«Ci attendono prove molto impegnative. Occorre uno scatto, una mobilitazione. Bisogna soprattutto tenere aperte le linee di comunicazione con le generazioni più giovani, i cui problemi sono quelli del futuro dell'Italia»
Landini (FIOM): Parlando dell'accordo di Mirafiori, Landini si aspetta che «le forze politiche si rendano conto che quello che sta facendo Marchionne è contro la Costituzione. C'è in giro tanta propaganda e noi vogliamo parlare dei contenuti, della situazione nelle fabbriche». Nella loro autonomia, insiste il leader Fiom, le forze politiche decideranno cosa è più giusto fare, «noi chiediamo che si discuta questa situazione in tutte le assemblee elettive in Italia». Per Landini è in corso «un attacco ai diritti e alla democrazia senza precedenti. Il governo non sta facendo quello che dovrebbe fare, oltre a non avare una politica industriale, non sta tutelando i diritti dei lavoratori». E infine conclude: «Non è vero che in Italia per investire c'è bisogno di fare la macelleria sociale della Fiat».
orso castano. la questione Fiat riguarda tutti , le sue conseguenze sulla vita democratica e sui diritti di rappresentanza sono cruciali per un paese occidentale come l'Italia . Lo statuto dei lavoratori, il diritto ad essere rappresentato in fabbrica sono conquiste venute dopo anni di lotte in fabbrica e battaglie parlamentari.Su questi temi un cedimento aprirebbe la strada ad un arretramento sociale imponente.Una mediazione e' possibile e doverosa. il "filosofo" Marchionne non puo' approfittare della globalizzazione per cancellare i diritti acquisiti dopo anni di lotte molto dure.Non vanno dimenticate le parole di Karl : proletari (e disoccupati-precari) di tutto il mondo unitevi!
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