venerdì 30 luglio 2010

Da Repubblica.it , + disoccupazione, + precerieta',+ inflazione


ISTAT

Luglio, l'inflazione cresce dell'1,7%
energia e trasporti trainano gli aumenti

E' il livello più alto raggiunto dal dicembre del 2008. A giugno sono cresciuti (+0,2%) anche i prezzi alla produzione nell'industria. A guidare i rialzi è soprattutto il settore dei beni energetici

ROMA -  A luglio l'inflazione in Italia è cresciuta dell'1,7% su base annua, accelerando rispetto al +1,3% registrato a giugno. Si tratta del tasso più alto da dicembre 2008, un rialzo spinto dai prezzi dei beni energetici. Lo comunica l'Istat nella stima preliminare, precisando che su base mensile, rispetto a giugno, i prezzi sono aumentati dello 0,4%..................

Il generale Ganzer, comandante dei Ros, condannato a 14 anni per traffico droga , da Il Mesaggero


Interdetto per sempre dai pubblici uffici. «Le sentenze si rispettano». L'Arma: fiducia in Ganzer. Assolti 4 dei 18 imputati , clicca x sito

Fiducia del Comando generale dell'Arma al generale Giampaolo Ganzer. Il comandante generale dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, «nel rispetto della sentenza, è fiducioso - si legge in un comunicato del Comando generale dell'Arma - nel favorevole esito dei prossimi gradi di giudizio e conferma la piena affidabilità del generale Giampaolo Ganzer e del Ros. La grande professionalità e il rigoroso impegno del generale Ganzer e del reparto da lui guidato trovano riscontro negli straordinari risultati conseguiti in questi anni, e anche nella giornata odierna, nella lotta al crimine organizzato e all'eversione».

Maroni: piena fiducia in Ganzer e nei carabinieri. «Naturalmente ho pieno rispetto e fiducia nella magistratura, ma altrettanta fiducia ho nell'operato dei carabinieri, del Ros e del suo comandante - dice il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - Sono fermo sostenitore del principio della presunzione di innocenza fino a prova contraria. Il generale Ganzer ha la fiducia del Comando generale dei carabinieri e quindi anche la mia».

17.06.10 dal   

COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA

COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
www.veritagiustizia.it - info@veritagiustizia.it
comunicato stampa
VOLTARE PAGINA
Le condanne di Gianni De Gennaro e Spartaco Mortola definiscono un quadro
tragico e insopportabile: prima le violenze e i falsi alla scuola Diaz, poi
l'ostacolo alle inchieste della magistratura, le promozioni degli imputati di
grado più alto e infine - dice la corte d'appello - la manipolazione dei
testimoni. Aveva ragione, nel luglio 2001, chi chiedeva le dimissioni del
ministro dell'Interno e anche del capo della polizia De Gennaro, come massimo
responsabile dell'ordine pubblico. Oggi non ci troveremmo con altissimi
dirigenti della polizia e dei servizi segreti condannati per fatti
gravissimi;

giovedì 29 luglio 2010

Il lavoro delle donne in Italia


martedì 27 luglio 2010

la destra e' scatenata contro la liberta' di stampa: di nuovo i blog nel mirino!!!!


11 marzo 2010. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, sostiene che “l’accesso alla rete va considerato diritto fondamentale dell’uomo”, internet “è soprattutto uno strumento di libertà e di conoscenza” e merita il premio Nobel. 21 luglio 2010. La finiana Giulia Buongiorno, presidente della Commissione Giustizia della Camera, giudica inammissibili gli emendamenti che avrebbero potuto evitare ai blog la mannaia dell’obbligo di rettifica entro quarantotto ore, prevista dal decreto sulle intercettazioni. La legge bavaglio imbavaglia i blog.
“Obbligare i blogger a rettificare entro 48 ore significa chiudere la rete o quasi”, scrive Alessandro Gilioli,  sull’Espresso. “Prima di tutto perché se c’è l’obbligo di rettifica, il blogger dovrà registrarsi a qualche autorità (ancora non si sa quale) con un domicilio legale, insomma andrà incontro a tutti gli obblighi burocratici previsti per la stampa. E se c’è nel mondo una forma di comunicazione libera da lacciuoli e da scartoffie da firmare, questa è (o era) quella dei blog.
In secondo luogo perché obbligare alla rettifica entro 48 ore significa di fatto obbligare ogni blogger a collegarsi alla Rete tutti i giorni, sennò si becca una multa (oltre 12 mila euro) insostenibile per chi fa informazione volontaria. Chi non si connette al web, infatti, rischia di non sapere che c’è una richiesta di rettifica e quindi di “violare” la legge che gli impone un tempo massimo per 48 ore (il termine di due giorni era stato pensato per i quotidiani)”.

Immagine by ItsOurNet.org
Sottoscrivo senz’altro la lettera appello scritta dal giurista Guido Scorza.
Al Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini
Al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, On. Giulia Bongiorno
Ai Capi-gruppo alla Camera dei Deputati
A tutti i Deputati
La decisione con la quale, lo scorso 21 luglio, il Presidente della Commissione Giustizia della Camera, On. Giulia Bongiorno, ha dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati dall’On. Roberto Cassinelli (PDL) e dall’On. Roberto Zaccaria (PD) al comma 29 dell’art. 1 del c.d. ddl intercettazioni costituisce l’atto finale di uno dei più gravi – consapevole o inconsapevole che sia – attentati alla libertà di informazione in Rete sin qui consumati nel Palazzo.
La declaratoria di inammissibilità di tali emendamenti volti a circoscrivere l’indiscriminata, illogica e liberticida estensione ai gestori di tutti i siti informatici dell’applicabilità dell’obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa, infatti, minaccia di fare della libertà di informazione online la prima vittima eccellente del ddl intercettazioni, eliminando alla radice persino la possibilità che un aspetto tanto delicato e complesso per l’informazione del futuro venga discusso in Parlamento.
Tra i tanti primati negativi che l’Italia si avvia a conquistare, grazie al disegno di legge, sul versante della libertà di informazione, la scelta dell’On. Bongiorno rischia di aggiungerne uno ulteriore: stiamo per diventare il primo e l’unico Paese al mondo nel quale un blogger rischia più di un giornalista ma ha meno libertà.
Esigere che un blogger proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta – esattamente come se fosse un giornalista – sotto pena di una sanzione fino a 12.500 euro, infatti, significa dissuaderlo dall’occuparsi di temi suscettibili di urtare la sensibilità dei poteri economici e politici.
Si tratta di uno scenario anacronistico e scellerato perché l’informazione in Rete ha dimostrato, ovunque nel mondo, di costituire la migliore – se non l’unica – forma di attuazione di quell’antico ed immortale principio, sancito dall’art. 19 della dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e del cittadino, secondo il quale “Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”.
Occorre scongiurare il rischio che tale scenario si produca e, dunque, reintrodurre il dibattito sul comma 29 dell’art. 1 del ddl nel corso dell’esame in Assemblea, permettendo la discussione sugli emendamenti che verranno ripresentati.
L’accesso alla Rete, in centinaia di Paesi al mondo, si avvia a divenire un diritto fondamentale dell’uomo, non possiamo lasciare che, proprio nel nostro Paese, i cittadini siano costretti a rinunciarvi.
L’appello si può firmare sulla Pagina Facebook “No Bavaglio alla Rete” .

Si può firmare anche se non si è iscritti a Facebook. 
orso castano : Di nuovo questo governo contro la liberta' d'espressione. Non se ne puo' piu'. Adesso sono i piu' deboli ad essere presi di mira ed ovviamente in estate , quando c'e' meno gente da mobilitare. Occorre diffondere al massimo le informazioni- Un bravo al blog Diritto alla rete. Ma quelli del "blog interparlamentare" , a parte i seminari piu' o meno dotti, che ci stanno a fare? Non hanno nulla da dire? eppure si vantano di essere trasversali ai partiti ed alle ideologie in nome della liberta'....meno male!!

Un documento inquietante sulla politica Internet scritto dalla Presidenza Spagnola del Consiglio dell'Unione europea è stata pubblicata.

Parigi, 25 febbraio 2010 - dal blog Diritto alla rete

Pur chiedendo agli Stati membri di dettagliare le loro linee guida per la repressione delle attività illegali su Internet, la Presidenza amalgama pornografia infantile, xenofobia e razzismo alla violazione del copyright.

Nessuno si aspetta l'inquisizione spagnola!

Sviluppando questa inaccettabile confusione, il documento si spinge fino a dire che "Internet diventa uno strumento di regressione sociale". Una tale spietata strumentalizzazione della paura, al fine di imporre politiche repressive - come il filtraggio dei contenuti su Internet - non è tollerabile per l'Unione europea........


orso castano : leggi l'articolo intero . Non molliamo e denunciamo

venerdì 23 luglio 2010

dal recente documento della Regione Piemonte sulla prevenzione

clicca sullo schema x ingrandire









orso castano : la filosofia dell'intervento  e' quella dei predicatores esperti  e professionali che spiegano che non si deve bere, non si deve mangiare troppo, si deve essere probi , fare sport ,  ecc.......tutte cose che da secoli nelle parrocchie , e con grande esperienza, viene fatto. Se prendiamo l'esempio degli oratori di don bosco , ritroviamo tutte queste cose gia' collaudate e ben organizzate. E' vero che oggi le parrocchie e gli oratori sono meno frequentati, ma poi non meno di tanto. Per cui se si faranno dei piccoli aggiornamenti nonche' sermoni ai preti potremmo ottenere (anche con meccanismi a cascate) diffusioni delle informazioni in maniera efficace ed aallargata. Proporrei pertanto , oltre alla collaborazione con esperti ei medici di base (che gia' costano tanto e che lo faranno solo se ben remunerati ; siamo in tempi di tagli, non lo dimentichiamo! ), anche quella sostanziale dei preti e delle parrocchie che costano molto meno, che danno grande disponibilita' e , se c'e' merito, possono anche benedire chi e' piu' probo e chi fa veramente prevenzione , cosi' magari acquistera' qualche punto in piu' per il paradiso

mercoledì 21 luglio 2010

Grasselli : qualche dato sulla sanita' in Italia........

Manovra: : "Fazio non semplifichi, sciopero non solo per turn over"
----------Il testo finale approvato al Senato, afferma il segretario nazionale della FVM, “non contiene alcuna risposta ai temi sollevati” dai medici. In particolare:


  • - nessuna risposta sul blocco del turnover che determinerà nei prossimi 4 anni una carenza di circa 30.000 medici e dirigenti sanitari necessari al funzionamento degli Ospedali e dei Servizi Territoriali, anche a fronte del licenziamento della metà dei precari in settori fondamentali quali il pronto soccorso e i trapianti;
  • - nessuna risposta sulla precarizzazione di tutti gli incarichi professionali, non rinnovabili a prescindere da merito e competenze, che spalanca le porte alla invadenza della politica;
  • - nessuna risposta sul congelamento della progressione economica prevista e finanziata dal CCNL e non dalla spesa pubblica, e sulla mancata retribuzione dei turni notturni e festivi;
  • - nessuna risposta alla richiesta di attenzione per i giovani medici esageratamente penalizzati nel trattamento economico e nelle prospettive di carriera............
orso castano : le dichiarazioni non hanno bisogno di commento!
 


lunedì 19 luglio 2010

Via D'Amelio, Gozzo: «Fu golpe». Il Colle: «Piena luce su stragi» di Nicola Biondo

stralci 
dall'UNITA? del 19/7/2010 , clicca sul titolo x l'art. intero


..........Lei di recente, commentando notizie di stampa sulle inchieste per la strage di via D’Amelio, ha usato parole molte dure. Queste: «Chi scrive certe cose fa il gioco di chi in Italia ha voluto, con le stragi di mafia, fare un golpe».
«Sono convinto che l’Italia è un paese di patti e ricatti, dove ci sono persone che utilizzano la stampa con fughe di notizie o la propalazione di cose non vere. Se alcuni giornalisti avessero il coraggio di ammettere di essere stati contattati, forse usati, da oscuri personaggi, e ci dicessero chi sono, arriveremmo più facilmente alla verità sulle stragi. C’è una campagna di disinformazione in corso, uno schema che riappare ogni qualvolta le indagini sfiorano i livelli alti. L’obiettivo è sabotare le indagini con notizie artefatte, costruite in laboratorio. So di apparire impopolare con questa mia presa di posizione oggi che si discute del Ddl intercettazioni e del bavaglio alla stampa. Ho un grande rispetto del lavoro dei giornalisti, ma un certo modo di fare giornalismo può essere anch’esso una forma di bavaglio, una distorsione della realtà, un intralcio alla giustizia». 

È uno scenario da brivido: trattative, stragi, ricatti e depistaggi a mezzo stampa. 
«In Italia tra il ‘92 e il ‘93 si è consumato un golpe. Un sistema politico è stato spazzato via con le stragi. Ci sono state trattative e lo confermano ufficiali dei Carabinieri. Questo è un fatto già accertato da sentenze. Ci accusano di ascoltare uno come Massimo Ciancimino, ma lui è stato indubbiamente testimone di alcuni fatti. Saremmo stati pessimi investigatori se non avessimo ascoltato la sua versione dei fatti»....... 



orso castano: si, proprio da brivido

l'iPAD : strumento x diffondere "notizie" o per sviluppare e creare informazione?





Ampio stralcio dall'articolo su Domenica (sole24ore di  luglio) di Roberta Casati
.........................La trasformazione concettuale che l'iPad porta sulla scena della tecnologia di massa è tanto semplice quanto radicale. Fi­nora i computer erano prevalentemente se non esclusivamente strumenti di produzio­ne intellettuale. Per la prima volta incontria­mo un computer che è uno strumento pre­valentemente di consumo intellettuale. Lo vediamo dalle immagini scelte per la campagna pubblicitaria : soggettiva dell'utilizza-tore, vestiti confortevoli, gambe accavalla­te, la tavoletta in grembo pregna di mille co­lorate promesse. Lo vediamo dall'ergono­mia dell'iPad, che per l'appunto è tutta orientata al consumo e ostenta scarso inte­resse per la produzione. La tastiera, tanto per fare un esempio. La si può invocare sul­lo schermo tattile e funziona certo a meravi­glia, ma occupa una porzione rilevante del­lo schermo e lascia quindi poco spazio per controllare quello che si è scritto al di là di un orizzonte di poche righe. Questo va be­nissimo se si vuole comporre una mail di sa­luti o un tweet, ma per produzioni intellet­tuali di più ampio respiro ci si ritrova con le difficoltà note a chi usava le prime video­scriventi negli anni 80 del secolo scorso.La scrittura permette non solo di lasciar tracce del proprio pensiero, ma anche di organizzarlo visivamente e riproporlo a ispezioni successive che ci fanno scoprire quello che veramente vogliamo dire; la fi­nestra di uno schermo piccolo è troppo an­gusta per questo esercizio; bisogna ricor­darsi quanto si è scritto, ma l'appello alla memoria vanifica il ricorso stesso al­l'ausilio grafico. Inoltre l'impossibi­lità per il momento di annotare i documenti separa l'iPad da al­tri prodotti orientati alla produzione, co­me i tablet in circolazione da qualche tem­po, equipaggiati di una penna e di applica­zioni brillanti come l'annotatore di pdf, che offrono un corposo progresso ergono­mico a chi lavora sui documenti scritti e di­segnati, li edita, li corregge, li archivia e spe­disce quotidianamente.Frustrata la produzione, emerge poten­temente nell'iPad il design rivolto all'in­trattenimento. Non sbaglia chi lo descrive come un iPod ingigantito. Le maggiori di­mensioni popolano lo schermo di interfac­ce tattili a misura di mano, come un simpa­tico pianoforte che vi permette di fare qualche esercizio se siete in viaggio. L'iPod gigante consente soprattutto di ap­profittare in modo piacevole di una biblio­teca video, notevole passo in avanti rispet­to alla riproduzione della sola musica. A questo punto si potrebbe osservare che l'iPad fa concorrenza non tanto al pc quanto alla televisione e al cinema, e non tarde­ranno a farsi sentire in questo settore gli effetti distruttivi che l'iPod aveva esercita­to sul mercato discografico (non mi stupi­rebbe se divenisse comune acquistare non più film interi, ma compilation di sce­ne madri pescate qua e là come quelle che troviamo su YouTube; Totò che parla con il vigile in piazza Duomo a Milano, il repli­cante di Blade Runner che racconta delle navi in fiamme al largo dei Bastioni di Orione, e via dicendo). E anche se non possiamo (ancora) annotarli, possiamo legge­re molti libri e giornali sulì'iPad, che cerca quindi di scalzare Kindle, il lettore di Amazon,e probabilmente riuscirà laddove pro­cessioni di e-book abortiti hanno fallito; non per meriti intrinseci, direi, quanto piuttosto perché lo si comprerà comun­que, e a quel punto non servirà comprare un altro tipo di e-book.Strumento d'intrattenimento, dunque. Il punto di svolta, la scelta di campo segna­ta dall'iPad è interessante allora per come prefigura il palinsesto della nostra vita mentale. Si tratta di una battaglia interes­sante per gli anni a venire, il cui trofeo, am­bitissimo, è la nostra risorsa intellettuale primaria, l'attenzione.
William James ha scritto che non sappia­mo che cosa sia veramente l'attenzione, ma che è perfettamente chiaro che qualsiasi co­sa essa sia, ve n'è assai poca in giro. Da que­sto assioma fondamentalissimo seguono semplici, prevedibili linee di attacco. Lo si è visto da come la televisione, per sua natura monopolistica e accentratrice, ha dovuto lottare con l'at­tenzione; nella corsa agli arma­menti i programmi si sono adattati all'invenzione del telecomando, che ha annichilito quel costo evidentemente insostenibile che è l'alzarsi dalla poltrona per cambiare canale. Lo zapping ha control­lato implacabilmente la gestione dell'Auditel; a parità di preferenze di fondo, conta sa­per intercettare chi si sofferma per un mo­mento nel passaggio da un canale all'altro, e pochi attrattori fondamentali (la rissa mediatica, sesso, esplosioni, un volume più al­to, un Gianni Morandi che si mette in mu­tande eccètera) altro non sono che le armi per la conquista del Graal attenzionale cu­stodito dagli inconsapevoli zappisti. Ed ec­co che l'unico tasto fuori schermo dell'iPad è un piccolo telecomando, quello che per­mette di invocare la lista delle applicazioni. Ci ricorda, semmai ve ne fosse bisogno, che c'è sempre qualche altra simpatica attività che ci aspetta appena dietro l'angolo.
orso castano : difficile che il web faccia la fine della TV, dove' l'interattivita' e' caratterizzata dallo zapping tra programmi precotti e prefabbricati  ad  arte per scopi precisi e precostituiti, molto legati  alla cattura del consenso (dall'acquisto di un prodotto fino al consenso politico) , con una grossa manipolazione dell'informazione,   condizionata dai proprietari "dell'antenna trasmittente" ed una grossa possibilita' di influenzare l'ascoltatore , anzi , il videoascoltatore, catturandolo e blandendolo con sesso e gossip. Certo tentativi in questo senso , e l'iPad (stando all'articolo) lo dimostra  ci sono e ce ne saranno (la volonta' di trasformare uno strumento creatore di informazione in un tablet  portabile di consumo piu' o meno passivo della enorme massa di dati  esistenti sul web , dove attualmente "non c'e' centro ne' periferia" e dove il condizionamento della pubblicita' deve fare i conti con il "giornalismo d'assalto". Un'area insomma relativamente libera ed ancora difficilmente riducibile alle sirene del potere ). Staremo a vedere che fine fara' l'iPad , se subira' modifiche, se avra' successo e se scalzera'  la liberta' di comunicazione "ruspante ma diretta e vicina alla realta'.

domenica 18 luglio 2010

LAST, una ricerca nazionale sulla depressione resistente ai farmaci :perche' le asl non aderiscono a questa ricerca cosi' importante?

Molti comitati etici e qualchge responsabile di settore respinge la ricerca : perche? Non sempre gli antidepressivi funzionano e spesso si verificano suicidi  nonostante i trattamenti farmacologici e psicoterapici. E' un  argomento molto serio. Perche' c'e' questo rifiuto ?. Si sa che le case farmaceutiche sponsorizzano i loro prodotti come molto efficaci , ma le stesse case farmaceutiche riconoscono l'esistenza dei "non responders", ma allora perche' alcuni comitati etici rifiutano questa ricerca organizzata da un centro prestigioso , internazionale, riconosciuto dall'Organizz. Mondiale della Sanita'? E' etico tutto cio' ? Non si viene meno al tentativo di prevenire i  suicidi? E' responsabile da parte dei dirigenti del settore rigettare questa ricerca e non far nulla in alternativo soprattutto in regioni con tasso di suicidi tra i piu' alti d'Italia , come ad esmpio il Piemonte? Ed i Responsabili sanitari delle ASL ne sono informati ,non hanno nulla da dire  ? E' deontologico tutto cio'? Riportiamo stralci della ricerca con l'indicazione del sito su cui puo' essere letta per intero.

http://www.psychiatry.univr.it/Last/Documenti/Riassunto%20in%20italiano.pdf



giovedì 15 luglio 2010

l'era post-genomica



di Claudio Gavazza e Gianfranco Peluso da Domenica , sole24ore di luglio
Caratteristica saliente del genoma è di essere costante per una data cellula e identico per tutte le cellule di un organismo, non cambiando molto all'interno della specie, mentre l'espressione proteica è molto dinamica nel tempo, differenziandosi in maniera sostanziale tra i diversi tipi cellulari. Per studiare in modo specifico le variazioni cellula- e tempo-dipendente dell'espressione genica, si sono sviluppate nuove scienze, tutte caratterizzate dal suffisso "omica", per relazionarle alla genomica. Questi neologismi identificano nuovi campi di ricerca che completano quelli della genomica classica. Compito delle nuove discipline è quello di affrontare, decifrare e analizzare l'informazione genetica globale presente ed espressa da gruppi di cellule, tessuti, fino a un intero organismo.
L'identificazione, e quindi la caratterizzazione del "genoma" non permette di identificare cambiamenti dell'espressione di segmenti di Dna non legati a variazioni della sequenza nucleotidica. Per tale motivo è nata l'Epigenomica. Ancora, mentre la Genomica si prefigge di analizzare la sequenza e la funzione dell'intero Dna di un organismo, la Trascrittomica studia la frazione del genoma che viene trascritta in Rna e determina il livello di espressione di tutti i geni trascritti in un sistema biologico in un determinato momento del suo ciclo vitale! La Proteomica tende a identificare e quantizzare il proteoma (insieme delle "proteine" nonché delle relative "isoforme multiple" e deiloro "frammenti", comprendendo anche le differenti modificazioni post-tra-duzionali), presente in una cellula o in un organismo o in un sistema biologico in un determinato momento del suo ciclo vitale. La Metabolomica, nello studiare l'insieme dei "metaboliti" e delle loro interazioni presenti in una cellula o in un organismo o in un sistema biologico in ogni istante del proprio ciclo vitale, cerca di correlare tutte le informazioni ottenute con gli approcci precedenti, coordinando geni, trascritti e proteine in reti funzionali integrate.
È stato detto che «un'immagine che illustra bene la situazione attuale è quella che paragona le ricerche sul genoma alle mappe geografiche di cui disponevano i primi esploratori: sufficienti per intraprendere la navigazione del globo ma ben lontane da una rappresentazione integrale del mondo». Questo perché il delicato equilibrio di un organismo dipende da una moltitudine di funzioni ancora poco note finemente organizzate e regolate da una moltitudine di proteme diverse che interagiscono tra loro in network complessi di interazioni reversibili.
In questo contesto, l'Energenomica costituisce una nuova area di ricerca nell'era post-genomica. Essa si pone l'obiettivo di studiare le reti metaboliche che permettono alla cellula di produrre l'energia utile alla sua sopravvivenza. La ricerca è volta anche a valutare come la cellula possa variare le vie che portano alla produzione di energia sullabase della disponibilità di nutrienti, e come la deprivazione di nutrienti possa limitare la proliferazione cellulare o indurre fenomeni biologici qualil'apoptosi o suicidio cellulare. Inoltre gli studi permetterebbero anche di definire le differenze che sussistono tra cellule normali e neoplastiche rispetto all'utilizzo di nutrienti perla produzione di energia.
È noto infatti che le cellule tumorali hanno un metabolismo peculiare per cui utilizzano glucosio piuttosto che acidi grassi per il loro fabbisogno energetico convertendo questo zucchero ad acido lattico anche quando l'apporto di ossigeno è adeguato per permettere il normale processo della fosforilazione ossidativa (Oxphos). Questo fenomeno è noto come effetto Warburg (dal nome dello scienziato che per primo lo descrisse negli anni Trenta) o glicolisi aerobica per differenziarlo dalla glicolisi anaeròbica che è indotta anche in cellule normali, dalla carenza di ossigeno (ipossia).

per saperne di piu' : http://www.airc.it/ricerca-oncologica/la-postgenomica.asp (c'e' un video con spiegazioni semplici  ed interessanti)

orso castano : e' l'immagine da noi posseduta  dell'uomo che si va modificando con l'avanzare della ricerca. Certo i tempi sono ancora molto lunghi,  ma buona parte di queste ricerche , probabilmente, finiranno col modificare le  linee guida terapeutiche e saranno la base per farmaci nuovi  e piu' precisi ( speriamo) , farmaci personalizzati sulla base delle caratteristiche genetiche di ciascuno di noi. Il rovescio della medaglia fa nascere perplessita' : questa massa di conoscenze aumenteranno  il potere dell'uomo sull'uomo e, paradossalmente , porranno problemi cruciali  sulla liberta' che  ciascuno di noi  avra' in futuro. Il controllo delle istituzioni, intendendo con cio' il controllo che tutti noi potremo effetuare su questi processi attraverso le istituzioni sanitarie e' direttamente funzionale alla nostra futura capacita', e possibilita', di stare nelle istituzioni sanitarie e di renderle case di vetro , cioe' trasparenti al massimo . L'informazione, la conoscenza semplificata e corretta di questi processi sta diventando sempre piu' importante. Purtroppo non si vedono in giro uomini di buona volonta' dediti alla trasparenza delle cose sanitarie, cioe' delle cose che riguardano la nostra salute. Il bavaglio ai giornalisti, stante un livello gia' non elevato dell'informazione scientifica, che mister B. sta tenacemente e pervicacemente portando avanti ne e ' un esempio clamoroso!