domenica 26 febbraio 2012

energia pulita e rinnovabile ? Sipuo fare bene e senza morti operaie !!


Ontario, Canada's Niagara Tunnel Project Reaches Construction Milestone – Ontario Increasing Clean, Renewable Power

January 31, 2012

Construction on the Niagara Tunnel Project in Ontario, Canada has reached a significant milestone with half of the tunnel now fully lined with concrete.
When it is finished, the smooth concrete lining will ensure the efficient and uninterrupted flow of Niagara River water through this 10.2 km tunnel to the Sir Adam Beck generating stations for the next 100 years.
Ontario's Green Energy and Green Economy Act (GEA), passed in 2009, places a priority on establishing Ontario as the North American leader in producing and using clean and renewable sources of energy including wind, water, solar, biomass and biogas power.
Digging the tunnel using the largest hard-rock boring machine in the world, dubbed "Big Becky,: was completed last spring.
Tom Mitchell, President of Ontario Power Generation, says "The Niagara tunnel is an investment in our future that will provide Ontario with clean, renewable energy for more than 100 years. What's equally impressive is that the men and women who are building this project have worked safely under extremely difficult and challenging conditions. That's a testimony to the quality and skill of Ontario's workforce."..............

Napolitano ci ha regalato Fornero, nemica come Brunetta degli operai pagati troppo e fannulloni

Elsa Fornero (Eidon)stralcio dal Corrire della sera on line, di Redazione on line. ROMA - Secondo una rilevazione Eurostat, l'Italia risulterebbe tra i paesi dell'Eurozona con le retribuzioni lorde annue più basse. La ricerca, chefa riferimento a dati del 2009, piazza la Penisola in dodicesima posizione nell'area euro; fanno meglio anche Irlanda, Grecia, Spagna e Cipro. Soprattutto il valore dello stipendio annuo per un lavoratore di un'azienda dell'industria o dei servizi (con almeno 10 dipendenti) è pari a 23.406 euro, ovvero la metà di quanto si guadagna in Lussemburgo (48.914), Olanda (44.412) o Germania (41.100). Insomma anche guardando ai cosiddetti Pigs, l'Italia riesce a superare solo il Portogallo (17.129). Eurostat riporta l'elenco delle paghe lorde medie annue dei Paesi dell'Unione europea, nell'ultimo rapporto diffuso 'Labour market Statistics', anche per gli anni precedenti all'ultimo aggiornamento (2009), così da poter anche osservare la crescita delle retribuzioni. L'avanzamento per l'Italia risulta tra i più ridotti: in quattro anni (dal 2005) il rialzo è stato del 3,3%, molto distante dal +29,4% della Spagna, dal +22% del Portogallo. E anche i Paesi che partivano da livelli già alti hanno messo a segno rialzi rilevanti: Lussemburgo (+16,1%), Olanda (+14,7%), Belgio (+11,0%) e Francia (+10,0%) e Germania (+6,2%). Una buona notizia per l'Italia, invece, arriva dalle differenze di retribuzioni tra uomini e donne, quello che Eurostat chiama «unadjusted gender pay gap», l'indice utilizzato in Europa per rilevare le disuguaglianze tra le remunerazioni (definito come la differenza relativa, espressa in percentuale, tra la media del salario grezzo orario di lavoratori e lavoratrici). Ma è solo un'illusione. La Penisola, infatti, con un gap che supera di poco il 5% (con riferimento al 2009) si colloca ampiamente sotto la media europea, pari al 17%, risultando il paese con la forbice più stretta alle spalle della sola Slovenia; ma, appunto, non è tutto oro quel che luccica. Perchè a ridurre le differenze di stipendio in Italia contribuiscono fenomeni di cui non si può andare fieri, come il basso tasso di occupazione femminile e lo scarso ricorso (a confronto con il resto d'Europa) al part time. Non a caso tra i Paesi che vantano una minor divario ci sono anche Polonia, Romania, Portogallo, Bulgaria, Malta, ovvero tutti stati con una bassa partecipazione delle donne al mercato del lavoro................


Ma il ministro Fornero è «fiduciosa» sulla possibilità di un'ampia intesa sulla riforma del mercato del lavoro e sull'articolo 18, ma mette in guardia le parti sociali: «Il tema va affrontato in maniera laica, senza levate di scudi». E alla vigilia dell'incontro di giovedì incontrerà il premier Mario Monti.


orso castano: Fornero e' ossessionaTA DALL'ART. 18, DAI DIRITTI  (DIRITTI CHE SONO SOLO INDICE DI CIVILTA' GIURIDICA) dei lavoratori, che , ci pare di capire , per lei sono troppi e provocano danno. Fornero prosegue l'opera di Brunetta, di cui si puo dichiarare discepola, nonostante l'elenco smisurato di titoli e pubblicazioni che , come per Brunetta, servono solo per attaccare "i fannulloni", questi operai che lavorano poco e guadagnano troppo e , sopratutto, non accettano i licenziamenti. La sua e' una ripetizione continua ed ossesiva , come Brunetta. Ora Brunetta se ne e' andato e Fornero dovrebbe andarsene anche lei. Sembra invece che stia li', ben salda, straricca e blasonata come gli altri ministri miliardari che hanno a cuore le sorti dei piu' deboli, e' paradossale, e' contradditorio ma e' cosi'. Certo non si poteva nominare un governo con qualche operaio o qualche studioso di sinistra (ce ne sono tanti!!) , il PDL non avrebbe appoggiato il governo, ma Fornero vuole distruggere i principi democratici, vuole azzerare il potere dei sindacati e dei lavoratori, vuole spaccare il PD. In questo e' come Berlusconi, ne piu' ne meno. Il PD glie lo lascera' fare?  Vogliamo davvero scardinare (parola amata dalla Fornero, che ha veramente voglia di distruggere ...... tutto)  la democrazia in Italia, o forse non e'meglio dire al SuperMario che e' meglio sostituire questa Fornero con un ministro piu' rispettoso dei lavoratori? Che ne sa la Fornero delle fabbriche? della fatica del lavoro manuale ? nulla , e si permette di dare del fannullone agli operai? Ma non si rende conto di quello che dice o lo dice apposta per far cadere il governo?

al confino o schiavo in fabbrica , precario/disoccupato/ senza identita' nel sociale : ma esiste in tutti i posti di lavoro, anche quelli pubblici . La globalizzazione lo imporra sempre di piu'.

Speriamo che la tagliatrice di (una collaborazione con la  PMI ?).....Fornero veda e ricordi quanto la Fiat faceva nella Torino di non molto tempo fa. E ricordiamo che i giudici di quel tempo ipotizzavano il reato di "violenza privata" .  Marchionne ha recuperato ed esasperato le "tecniche del confino". La lotta di classe continua tra chi possiede i mezzi di produzione  e vuole mano libera nei licenziamenti  e maggiore flessibilita' , precarizzando la forza lavoro, cioe' esseri umani. Lo Stato di che cosa e' garante ? Dipende tutto dalla forza e dalla capacita' politica ed organizzativa dei lavoratori, non solo a livello nazionale , ma , ora, a livello almeno europeo. La globalizzazione lentamente produrra' la profezia di chi un secolo fa diceva ai proletari di tutto il mondo di unirsi. . La crisi piano piano sta diventando mondiale . Di fronte ai reparto confino (vere e propie violenze private) , di fronte alla non proiettabilita' (per impossibilita') nel proprio futuro esistenziale/lavorativo (vera e propria deprivazione psicologica della propria  identita', con esproprio da parte del mercato di poter decidere del tempo di vita) cosa faranno i fossili della psichiatria fossile?  Da che parte staranno ? dalla parte di chi si inventera' "disturbi pervasivi dell'adulto" o qualche altra desease mongering, medicalizzando e farmacologizzando o peggio psicolgizzando e , quindi. confondendo con pseudo tecniche (in realta' ideologie di copertura dei problemi)  la coscienza dei piu' deboli , per venire in soccorso di un sistema ormai in balia della finanza internazionale, con capitali e potere sempre piu' concentrati e cinici,? Oppure si schierera' a financo dei piu' deboli , dei marginalizzati, che sulla propria pelle vivono questo drammatico processo, per disvelare, per far saper, per rendere piu' cosciente il piu' debole su chi ha prodotto questa immane crisi (ormai esplodente a tutti i livelli) e quindi correttamente sostenendolo ed appoggiando le sue lotte individuali e collettive per la democrazia ed il diritto alla dignita', sempre piu' in crisi (vedi la protesta greca) ? Il DSM V non prende in nessuna considerazione questi problemi . Chi vede come punto di riferimento clinico (e solo clinico) questo "strumento" e' affetto da strabismo professionale, problema che rischia di farlo diventare "cieco" di fronte ai problemi reali ed "impotente" ad aiutare chi soffre per le conseguenze dei problemi sociali ormai globalizzati grazie alla finanza.
Purtroppo i fossili della psichiatria fossile sono sempre piu' legati alle poltrone ed a chi detiene il potere , e stiamo vedendo come lo detiene e come intende continuare a deternerlo. In una cosa Tremonti va condiviso:" speriamo che non scoppi una guerra!" . Ma di lontano si intravedono fumi sinistri. Forse ancora un po' confusamente , ma e' certo che i poveri della terra non intendono piu' aspettare.

Marchionne sempre piu' antioperaio ed antidemocratico

.bandiera_unita_640x250..............DILIBERTO: «MARCHIONNE CALPESTA DIGNITA'
LAVORATORI. SE UNITA' NON GLI PIACE, IO MI ABBONO...»"Marchionne e la Fiat stanno scrivendo le pagine più buie del mondo del lavoro nel nostro Paese. I dati del raddoppio degli utili di Volkswagen dal 2010 a oggi, tra l'altro, dimostrano ancora una volta che la strada da seguire in Europa è l'opposta: investire su ricerca e innovazione e non certo vietare i sindacati scomodi" Lo afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, che prosegue. "Il telegramma inviato ai tre lavoratori reintegrati è quanto di peggio si possa immaginare: il tentativo di calpestare la dignità delle persone. Per non parlare del divieto di esporre sulla bacheca della Magneti Marelli 'l'Unità'. In ogni caso" conclude Diliberto "se l'Unità dà fastidio a Marchionne vuol dire che è davvero un bel giornale. Sottoscrivo immediatamente un ulteriore abbonamento." 
FASSINA: «DEMOCRAZIA ESISTE ANCHE NEI LUOGHI
DI LAVORO, MA FIAT SEMBRA DIMENTICARLO...»
Togliere le copie dell'Unità dalle bacheche all'interno della Magneti Marelli di Bologna «è un fatto molto grave». Se non altro perchè «viene da un gruppo industriale che compie altri fatti gravi». A sostenerlo è Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, oggi a Bologna per un'iniziativa sul tema del lavoro. «Mi pare ci sia veramente un'offensiva culturale sui diritti dei lavoratori- attacca Fassina all'indirizzo del gruppo Fiat- e siamo molto preoccupati perchè c'è un problema di democrazia nei luoghi di lavoro». Il responsabile economico del Pd fa un parallelo con quanto accaduto allo stabilimento Fiat di Melfi. «Credo che non sia positivo che la Fiat abbia deciso di non seguire la sentenza della Corte d'Appello di Potenza- attacca Fassina- che ha imposto il reintegro di tre lavoratori licenziati ingiustamente». L'azienda, infatti, «il giorno dopo con un telegramma ha detto a quei lavoratori di stare a casa». In questo modo, sostiene Fassina, «si calpesta la dignità del lavoro: se questa è la modernità di Marchionne, con cui pensa di diventare competitivo, noi non siamo d'accordo. Ma non credo neanche che funzioni». Secondo l'esponente del Pd, dunque, è in atto «un'offensiva culturale sui diritti dei lavoratori. Si approfitta di condizioni particolarmente difficili per il lavoro oggi, a causa dell'occupazione, per portare avanti interventi che ci riportano all'inizio del secolo scorso».............

da quotidianosanita'.it

........................l'eroina è una droga pesante, derivata dalla morfina, che appena iniettata provoca un caratteristico flash euforico della durata di circa 30-60 secondi,seguito da uno stato di confusione generale e depressione. Entro un’ora dalla somministrazione, però, si deprime il centro respiratorio nel sistema nervoso centrale e compare una potentissima sensazione di euforia ed eccitazione, in cui tutti i problemi vengono dimenticati e che è – probabilmente – l’emozione che viene ricercata quando si comincia ad assumere la droga.La molecola presente nel vaccino funziona proprio rendendo l’organismo resistente a quest’ultimo effetto dell’eroina, cosicché chi la usa non prova più la sensazione di piacere diffuso che invade il corpo quando la droga viene iniettata o fumata. In poche parole, il farmaco provoca una risposta immunitaria che impedisce all’eroina di entrare nel sistema nervoso e attaccare i recettori oppioidi del cervello, bloccando dunque la sensazione simile ad un’improvvisa scarica di endorfine.
 In questo modo i tossicodipendenti perdono la voglia di iniettare la droga,perché non provoca più il piacere che avevano cercato fino a quel momento. “Chiaramente è un vaccino rivolto a chi ha un grave problema di dipendenza, che ha tentato senza successo altre vie per disintossicarsi e che vuole fare un ultimo tentativo”, ha spiegato Maria Elena Medina, direttrice dell’istituto messicano............

venerdì 24 febbraio 2012

da xagena, orlistat, antiobesita', stralcio

Il Comitato scientifico per i medicinali ad uso umano ( CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ), nel finalizzare la revisione sui medicinali a base di Orlistat e il possibile rischio di gravi danni epatici, ha concluso che il beneficio di questi medicinali continua a superare i rischi nel trattamento di obesi o nei pazienti in sovrappeso con un indice di massa corporea di 28 kg/m2 o superiore.
Il Comitato ha raccomandato che le informazioni del prodotto per questi prodotti dovrebbero essere armonizzate per garantire che le informazioni su possibili effetti avversi molto rari a livello epatico siano le stesse per tutti i medicinali contenenti Orlistat...........Sulla base della valutazione dei dati attualmente disponibili e della discussione scientifica condotta in seno al comitato, il CHMP ha concluso che i benefici dei medicinali contenenti Orlistat continuano a superare i loro rischi, e ha raccomandato che le informazioni del prodotto relative a questi devono essere armonizzate per garantire che le informazioni sui possibili effetti avversi molto rari a livello epatico siano le stesse per tutti i medicinali contenenti Orlistat. ( Xagena2012 ).





Fonte: EMA, 2012

Marchionne continua a pensare alla fuga dall'Italia.


Reuters ITMILANO, 24 febbraio (Reuters) - Il gruppo Fiat ha tutte le carte in regola per essere competitivo anche per il mercato Usa ma, in caso contrario, sarà costretto a chiudere due impianti italiani su cinque.Lo ha detto l'AD Sergio Marchionne, in un'intervista al Corriere della Sera, confermando che nella situazione attuale l'ipotesi meno probabile per Chrysler è un'Ipo........Confermate le attese negative per il mercato europeo: "la domanda di automobili in Europa è destinata a rimanere bassa ancora a lungo. Almeno fino al 2014", ha detto Marchionne..........

Accordo Università-Regioni. Più integrazione tra Facoltà Medicina e sistema sanitario, da quotidiano sanita'.it

...................................Sei gli assi attorno ai quali ruota l’intesa:

Relazione tra Sistema Sanitario e Sistema Universitario. In particolare per tutto ciò che concerne: gli effetti della Legge 240/2010 sulla configurazione delle Facoltà di Medicina; l’applicazione dell’art.8 della legge 517/99, riguardante l’intesa Regioni-Università ai fini delle specificità assistenziali delle Università; le Aziende Integrate nel contesto della ricerca sanitaria e della educazione medica continua.

Diritto allo studio. In particolare per tutto ciò che concerne: azioni congiunte di sensibilizzazione e coinvolgimento di soggetti finanziatori privati a integrazione delle risorse a disposizione degli Enti regionali; le politiche di orientamento degli studenti universitari (in special modo quello in uscita: stage anche internazionali e azioni a sostegno dell’occupabilità); l’attrattività dei sistemi universitari e dei territori. Una delle prime azioni in questa direzione sarà un accordo CRUI-Regioni che faciliti l’ingresso di giovani tirocinanti universitari nelle strutture delle Regioni che ne facciano richiesta.

Horizon 2020. In particolare per tutto ciò che concerne iniziative congiunte in vista di un’azione sinergica verso gli obiettivi dei programmi europei Horizon 2020, facilitate dalle attività di supporto e di interrelazione con i sistemi produttivi che le Regioni possono predisporre.

Sviluppo del capitale umano. In particolare per tutto ciò che concerne: la valorizzazione del Dottorato di ricerca; il placement e l’alto apprendistato; l’interconnessione con il sistema produttivo; la sinergia fra uffici placement di Regioni e Università per favorire l’occupabilità dei laureati.

Sviluppo del territorio. In particolare per tutto ciò che concerne: l'attrattività del territorio (mappatura infrastrutture di ricerca e azioni per l'accoglienza dei ricercatori stranieri); collaborazioni con altri soggetti del territorio su trasferimento tecnologico, formazione per la proprietà intellettuale e relazioni con l'industria.

Istruzione Tecnica Superiore (ITS). In particolare per tutto ciò che concerne: la definizione di un sistema italiano di alta formazione che faccia riferimento a quello europeo; il trasferimento di conoscenze di alto livello nella formazione post-secondaria creando un raccordo tra ITS e lauree di primo livello; la diffusione sul territorio delle potenzialità del sistema della formazione post-secondaria integrata; azioni di accompagnamento al sistema ITS (monitoraggio e valutazione delle attività, formazione dei formatori, organizzazione di seminari tematici di approfondimento)....................

“Le Università – ha commentao Errani – sono un motore fondamentale dello sviluppo e del cambiamento del territorio. La convergenza di Università e Regioni diviene sempre più necessaria per uno sviluppo di qualità del Paese e per la creazione di una buona occupazione per i nostri giovani”.
 23 febbraio 2012


orso castano:  come S. Tommaso vogliamo mettere la mano sul costato. Ben sappiamo del corporativismo universitario e senza un sistema sanzionatorio  (non necessariamente giudiziario) "a sospettare e' peccato, ma qualche volta ci si azzecca".

finalmente i nuovi LEA (livelli elementari di assistenza) ? da Doctor News 33

................la trattativa con il Governo sul nuovo Patto della salute 2013-2015. Un Patto che, avvertono le amministrazioni regionali, dovrà innanzitutto garantire finanziamenti commisurati ai Livelli essenziali di assistenza - cosa che negli ultimi anni le manovre di governo non hanno più assicurato - e la sostenibilità del sistema.
Si riassume in questi termini la piattaforma che ieri la Conferenza delle Regioni ha licenziato in vista del via ufficiale del tavolo con il ministro della Salute, Renato Balduzzi. Al quale i governatori intendono affrontare prioritariamente cinque punti, considerati cruciali rispetto al governo del Ssn federalista: lo sviluppo di forme associative complesse nelle cure primarie; la creazione di reti per la presa in carico delle cronicità e della non-autosufficienza; la riscrittura delle regole per i piani di rientro delle Regioni in disavanzo; l'integrazione tra sistema sanitario e socio-sanitario; la garanzia di investimenti adeguati per l'ammodernamento tecnologico delle strutture pubbliche. A fronte di impegni precisi del governo su questi punti, le amministrazioni promettono sforzi consistenti per la riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari regionali, mirati ovviamente ad assicurarne la sostenibilità economica........

giovedì 23 febbraio 2012

ALTRE SANGUISUGHE. L’Italia derubata


ALTRE SANGUISUGHE. L’Italia derubata

Pensioni d’oro, stipendi d’oro, consulenze d’oro. Una parte dell’Italia si arricchisce grazie all’intreccio di politica e affari, cosa pubblica e interessi privati, derubando l’altra parte dell’Italia: quella dei pensionati, dei lavoratori dipendenti, dei precari, degli imprenditori onesti.
A vent’anni da Tangentopoli il Paese, da Nord a Sud, annega negli scandali: questo libro ve li racconta.
collana: 
Anno: 21/07/2011 | € 14,50 | ISBN: 9788874248155

Il libro

Non sono solo gli sprechi della politica o i suoi privilegi ostentati a destare indignazione e rabbia. Ci sono le vere e proprie ruberie, le truffe, la corruzione. Ma, soprattutto, ci sono le grandi diseguaglianze che rendono la vita reale di milioni e milioni di persone insultata da chi parla e straparla di rigore e moralità. C’è lo scarto astronomico tra i salari e gli stipendi di chi lavora onestamente e quelli di chi, a volte in modo opaco, è incaricato di dirigere grandi aziende, con risultati spesso non adeguati a compensi, comunque, iperbolici.
Al di là del segno politico con cui si invoca un cambiamento, esso è richiesto per una ragione primaria e vitale: sopravvivere. Ecco perché è in atto nella società italiana un processo di riscossione delle promesse passate, una domanda di “salvezza nazionale” che pretende innovazione, modernità, trasparenza. Perché senza questi ingredienti non si intravede un futuro. Il bisogno del merito contro il privilegio è un’espressione diffusa di questo sentire comune. La richiesta di dignità è il corollario. L’invito a indignarsi raccoglie consensi, al di là delle modalità diverse in cui si manifesta, perché parla a questo bisogno di voltare pagina.
Dal libro

un governo sobrio , ma veramente sobrio , di professori con stipendi dignitosi , che sostengono la "produzione del reddito" e che bisogna guardarli con benevolenza xe' da miliardari pagano le tasse. Poveri operai e disoccupati , che il PD si svegli, non molli di un millimetro sull'art.18, ne' sulle varie forme di CIG .In questo Monti e' stato apprezzabile. Ma come possono questi signori della Casta burocratica istituzionale stare dalla parte dei piu' deboli? E' ovvio che il PD continuera' a perdere pezzi. Gli ultimi persino a Cuneo, la "Provincia granda della DC"


..............AUTHORITY, PER PRESIDENTI REDDITO 'TOP' 474 MILA EURO  - La retribuzione dei presidenti delle Authority e', al massimo, di 475.643 euro. E' quanto emerge dall'elenco delle retribuzioni nella pubblica amministrazione superiori a 294.000 euro. Gli oltre 475 mila euro sono appannaggio del presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzella, di Energia e Gas, Pier Paolo Borboni, e di Agcom, Corrado Calabro'. Nel caso di Pitruzzella, pero', e' da segnalare che il presidente e' entrato in carica solo a fine novembre e che lo stipendio 2012 e' stato ridotto a 304 mila euro. Pitruzzella quindi andrebbe inserito tra i presidenti di authority con reddito più basso, come il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, che ha una retribuzione di 387.000 euro. Ancora inferiori gli stipendi di Avcp, Privacy e Covip, che sono sotto quota 294 mila euro. All'Antitrust, inoltre, nel 2012 scatterà una riduzione delle retribuzioni per tutti i componenti. Stesso discorso andrà applicato al segretario generale dell'Agcom e a una quota dei componenti di quella autorità per il 2012, dato che hanno già deciso l'applicazione di una riduzione. E' da notare, peraltro, che il direttore generale della Consob, Antonio Rosati, distanzia con 395 mila euro (più gratifica annuale) anche il presidente Vegas. Per quanto riguarda i componenti e i dipendenti delle diverse autorità, i loro stipendi 2011 sono in una fascia compresa tra i 300 e i 400mila euro circa. Per il 2011 (ma nel 2012 scatteranno le riduzioni) al livello più alto (396.379 euro) si trovano i componenti dell'Antitrust (Antonio Pilati, Piero Barucci, Carla Rabitti Bedogni e Salvatore Rebecchini), di Energia e Gas (Valeria Termini, Luigi Carbone, Rocco Colicchio, Alberto Biancardi) e dell'Agcom (Nicola D'Angelo, Sebastiano Sortino, Enzo Savarese, Stefano Mannoni, Antonio Martusciello, Michele Lauria, Roberto Napoli e l'ex Gianluigi Magri). Un poco più in basso nella classifica dei componenti delle Authority ci sono quelli della Consob (Vittorio Conti, Michele Pezzinga, Paolo Troiano e Luca Enriques) con retribuzioni 2011 a quota 322 mila euro. Da citare, infine, il segretario generale della Consob Gaetano Caputi con una retribuzione di 280.000 euro (ma va aggiunta una gratifica annuale), e i dipendenti dell'Agcom Roberto Viola (325.203,28 euro più contributo di solidarietà) e Antonio Perrucci (292.858,18 euro più incarico da altra pubblica amministrazione, più contributo di solidarietà). Secondo quanto pubblicato anche sui rispettivi siti Internet, Antitrust e Agcom hanno già provveduto ad uniformare per il 2012 gli stipendi dei loro dirigenti al tetto introdotto dal governo Monti. E hanno abbassato le retribuzioni alla cifra percepita dal primo presidente della Corte di Cassazione. L'adeguamento è dunque a 304 mila euro, la cifra inizialmente indicata dal governo (solo successivamente è stato indicato il nuovo trattamento economico del primo presidente della Suprema Corte, che è di 294 mila euro). Per quanto riguarda l'Antitrust, dunque, sia il presidente Giovanni Petruzzella, sia i componenti del collegio Piero Barucci, Carla Rabitti Bedogni e Salvatore Rebecchini percepiscono a partire dal primo gennaio 2012 uno stipendio di 304.951,95 euro. Identica cifra per i vertici dell'Agcom: il presidente Corrado Calabrò e Nicola D'Angelo, Michele Lauria, Stefano Mannoni, Antonio Martusciello, Roberto Napoli, Sebastiano Sortino.DA ISTAT A INPS DIFFERENZE SOSTENUTE REDDITI MANAGER  - Il direttore generale dell'Inps ha uno stipendio più alto di quello del presidente dello stesso ente. E' quanto emerge dai dati comunicati oggi alla Camera, secondo i quali Antonio Mastrapasqua per il suo incarico di presidente dell'Ente previdenziale ha una retribuzione di 216.711,67 euro. E' di 300mila euro, invece, la retribuzione del presidente dell'Istat Enrico Giovannini. Mauro Nori e Massimo Pianese, che presso l'Inps hanno la qualifica di direttore generale, hanno uno stipendio rispettivamente di 377.214,86 euro e 322.841,14 euro. Inoltre, presso l'ente previdenziale hanno uno stipendio al di sopra di quello del primo presidente della Corte di Cassazione i dirigenti: Giuliano Quattrone (333.416,97 euro), Maria Grazia Sampietro (314.371,92 euro), Giuseppe Baldino (306.548,79 euro), Daniela Becchini (296.208,91 euro). Quanto agli altri enti pubblici, l'Aran, l'Agea, l'Inail, l'Agenas, l'Isfol, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'Istituto nazionale di Ricerca metrologica, la Stazione zoologica Anton Dohrn, il Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, il Parco Appennino, comunicano tutti che i loro dipendenti hanno stipendi inferiori al tetto di 294 mila euro.PATRONI GRIFFI: MANCA DATO CUMULI STIPENDI, MA LO AVREMO  - "Abbiamo chiesto alle amministrazioni di appartenenza" di fornirci l'elenco degli emolumenti degli alti dirigenti "che sforano" il tetto massimo, individuato dal Governo nello stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione, di circa 294 mila euro. Ma le informazioni ricevute sono al momento incomplete, perché non tutti gli enti hanno inviato i dati richiesti............ 

Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd): a braccetto contro le liberalizzazioni! Partitocrazia , Lobby e Monti (zittto) contro le liberalizzazioni

orso castano: ma che ci sta a fare il PD? Non difende piu' nessuno, Ichino, Veltroni, ed ora altri pezzi del PD sono chiaramente anti popolari , si tratta di una rapina di voti fatta in nome dei piu' deboli. Meglio che si spacchi e che il pezzo di sinistra faccia una federazione con la restante sinistra. La Fornero e' di destra e la piu' retriva, quella profondamente antioperaia, legata alle lobby della finanza. Domanda: visto che arriva da Torino, Fassino e Chiamparino ,che  tramite "l'alleanza per Torino" l'hanno messa nelle loro  fila  , che ne dicono? Vengano allo scoperto, visto che dichiarano che "conosco gli operai meglio di loro". O non intendono rispondere alle cannonate antioperaie sull'art. 18, sulla CIG, sulla disoccupazione, che questa "maestrina dalla penna rotta che "chiagne e fotte", che sembra ispirata dal "familismo amorale" ( concetto sociologico introdotto da Edward C. Banfield nel suo libro The Moral Basis of a Backward Society del 1958, dai suoi studi condotti presso un paesino della Lucania in provincia di Potenza) come suoi molti colleghi ministri "sobri", ricchi "per "nascita e tariffa" ,abili "nascondi ricchezza", che lasciano che questi stracci di liberaalizzazioni vengano demolite dalle lobby. C'e' solo da vergognarsi di quest'Italia, di questo governo che dovrebbe andare a casa o che dovrebbe licenziare molti ministri. E c'e' da stupirsi che l'ex comunista-migliorista Napolitano taccia . Il suo silenzio e'm in realta' un rumore assordante che un mio vecchio amico paragonava a "o pernacchio" di Toto'.
peer approfondire :Fornero in volo con FassinoUna strana coppia, tutta piemontese, impegnata a volare da Roma a Torino: l'altra mattina il neo ministro del welfare Elsa Fornero ha preso un aereo per dirigersi rapidamente nell'ex capitale sabauda, e come compagno di viaggio ha trovato il sindaco Piero Fassino. Conversazione fittissima, tra i due, con Fassino che dava un'occhiata al quotidiano transalpino Le Monde. Fornero doveva correre per recarsi alla facoltà di economia dell'università di Torino, attesa per la discussione di una tesi di dottorato «sugli effetti dell'immigrazione, sull'offerta di lavoro femminile e sul pensionamento»........... da Italia Oggi
Numero 292  pag. 8 del 9/12/2011


................ Ma l'attenzione ora è tutta sui taxi. L'emendamento messo a punto dai due relatori Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd) con il via libera dal governo prevede che a decidere sull'incremento delle licenze saranno Comuni e Regioni mentre l'Autorità dei Trasporti potrà fornire solo «pareri non vincolanti» che potranno essere impugnati davanti al Tar. Dal pacchetto iniziale scompare la «licenza a tempo» mentre restano i cosiddetti «taxi collettivi» e maggiore libertà di organizzare il servizio e sulle tariffe. «Lobby dei taxi batte Monti 2-0» hanno commentato le organizzazioni dei consumatori. «Il governo è forte solo con i deboli», ha aggiunto il leader della Cisl Bonanni. L'esame degli emendamenti da parte della commissione Industria continua con l'obiettivo di chiudere il lavoro entro il fine settimana (andrà in aula mercoledì) ma ci sono molti scogli da superare.........................

L'Italia sotto Maroni/Berl. ha violato i diritti dell'uomo, rimborsera'

(Sito Marina Militare)   ...............la "Grand Chamber" ha convenuto all'unanimità che vi sono state "due violazioni dell'articolo 3" della Convenzione europea per i diritti dell'uomo "che proibisce trattamenti inumani e degradanti, perche' i ricorrenti sono stati esposti al rischio di maltrattamenti in Libia e di rimpatrio in Somalia ed Eiritra".
Inoltre è stata riscontrata una "violazione dell'articolo 4 del protocollo 4" che si riferisce al divieto delle esplusioni collettive.
I 17 giudici della Corte di Strasburgo hanno inoltre stabilito che, per le violazioni indicate, l'Italia dovrà pagare a ciascuno dei 24 migranti che hanno presentato ricorso, un risarcimento di 15mila euro più le spese legali.
Hirsi Jamaa e gli altri 23 migranti che hanno fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, facevano parte di un gruppo di 200 persone che nel 2009 erano partite dalla Libia a bordo di tre imbarcazioni. Intercettati dalla Guardia Costiera italiana il 6 maggio nell'area di responsabilità di Malta - secondo la ricostruzione del comunicato della Corte di Strasburgo- erano stati poi trasferiti su navi militari italiane e riportati a Tripoli dove furono consegnati alle autorità dell'allora regime di Muammar Gheddafi.
"I ricorrenti hanno detto che durante il viaggio le autorità italiane non hanno detto loro dove stavano andando né controllato le loro identità", afferma ancora la Corte che ricorda come l'allora ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il 7 maggio disse che il respingimento era "in accordo con gli accordi bilaterali con la Libia entrati in vigore il 4 febbraio 2009". Accordi, sottolinea ancora la nota, che sono stati sospesi il 26 febbraio 2011 dopo lo scoppio della rivoluzione in Libia.
"In base alle informazioni fornite alla Corte dai legali dei ricorrenti - conclude il comunicato della Corte - due di loro sono morti in circostanze non note, mentre tra giugno e ottobre 2009 ad altri 14 è stato concesso lo status di rifugiato dall'ufficio dell'Alto commissariato per i rifiugiati (Unhcr) di Tripoli".
Ma dopo la rivoluzione i legali hanno perso i contatti con gran parte dei ricorrenti ed al momento hanno informazioni solo riguardo a sei di loro. Quattro vivono in Benin, Malta e Svizzera, uno di trova in un campo profughi in Tunisia e spera di poter tornare in Italia. Ed uno lo scorso giugno è arrivato da clandestino in Italia ed ha ottenuto lo status di rifugiato.

mercoledì 22 febbraio 2012

curatevi all'ora giusta! da Univadis


Roma, 17 feb. (Adnkronos Salute) - In alcuni momenti della giornata potremmo essere più vulnerabili all'attacco di virus e batteri. E in altri molto meno. Un team di ricercatori americani ha scoperto, infatti, che il tempo potrebbe costituire un importante fattore di rischio infezioni. Gli scienziati della Yale University School of Medicine hanno dimostrato che una proteina del sistema immunitario viene influenzata dai cambiamenti della chimica del corpo nel corso della giornata. I risultati, pubblicati su 'Immunity', hanno mostrato che l'ora in cui si contrae un'infezione modifica la sua gravità.
Al centro della ricerca ci sono le influenze del ritmo circadiano sulle difese immunitarie. Il nostro sistema immunitario ha bisogno di rilevare l'infezione prima di poterla combattere. I ricercatori dunque stavano indagando su una delle proteine sentinella (Tlr9) che può individuare il Dna di batteri e virus 'invasori'. Negli esperimenti sui topi, gli scienziati hanno dimostrato che la quantità di Tlr9 prodotta e il suo modo di funzionare sono controllati dall'orologio biologico, e variano durante il giorno. Tanto che gli animali immunizzanti quando l'attività della proteina è massima vedono migliorare la loro risposta immunitaria. Non solo: è noto che le persone con sepsi sono corrono i maggiori rischi letali tra le 2.00 e le 6.00 del mattino..........

e' da quando e' stata varata la 833 (1978) che si parla di prevenzione e territorializzazione !



«È arrivato il momento per una medicina di base 7 giorni su 7 e per ambulatori aperti dalle 8 alle 20». È Il Messaggeroquesta la via indicata dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, per disincentivare gli accessi inappropriati ai Pronto soccorso: «Ho già verificato - ha detto il ministro intervenendo alla trasmissione radiofonica Radio Anch'io - la disponibilità dei medici». Riferendosi quindi ai codici bianchi al Pronto soccorso, diventati a pagamento, Balduzzi ha sottolineato come ciò sia risultato solo «parzialmente deterrente» ai fini della disincentivazione degli accessi inappropriati: «Non abbiamo ancora dati precisi - ha precisato il ministro - ed esistono delle zone 'grigiè tra i codici di accesso. C'è stata comunque una diminuzione complessiva degli accessi, ma - ha concluso - ancora non basta». 
Intervenendo successivamente alla trasmissione Agorà, su Rai 3, il ministro si è detto «moderatamente ottimista» che nel prossimo Patto per la Salute, che Regioni e ministero hanno l'obiettivo di portare a casa entro il 30 aprile, «si possa ragionare» appunto della riorganizzazione della medicina territoriale, per dare risposte al sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Gli accessi, ha ricordato il ministro sono «quasi 23 milioni l'anno», ma solo «il 15% sbocca poi in un ricovero» mentre «l'85% dei pazienti viene dimesso dal Pronto soccorso. Di questi è evidente che c'è una parte, difficilmente calcolabile, di accesso inappropriato». Ma «non è problema dei Pronto Soccorso», che devono comunque avere «regole operative per poter smaltire iper-afflussi». È un problema di «relazione ospedale-territorio. Io - ha ricordato il ministro - ho chiesto ai medici di medicina generale di arrivare finalmente» ad avere la medicina territoriale operativa «dalle 8 alle 20 e 7 giorni su 7 e ho trovato buona rispondenza, già nel tavolo aperto nelle scorse settimane».

orso castano : sul territorio potrebbero essere fatti molti risparmi, ma finora non si sono voluti fare. Sono solo stati coltivati comportamenti corporativi dando una pioggia di soldi  alle categorie piu' numerose, che vedono soldi su soldi e lavorano sempre meno!e non facendo piani di prevenzione  secondaria seri e generalizzati e non costruendo funzionamenti complementari tra ospedale e distretti. Rimontare la china ? tra pochi mesi Balduzzi andra' via e con lui le sue promesse. Troppo corporativismo sul territorio. Balduzzi cominci a pagare equamente tutti i lavoratori della sanita' sul territorio e cominci a qualificarli! Diversamente siamo di fronte alla solita demagogia che fa ruotare il mulino dei piu' furbi.!
Mercoledì 22 Febbraio 2012 - 11:29

uno stralcio da un studio del Ce RM : proiezioni della spesa sanitaria




Partendo dai profili di spesa tariffaria pro-capite per fascia di età delle Regioni benchmark, di fonte Ministero della Salute, si costruiscono i profili di spesa pro-capite calibrati sulla spesa effettivamente transitata sul conto di tesoreria, così come risultante dalla Relazione Generale sulla Situazione Economica del Paese.
I profili di spesa, combinati con le proiezioni demografiche e con le proiezioni del Pil, permettono di tracciare scenari di proiezione, su scala nazionale, sia per la spesa sanitaria in valore assoluto (Euro dell’anno base), sia per l’incidenza della stessa spesa sul Pil.
Nell’ipotesi più favorevole, l’incidenza sul Pil della spesa sanitaria aumenterà di 1 p.p. tra il 2011 e il 2030. Nell’ipotesi più impegnativa, l’incremento supererebbe i 2,4 p.p.. In entrambi i casi, dopo una crescita continua e senza segnali di stabilizzazione o saturazione.Oltre agli incrementi di incidenza sul Pil, sono importanti per la programmazione della policy sanitaria gli incrementi della spesa in valore assoluto (Euro-2011). Nell’ipotesi più favorevole, tra il 2011 e il 2030, il Fondo Sanitario Nazionale dovrebbe, per soddisfare il fabbisogno efficiente, aumentare da poco meno di 106 miliardi di Euro a oltre 156, con una variazione di oltre 50 miliardi di Euro. Nell’ipotesi più impegnativa, il Fsn arriverebbe a superare i 186 miliardi di Euro nel 2030, dopo una variazione di oltre 80 miliardi di Euro.

Questi valori vanno soppesati alla luce di due osservazioni:
Sia le variazioni di incidenza sul Pil che le variazioni di capitalizzazione del Fsn si riferiscono a valori efficienti o standardizzati. Quando queste variazioni si calcolano al lordo delle inefficienze, esse si dilatano del 5% (lo scarto che emerge tra spesa effettiva e spesa standard nell’anno base delle proiezioni).I valori si riferiscono alla spesa corrente del bilancio del Sistema Sanitario Nazionale. L’esercizio di proiezione non contempla né la spesa in conto capitale, né la spesa per assistenza continuata agli anziani e ai non autosufficienti (“Ltc”) che in Italia è quasi integralmente a carico dei Comuni, né le altre voci relative a prestazioni socio-sanitarie estranee ai bilanci delle Asl.Per tutti i Paesi ad economia e welfare sviluppati, che il loro sistema sanitario sia di ispirazione bismarkiana o beveridgiana, le proiezioni a medio-lungo termine sono uno strumento essenziale per valutare la sostenibilità della spesa, e per interrogarsi per tempo sull’assetto di governance più adatto a fronteggiare le pressioni, a perseguire assieme, bilanciandoli, l’obiettivo di tenuta dei conti e quello dell’adeguatezza delle prestazioni e dell’equità d’accesso per i cittadini.Per l’Italia c’è la motivazione in più del completamento della governance federalista, con la piena responsabilizzazione delle Regioni rispetto alle performance dei loro sistemi sanitari.
Se il fabbisogno proiettato non trova copertura nelle risorse disponibili, allora ne discende una forte sollecitazione a finalizzare il dibattito sulla revisione del perimetro dei Lea, sull’universalismo selettivo, sugli schemi di copayment, etc.; ovvero su tutte le leve di policy utili a raccordare, in maniera trasparente e rispettosa degli obiettivi connaturati al Ssn, il fabbisogno alle disponibilità finanziarie . Senza uno sforzo inziale di programmazione a 7-8 anni - quanti regionevolmente ne servono per la fase di transizione federalista - non è possibile fissare il quadro delle risorse all’interno del quale le Regioni devono seguire i percorsi di convergenza, dai valori storici di finanziamento e spesa a consuntivo, ai valori standard in cui la spesa a consuntivo rimane il più possibile coerente con il finanziamento a programma. Le proiezioni a medio termine sono lo strumento per dare fondamento allo sforzo di programmazione iniziale, per rendere credibili gli obblighi di transizione.Nonostante questa importanza, proiezioni a medio termine del fabbisogno, con spaccato regionale, non sono facilmente disponibili e, soprattutto, non sono state sinora utilizzate nel dibattito seguito alla Legge n. 42-2009, la legge delega “madre” del federalismo italiano, e alla sua decretazione attuativa in ambito sanitario. Non a caso, il disegno della transizione e la sua quantificazione sono rimasti tra i più gravi punti irrisolti del Decreto n. 68-2011, che ha tentato la realizzazione operativa degli standard della sanità (oltre ad occuparsi di altri aspetti delegati dalla Legge n. 42-2009). In questa prospettiva, l’impianto del SaniMod e i suoi scenari a medio termine (2015, 2020) possono prestare la base per una eventuale revisione e integrazione del Decreto n. 68-2011..........

lunedì 20 febbraio 2012

Panorama.it ,economia

IL PIANO MONTI........«Nel dibattito» scrive Roach «sono venute fuori idee assai ragionevoli: bisogna riformulare le regole e ritrovare un po’ di equilibrio nel mix tra crescita e stabilità sociale. La causa della nostra rovina è stata l’ossessione di crescere a ogni costo, senza esitare a fare ricorso alle follie più estreme dell’ingegneria finanziaria piuttosto che provocando la bolla del credito o drogando le valute».............Negli ultimi mesi i giornali più autorevoli hanno avviato un vero e proprio processo al capitalismo. La mossa d’apertura l’ha fatta Business week. Nemmeno una settimana dopo la condanna dei contestatori di Zuccotti Park da parte di Michael Bloomberg, sindaco di New York ma anche proprietario del settimanale, il servizio d’apertura era dedicato a David Graeber, l’antropologo dell’Università di Londra tra i leader della protesta: se non si procede alla cancellazione del debito come tra i sumeri o altri popoli biblici, è la sua tesi, non si uscirà dalla crisi. Qualcosa di simile l’ha scritta sul Financial Times Nial Ferguson, storico con cattedra ad Harvard e a Cambridge.

Il Financial Times ha offerto ampio spazio a un dibattito sul «capitalismo in crisi». Ma il tema si è presto allargato a The Atlantic, Foreign Policy e Foreign Affairs. E all’Economist che, parafrasando Adam Smith, ha allargato il dibattito anche alla «mano visibile del capitalismo», cioè quel mix di statalismo e di eccessi liberisti che distingue il Drago cinese............Anche così si arriva allo stipendio record di Tim Cook, l’erede di Jobs alla guida della Mela: 378 milioni di dollari. «Secondo voi ha senso che un uomo solo possa guadagnare 378 milioni di dollari?» si è domandato Salvatore Bragantini, una delle coscienze critiche della finanza italiana al convegno dell’Aiaf, l’associazione degli analisti finanziari, dal titolo «Finanza: la serva padrona?». «Io credo di no. La realtà è che, dalla caduta del Muro di Berlino in poi, stiamo vivendo uno spostamento di valore aggiunto dal lavoro al capitale» commenta Bragantini. «Un tempo si diceva che il salario era una variabile indipendente. Oggi lo stesso vale per il profitto. Non ha funzionato, non funzionerà».....È la rivincita del capitale sul lavoro. Secondo il consulente aziendale inglese Andrew Smithers, citato in prima pagina dal Financial Times, se la ripartizione di profitti e stipendi fosse la stessa degli anni Cinquanta, ogni lavoratore americano avrebbe incassato 5 mila dollari in più lo scorso anno. Colpa della recessione? Non proprio. «In passato» scrive Lawrence Misheldell’Economic policy institute di Washington «durante le recessioni gli utili soffrivano più dei salari. Al contrario i profitti sono superiori del 25-30% rispetto al 2008»....«C’è stato un cambiamento culturale» è l’analisi di Smithers «per i manager contano solo bonus e options». Il risultato è laricerca del profitto a breve, a costo di spremere le aziende e compromettere il tenore di vita di colletti bianchi e blu: un boomerang per il sistema, perché di questo passo i consumi non ripartiranno di sicuro. Insomma, il genio del profitto è uscito dalla bottiglia dell’economia. E minaccia il futuro del capitalismo che solo vent’anni fa sembrava godere di una salute di ferro. Ma alternative se ne vedono poche. «La crisi» è la sentenza del Financial Times «deriva da una mancanza di capitalismo. Ma per capitalismo noi intendiamo un libero mercato ben regolato, dove le risorse sono governate da scelte responsabili senza conflitti di interesse».Insomma, quel capitalismo perduto nelle nebbie della deregulation anni Novanta. «È allora che la finanza globale vince» commenta l’economistaGiacomo Vaciago. «Vince quello che Tommaso Padoa-Schioppachiamava il fondamentalismo di mercato. Quando si è affermata la preminenza del mercato, si è ridotta la sua qualità».   
Lunedì 20 Febbraio 2012
orso castano :
 puo' esistere un capitalismo in un "libero mercato ben regolato, ecc.." diffic ile rispondere, il capitalismo per sua natura e' rapace e non e' facile imbrigliarlo, le vie di fugaab dalle regole sono molteplici e la globalizzazione , la facilita' di movimento a livello internazionale, agevola questa rapacita'. Si riuscira' a costruire in  governo mondiale capace di far rispettare le regole al capitale garantendo al tempo stesso quella liberta' d'impresa linfa vitale del cpitalissmo? Sotto i nostri occhi si stanno sviluppando e crescono delocalizzazioni, razionalizzazioni tramita licenziamenti,  ecc. Lo Stato sembra piu' rincorrere per prevenire disasstri e mettere pezze , piuttosto che come Roosvelt col suo New deal mitigare e contrappesare le crisi periodiche della finanza internazionale, ne' il FMI sembra seriamente intenzionato a governare la globalizzazione finanziaria che schizza dappertutto fiutando la speculazione  sul capitale.

e' morto il nobel Dulbecco , deluso dall'Italia che non aveva sostenuto il Progetto Genoma


E morto il Nobel Renato Dulbecco, era deluso dallItalia(AGI) - Roma, 20 feb. - E' morto a 98 anni il biologo e genetista Renato Dulbecco, premio Nobel per la medicina nel 1975. Dulbecco aveva scoperto in America, dove si era trasferito 50 anni fa, il meccanismo d'azione dei virus tumorali nelle cellule animali, scoperta per la quale e' stato insignito del Nobel. "Era un po' amareggiato. L'esperienza fatta in Italia lo aveva davvero deluso".
Lo racconta Paolo Vezzoni, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che insieme al professore Renato Dulbecco ha condiviso l'esordio negli anni '90 del "Progetto Genoma" e che e' rimasto in contatto con il premio Nobel della Medicina fino a un paio di mesi fa. Quasi un secolo di vita interamente dedicata alla scienza (era nato a Catanzaro il 22 febbraio 1914), e quasi tutta negli Stati Uniti, con una brillante e inaspettata parentesi, la conduzione del Festival di Sanremo nel 1999 con Fabio Fazio.........
orso castano: ma chi sono i sapientoni che fanno fuggire all'estero i mtgliori? Chi ha i nomi li tiri fuori!!  Tutti devono sapere!