mercoledì 5 gennaio 2011

ROPINIROLO (REQUIP) E PRAMIPEXOLO (MIRAPEXIN) farmaci anti-parkinsoniani dopamino-agonisti aumentano la pulsione al gioco?


Il Ropinirolo (Requip) e il Pramipexolo (Mirapexin)  appartengono alla classe dei farmaci dopamino-agonisti i quali agiscono "direttamente" sui recettori della dopamina (recettori dopaminergici) nei gangli della base, in modo simile alla levodopa.
I dopamino-agonisti sono una classe di molecole che, seppure dotate di diverse proprietà chimico-fisiche, non devono essere trasformate in dopamina prima di divenire efficaci (come, invece, lo necessita la levodopa). Essi stimolano "direttamente" i recettori dopaminergici.
Questa caratteristica è probabilmente legata alla conformazione di una parte della loro molecola che imita la struttura tridimensionale della dopamina e che viene, pertanto, riconosciuta dai recettori dopaminergici.
I farmaci dopamino-agonisti disponibili attualmente in farmacia sono: Bromocriptina (Parlodel), Lisuride (Dopergin), Pergolide (Nopar), Apomorfina, Diidroergocriptina (Daverium), Ropinirolo (Requip), Pramipexolo (Mirapexin).
Il Ropinirolo e il Pramipexolo non sono derivati ergolinici (trattasi di preparati sintetici e non derivati da alcaloidi della segale, un fungo parassita della segale). Non dovrebbero, quindi, provocare gli effetti collaterali tipici dei farmaci dopamino-agonisti ergolinici (arrossamento doloroso delle estremità, gonfiore ed edemi). Dal loro uso non è stata, inoltre, osservata la comparsa di casi di fibrosi polmonare e retroperineale che se pur rara, potrebbe presentarsi in pazienti trattati con farmaci agonisti dopaminergici ergolinici.
Attualmente non si hanno dati clinici sufficienti per valutare l'opportunità di ritardare, nelle fasi iniziali di malattia, l'uso della levodopa. I pareri in merito sono contrastanti.
Alcuni ricercatori ritengono che la levodopa possa aumentare la sopravvivenza delle cellule neuronali mentre, di contro, altri sono di opposta opinione.......Dati clinici hanno dimostrato che il Ropinirolo e il Pramipexolo, usati in monoterapia, hanno una notevole efficacia su pazienti parkinsoniani negli stadi iniziali della malattia, paragonabile a quella ottenuta con levodopa........


ma veniamo a quanto scritto su diversi quotidiani , lo stralcio e' preso dal Sole24ore



..............La causa civile, avviata due anni fa, arriva ora in tribunale. La prima udienza è fissata a Viareggio per l'8 febbraio. L'azienda sanitaria ha fatto ingiunzioni contro le due ditte farmaceutiche che producono i farmaci, le filiali italiane della Eli Lilly e della Boeringher Ingelheim. Il corrispondente del Guardian, John Hooper, scrive di non essere riuscito a contattare nessuna delle due ditte per un commento.
Citando il quotidiano Il Tirreno, Hooper ricorda che Chisci aveva cominciato ad assumere i farmaci dopamino-agonistici nel 1999. Ma solo dal 2005 l'induzione al gioco è stata inclusa tra gli effetti collaterali indicati nel foglietto di avvertenze del medicinale....... "Non è chiaro se il paziente fosse stato messo in guardia", prosegue il Guardian, ma i suoi legali intendono sostenere che nel 1999 gli effetti collaterali erano già noti. Il paziente non gioca più, soprattutto perché non gli sono rimasti più soldi.I legali affermano che si tratta della prima causa del genere in Italia. Secondo il Guardian, si pensa che sia anche la prima in Europa. Un precedente esiste negli Stati Uniti: nel 2008, un poliziotto in pensione di Milwaukee, nel Wisconsin, Gary Charbonneau, aveva fatto causa contro la Boeringher Ingelheim e aveva ottenuto 204mila dollari come risarcimento delle sue perdite al gioco, 175mila per le sofferenze subite e ulteriori danni punitivi di 7,8 milioni. 

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