioni industriali, oggetto di contenzioso alla Fiat, si trovi un modulo più costruttivo di discorso»«Credo che nessuno possa negare che esista un problema di bassa produttività del lavoro. Ma non è una questione legata esclusivamente al rendimento lavorativo delle maestranze. È legata anche, prevalentemente, all'innovazione tecnologica e all'organizzazione del lavoro»
«Ci attendono prove molto impegnative. Occorre uno scatto, una mobilitazione. Bisogna soprattutto tenere aperte le linee di comunicazione con le generazioni più giovani, i cui problemi sono quelli del futuro dell'Italia» 
Landini (FIOM): Parlando dell'accordo di Mirafiori, Landini si aspetta che «le forze politiche si rendano conto che quello che sta facendo Marchionne è contro la Costituzione. C'è in giro tanta propaganda e noi vogliamo parlare dei contenuti, della situazione nelle fabbriche». Nella loro autonomia, insiste il leader Fiom, le forze politiche decideranno cosa è più giusto fare, «noi chiediamo che si discuta questa situazione in tutte le assemblee elettive in Italia». Per Landini è in corso «un attacco ai diritti e alla democrazia senza precedenti. Il governo non sta facendo quello che dovrebbe fare, oltre a non avare una politica industriale, non sta tutelando i diritti dei lavoratori». E infine conclude: «Non è vero che in Italia per investire c'è bisogno di fare la macelleria sociale della Fiat».

orso castano. la questione Fiat riguarda tutti , le sue conseguenze sulla vita democratica e sui diritti di rappresentanza sono cruciali per un paese occidentale come l'Italia . Lo statuto dei lavoratori, il diritto ad essere rappresentato in fabbrica sono conquiste venute dopo anni di lotte in fabbrica e battaglie parlamentari.Su questi temi un cedimento aprirebbe la strada ad un arretramento sociale imponente.Una mediazione e' possibile e doverosa. il "filosofo" Marchionne non puo' approfittare della globalizzazione per cancellare i diritti acquisiti dopo anni di lotte molto dure.Non vanno dimenticate le parole di Karl : proletari (e disoccupati-precari) di tutto il mondo unitevi!

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