mercoledì 27 aprile 2016

Eron - Soul of the Sea

 Soul of the Sea - sul relitto di una piccola barca trasportata da Rimini al centro di Roma, percorrendo tutta l'Italia centrale. Nell'opera, prodotta nel cortile di palazzo Mattei di Paganica dove ha sede l’Istituto della Enciclopedia Italiana, la progressiva apparizione di volti incorporei, come se trasudassero nella ruggine accumulata dall'imbarcazione, riporta l’attenzione alla tragica vicenda dei rifugiati nei nostri mari.

domenica 17 aprile 2016

Teorie della globalizzazione e libertà individuale di Flavia Monceri (Docente di Filosofia della Politica. Università di Pisa.)

Ampi stralci di un docuento sulla globalizzazione , che dovrebbe essere letto perche' e' una sintesi teorica dei vari punti di vista sulla globalizzazione , dal livello "Risultati immagini per societa' liberafilosofico a quello sociologico.Risultati immagini per societa' liberaRisultati immagini per societa' libera

......................La situazione si fa ancora più complessa sul piano della filosofia e metodologia delle scienze sociali. Certamente si può concordare sul fatto che la percezione di vivere su un “globo”, dotato di confini fluidi che costringono tendenzialmente tutti a prendere coscienza della possibilità, e a volte dell’inevitabilità, di entrare in contatto con realtà anche molto distanti dalla propria sia uno dei tratti caratteristici della nostra contemporaneità. Ma questa percezione è molto meno diffusa a livello individuale di quanto spesso gli scienziati sociali mostrino di credere, perché essa dipende da una valutazione soggettiva, e dunque dalla concreta estensione della “sfera vitale” di ogni singolo individuo................la percezione di vivere in uno spazio globale sia ancora piuttosto limitata, e riguardi principalmente coloro che per professione o per vicende personali si trovano a dover spostare costantemente i confini del proprio “ambiente”. Nella stragrande maggioranza dei casi, invece, lo spazio globale non è che una essenza non ben definita al di là della propria, e generalmente travalica le possibilità concrete di fruizione individuale................rimettere in discussione i tradizionali strumenti della ricerca scientifico-sociale per valutarne l’applicabilità a una situazione che non era stata prevista all’epoca della loro elaborazione. In definitiva, il primo problema cui si deve cercare di dare una soluzione riguarda gli strumenti concettuali per mezzo dei quali può essere possibile ricostruire teoricamente il fenomeno della “globalizzazione”. Come è naturale, il primo concetto da porre in discussione è proprio quello di “globalizzazione”, il significato del quale non può essere dato per scontato all’inizio dell’indagine, mentre dovrebbe semmai scaturire dall’analisi dei concreti processi in atto a livello globale..............Qui sta allora la principale aporia nell’uso del termine “globalizzazione”: esso rimanda a un concetto di tipo universalistico, che comporta la preliminare professione di fede nell’esistenza di sistemi di valore condivisibili ed estensibili, i cui contenuti sono tutti da ricondurre a visioni del mondo di tipo occidentale. E’ il caso di concetti-valori quali i “diritti umani”, la “democrazia”, la “libertà e l’autodeterminazione dei popoli”, e così via, alla definizione contenutistica dei quali non è previsto che partecipino anche gli esponenti delle culture da “globalizzare”, rendendo ancor più problematico il senso del rapporto fra la “globalizzazione” così intesa e la libertà di tutti gli individui che popolano lo spazio globale...............Secondo Fukuyama (La fine della storia e l’ultimo uomo, trad. it. Milano, 1996) il crollo dei regimi socialisti nell’Europa orientale e il conseguente indebolimento dei regimi ad essi assimilabili nel resto del mondo, permetterebbe di affermare la “fine della storia”, intesa come processo dialettico. Infatti, nella configurazione storico-mondiale successiva al 1989 non esisterebbero più seri ostacoli alla diffusione dei regimi di stampo democratico-liberale occidentale, perché non esiste più neppure l’avversario ideologico presente nell’epoca della Guerra fredda. Da questo punto di vista, “fine della storia” significa che esiste ormai un solo praticabile sviluppo, costituito dalla diffusione capillare e dal perfezionamento del modello economico del capitalismo occidentale, accompagnato da quello politico della democrazia-liberale. Questi due modelli costituiscono insieme il fine che la storia universale doveva raggiungere e la fine della storia intesa come sede di conflitti “dialettici” fra diverse ideologie.
Una posizione piuttosto diversa è quella di Samuel P. Huntington (Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, trad. it. Milano, 1997), che non accetta la tesi della fine della storia, sostenendo anzi che la rottura dell’equilibrio bipolare, e il conseguente trapasso a una configurazione geopolitica multipolare, determina una situazione nella quale i conflitti si acuiscono e assumono un carattere irriducibile. Gli attori del mondo multipolare post-Guerra Fredda non sono più gli stati-nazione, quanto piuttosto le “civiltà”, il cui nucleo è costituito da una serie di valori condivisi dai suoi membri, di tipo principalmente religioso e culturale. Ne risulta una configurazione nella quale esiste un numero determinabile di grandi civiltà (che Huntington non riesce però precisamente a stabilire, oscillando fra le sette e le nove) che rappresentano ognuna il più ampio contesto identitario possibile per gli individui. L’appartenenza a una determinata civiltà è esclusiva, nel senso che comporta la totale lealtà verso di essa e un atteggiamento conflittuale verso tutte le altre.
Così, mentre Fukuyama sembra pronosticare un futuro di pacificazione fra le diverse culture, sulla scorta della diffusione globale del capitalismo e soprattutto della democrazia, evento che data l’univocità del processo storico appare inevitabile anche là dove meno sembra prevedibile, Huntington sembra più propenso a ritenere che i microconflitti scaturiti dalla fine del bipolarismo si trasformeranno in macroconflitti fra civiltà (occidentale, ortodossa, sinica, islamica, africana (forse), giapponese, indù, latinoamericana), determinati principalmente dalla incomunicabilità di principio fra sistemi di valore assoluti all’interno e impermeabili verso l’esterno.

Dal punto di vista metodologico, allora, la posizione di Fukuyama può essere definita “universalistica” nel senso che ammette la possibilità di individuare un nucleo di princìpi e di istituzioni in grado di diffondersi capillarmente fino a costituire il fondamento di una “civiltà universale” alla maniera di Immanuel Kant (Per la pace perpetua, 1795), riducendo progressivamente le occasioni di conflitto. La posizione di Huntington è invece affine al “relativismo culturale”, già proposto da Oswald Spengler ne Il tramonto dell’Occidente (1918-22), secondo il quale esistono tanti sistemi di valore assoluti quante sono le culture, sistemi che proprio per la loro assolutezza e autoreferenzialità rendono inevitabile lo “scontro” fra le civiltà....................................Secondo Beck, infatti, la globalizzazione è un fenomeno che deve essere controllato sulla scorta di alcuni princìpi di tipo etico-giuridico, senza l’ausilio dei quali i processi in atto si trasformerebbero in forze incontrollabili il cui esito potrebbe essere soltanto la distruzione dell’ecosistema globale. In tale contesto, l’Unione Europea viene considerata come un primo importante passo sulla via dell’unificazione mondiale, ed essa, che per prima si è mossa sulla via del superamento degli stati-nazione in vista di un ordinamento sovranazionale, ha il compito (la missione) di renderne partecipi tutti gli altri popoli della Terra, indicando loro la via da percorrere per raggiungere il fine ultimo: la creazione di una “repubblica federale mondiale” che permetta di sottoporre a correttivi gli effetti perversi dei processi di globalizzazione (economica, ma anche culturale).............I ristoranti fast-food e le carte di credito sono ben lontani dall’essere l’unica esportazione americana che sta cambiando radicalmente il globo. Inoltre, non è soltanto che gli Stati Uniti stanno producendo beni di consumo poi esportati nel resto del mondo. Ciò che i ristoranti fast-food e le carte di credito mostrano è il fatto che gli Stati Uniti hanno adesso intrapreso il business di creare, produrre ed esportare mezzi di consumo drammaticamente nuovi. Gli Stati Uniti, una volta centro di sviluppi rivoluzionari nei mezzi di produzione, oggi possono essere meglio descritti come il centro della creazione di mezzi di consumo radicalmente nuovi. Esportare i mezzi di consumo in altre società, spesso insieme ai beni che possono essere consumati tramite tali mezzi, è un fatto di importanza molto maggiore rispetto alla semplice esportazione di beni. Infatti, ciò altera radicalmente non solo ciò che le persone consumano, ma il modo in cui esse consumano.
La nozione di mezzi di consumo deriva dal concetto di Marx di mezzi di produzione, ovvero gli strumenti, le macchine, le materie grezze e tutto ciò che era posseduto dai capitalisti e di cui i proletari avevano bisogno per essere produttivi. I mezzi di consumo possono essere definiti come quelle cose possedute dai capitalisti che essi rendono necessarie per i consumatori, perché essi possano consumare. Le catene di ristoranti fast-food e il sistema di carte di credito rientrano chiaramente in questa definizione. Al pari dei marxiani mezzi di produzione, i mezzi di consumo dovrebbero essere considerati come fenomeni materiali. […]

Ritornando al tema centrale, i ristoranti fast-food e le carte di credito sono soltanto due innovazioni nei mezzi di consumo all’interno del continuo flusso che ci si può aspettare dagli Stati Uniti nei prossimi anni. Essi non solo soltanto fenomeni eccezionali; sono parte di un processo di lungo periodo che sta alterando il modo in cui le persone consumano e vivono.

Per evitare che il lettore possa nutrire ancora dei dubbi sulle conclusioni qui tratte, mi si lasci concludere con un altro esempio della rivoluzione nei mezzi di consumo, una rivoluzione ancora nei suoi primissimi stadi di sviluppo. Si tratta dell’emergenza dei cybermalls[centri commerciali cibernetici] su Internet. […] Ciò che colpisce in questa tendenza sono le sue implicazioni globali. Verrà un tempo in cui chiunque abbia un computer potrà attingere in qualsiasi luogo da Internet e dai suoi cybermalls. Assisteremo a un livello senza precedenti di omogeneizzazione nei consumi in tutto il mondo; il mondo avrà effettivamente il suo centro commerciale unico. I centri commerciali cibernetici, creati in America, e indubbiamente dominati – perlomeno all’inizio – dalla tecnologia e dal business americani, condurrà a livelli sempre maggiori di americanizzazione e omogeneizzazione.
.........................Una tendenza generale che troviamo nelle religioni occidentali contemporanee (principalmente ebraismo, cristianesimo e islam) è l’idea di un Dio che creò l’universo e che interviene regolarmente nella storia. Il messaggio implicito rivolto ai credenti è «Vai e fai altrettanto»; quindi, ci troviamo di fronte a una divinità attiva che costantemente modella e crea il mondo e si aspetta che i suoi fedeli facciano altrettanto. Dio spesso invia gli uomini in missioni per compiere opere divine nel mondo ed in alcuni casi anche attività economiche; ciò viene definito come una “chiamata” da Dio. Di conseguenza, una tendenza verso un orientamento così terreno, che enfatizza l’azione nel mondo per ordine del divino, è evidente nella maggior parte delle religioni occidentali, benché ognuna di loro possieda anche una teologia ultraterrena.
Le religioni orientali tendono invece a venerare sia le molte divinità, specializzate secondo le diverse funzioni, sia gli uomini che vengono divinizzati, come Buddha o Confucio. Queste divinità, piuttosto che impartire ordini ed intervenire nella storia, preferiscono semplicemente spiegare come opera l’universo e suggerire agli uomini come ottenere il meglio con quello che è stato loro predestinato in questa vita. Essi istruiscono la collettività a determinare il loro dharma (obbligo religioso/dovere) in un momento particolare della loro esistenza e ad adempierlo al meglio delle loro abilità: A causa del karma (la legge causa-effetto che governa l’universo) essi saranno premiati se fedeli all’impegno verso il loro dharma, o saranno puniti se falliranno nell’adempierlo. Quindi, il dovere di ognuno non è cambiare il mondo, come per le religioni occidentali, ma seguire i suoi precetti per sfuggire al suo controllo. La ricompensa abituale, secondo la tradizione indù e quella buddista, è un’incarnazione più benevola nella vita successiva, mentre la prevedibile punizione è un’incarnazione inn un’esistenza seguente meno favorevole. Non si tratta quindi di essere o meno morale o immorale, oppure di fare o non fare ciò che gli dei suggeriscono, ma di essere armoniosamente allineato con l’universo. […]

venerdì 15 aprile 2016

Casaleggio lascia in eredita' al fjglio un nuovo sistema operativo per le elezioni e discussioni in rete : Rousseau

cose2
Risultati immagini per rousseau

fitosorveglianza

http://www.epicentro.iss.it/focus/erbe/aggiornamenti.asp


(14 aprile 2016) Disturbi dello spettro autistico e terapie complementari

(24 marzo 2016) X Corso “Riconoscimento e segnalazione di reazioni avverse da prodotti di origine naturale”

(10 marzo 2016) Allergie stagionali e rimedi naturali
Risultati immagini per piante medicinali
(10 marzo 2016) Tre video promuovono farmacovigilanza e fitosorveglianza

(3 marzo 2016) Menopausa e terapie complementari

Riporto solo un'estratto dell'ultimo breve articolo segnalato


Qual è la linea di fondo?
Che cosa sappiamo circa l'efficacia della salute complementare approcci per i sintomi della menopausa?
I fitoestrogeni , erbe e altri prodotti naturali non sono stati chiaramente dimostrato di alleviare i sintomi della menopausa.
La ricerca sulle ipnoterapia e meditazione di consapevolezza è nelle sue fasi iniziali, ma alcuni studi hanno avuto risultati promettenti.
L'agopuntura non ha dimostrato di essere più efficace di agopuntura simulata per alleviare le vampate di calore.
Lo Yoga non è stato dimostrato per alleviare le vampate di calore, ma può essere utile per alcuni sintomi associati alla menopausa.
L'evidenza non supporta sostiene che misura misti (composti) bioidentici ormoni sono più efficaci di terapia ormonale convenzionale.

Che cosa sappiamo circa la sicurezza della salute complementare approcci per i sintomi della menopausa?
I prodotti naturali possono avere effetti collaterali o interagire con i farmaci, e poco si sa circa la loro sicurezza a lungo termine.
Pratiche di mente e corpo , come l'agopuntura, l'ipnosi, la meditazione, lo yoga e hanno buone record di sicurezza.
Su misura mista ormoni bioidentici non hanno dimostrato di essere più sicuro rispetto ad altre forme di terapia ormonale, e il loro contenuto può variare da lotto a lotto.

Ucraina

Ieri a Kiev è arrivato il vicepresidente Usa, Joe Biden, con un nuovo piano di aiuti all’Ucraina da 190 milioni di dollari


di Eugenio Cipolla
In Europa, quella geografica s’intende, c’è una guerra (oramai) dimenticata che da quasi due anni sta flagellando un paese intero: l’Ucraina. Oggi, a un paio di mesi di distanza dall’ultimo report, l’Alto commissariato Onu per i diritti umani, ha diffuso un nuovo bilancio delle vittime della guerra in Donbass. Da aprile 2014, sono 9.098 i morti negli scontri tra l’esercito regolare e i separatisti filorussi, mentre 20.732 sono i feriti. I combattimenti, dopo un periodo di tregua vera, sono ripresi con una certa costanza, anche se in maniera meno diffusa rispetto all’ultima crisi.......................Ucraina, la guerra dimenticata: 9.000 morti dall’inizio del conflitto

giovedì 14 aprile 2016

kYENGE : “Verso la fine del regolamento di Dublino”

l.m. 
un po' utopistico il rapporto della Kyenge che disegna una Europa che non c'e', e che e' ostile alle mere politiche di accoglienza, che deve diventare buonista , non articolata, basata solo  sull'accoglienza tout court. L'integrazione e' una cosa complessa e la Kyenge trascura proprio gli aspetti essenziali e determinanti: l'acculturazione dei migranti che nulla sanno delle tradizioni europee e della cultura  e della storia millenaria dell'Europa. Come possono integrarsi? Costruire un uomo nuovo europeo cosciente della multipolarita' significa creare un uomo acculturato sulle storie europee ed africane , perche' possa gradualmente creare una sua identita' positiva che operin una sintesi creativa, positiva , che sintetizzi e superi i  limiti delle due culture. Negli usa , melpot, per definizione, questo e' stato piu' semplice, non essendoci una storia millenaria alle spalle ma solo due storie : quella dei nativi, con la loro cultura animistica, molto rispettosa dell'ambiente e della natura , e quella dei fuoriusciti , all'inizio ex xdetenuti, dalle nazioni europee. Non c'erano strutture archeologiche a rocordare il passato , non c'erano dipinti di Leonardo, o di Brunelleschi, non c'erano gli Uffizi, non c'erano i resti dei templi della magna grecia , non c'erano le radici della filosofia di Platone o di Aristotele ad influenzare il processo identitario. In Europa invece c'e' tutto questo meravioglioso ma articolato e complesso "peso" da elaborare insieme alla storia africana , che spesso e' una storia di liberazzione dal colonialismo con tutti i drammi che questo ha comportato,in Africa c'e' stato il superamento dell'animismo , religione primitiva ma molto articolata , al contrario di quanto si pensa, c ome ci ha insegnato Bastide.
Il recupero , la sintesi, la creazione del puzzle e' piu' complesso e richiede tempo.    Diversamente prevarra' una cultura dell'esclusione , quella che ha portato gli abitanti delle Banlieau francesi a recuperare un processo identitario fuori del tempo, basato su un Islam violento, marziano, distante da ogni valore umano ed umanitario.


Il rapporto mette le basi per una vera politica comune europea sull’immigrazione e l’asilo e si basa su un approccio globale al fenomeno migratorio perché per rispondere a questa crisi non c’è una sola chiave di soluzione e tutte devono essere fondate sul principio di solidarietà fra gli Stati Membri. Le soluzioni ci sono e ora lo spartiacque è tra chi, lavorando all’attuazione di questa agenda, è favorevole a risolvere la crisi migratoria affrontandola insieme a livello comunitario e i ‘contrari’ che desiderano invece utilizzarla per dissolvere l’Unione Europea”. Cécile Kyenge ha indicato, entrando nel merito delle proposte, che “con il Rapporto decretiamo la fine del regolamento di Dublino e la nostra scelta di campo è chiara: andare al di là del concetto dello stato di primo approdo che scarica tutto il peso sull’Italia e sulla Grecia. Proponiamo di istituire un sistema centrale e collettivo per l’assegnazione delle responsabilità. Non si presenterebbe più una domanda di asilo all’Italia o alla Grecia, ma all’Europa”. Kyenge ha sottolineato che “il salvataggio di vite umane diventa una priorità assoluta, così come la messa a punto di meccanismi che prevedano la ripartizione di beneficiari di protezione internazionale in tutti gli Stati membri dell’Unione europea. Gli Stati Membri adempiano i loro obblighi sulla ricollocazione”. Nel rapporto co-redatto da Kyenge insieme all’eurodeputata maltese Roberta Metsola (PPE) il Parlamento Europeo insiste sulla necessità di un meccanismo vincolante e obbligatorio di reinsediamento di un numero considerevole di richiedenti asilo direttamente dai campi profughi dei Paesi Terzi agli Stati Membri, i cosiddetti “corridoi umanitari”, senza tuttavia tralasciare il potenziamento di forme analoghe di solidarietà, come l’ammissione umanitaria e i visti umanitari, agendo anche sulle cause profonde dell’immigrazione. “Chiediamo – ha concluso Kyenge – delle misure specifiche per i minori a partire dal diritto all’assistenza legale, sanitaria, all’istruzione, alla tutela, e soprattutto alla non detenzione a causa della loro condizione”.

musica zimmer

https://youtu.be/8-wAvbxB7D8

The Dark Knight - Hans Zimmer /J. Newton Howard - LIVE

Pubblicato il 02 lug 2013


https://youtu.be/w4OdIOGBW2Q?list=RDw4OdIOGBW2Qman of steel



https://youtu.be/m3zvVGJrTP8?list=RDw4OdIOGBW2Q

interstellar

mercoledì 13 aprile 2016

Ansia, depressione e sistema immunitario

l.m sintetico articolo sulla depressione in rapporto col sistema immunitario

http://www.obesita.it/html/dsnews/25-02-2014/ansia_depressione_e_sistema_immunitario.asp

La depressione si accompagna spesso ad alterazioni immunitarie simili a quelle osservate in eventi maggiori, come per esempio, un lutto.




nelladepressione aumento dei neutrofili e diminuzione dei linfociti T e B, deficit della risposta proliferativa in risposta a mitogeni, diminuzione della risposta NK. Le persone depresse che manifestano più spesso implicazioni immunitarie sono gli anziani, fortemente depressi, che presentino eventualmente anche disturbi del sonno e problemi di alcool.

La depressione si associa, inoltre, ad aumento delle citochine pro infiammatorie: alcuni ricercatori hanno avanzato l’avvincente ipotesi che proprio queste ultime svolgano un ruolo causale nella depressione.

A sostegno di questa ipotesi, si devono fare tre considerazioni:
- I pazienti con infiammazioni croniche mostrano spesso tratti depressivi;
- La somministrazione di citochine, nell’ambito di una terapia antineoplastica provoca depressione, anedonia, disforia, affaticamento e senso di impotenza che scompaiono a fine trattamento;
- La somministrazione di citochine in animali da esperimento provoca immobilità, anoressia, anedonia, aggressività sessuale e sociale.

Diverso il discorso relativo all’ansia.L’ansia provoca paura e tensione per circostanze presenti o future ed azioni volte a sfuggire o ad eludere la minaccia. È dimostrato che l’ansia si associa a morbilità e mortalità cardiovascolari sebbene tali dati non siano così forti come quelli legati alla depressione. La preoccupazione, cioè l’anticipazione o l’immaginazione di eventi futuri negativi, si associa a diminuzione dei linfociti NK come accade, ad esempio, immediatamente dopo un terremoto.

http://www.dsmedica.info/cont/030pro/1307/2200/

http://www.mariacorgna.it/Index.asp

Kyenge : presenta rapporto su immigrazione

Migranti: presentato a Europarlamento rapporto immigrazione

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Kyenge (S&D/PD): proposta soglia massima migranti obbligatoria per ogni Stato

STRASBURGO – Superare l’attuale sistema di Dublino, aprire vere e proprie vie legali di accesso all’Unione Europea per stabilire corridoi umanitari, concentrandosi sulle cause che portano i migranti a partire. Insieme alla tutela di Schengen, alla lotta contro il traffico di esseri umani e alla proposta di un meccanismo vincolante e permanente di reinsediamento dei richiedenti asilo, sono i punti principali contenuti all’interno del rapporto sull’approccio europeo all’immigrazione presentato oggi a Strasburgo e che rappresenta la posizione dell’Europarlamento in materia per i prossimi anni.............................. 

WWF ci ricorda chi siamo veramente


Il video del WWF che ci ricorda chi siamo veramente (e le scelte che facciamo)


«Noi siamo le scelte che facciamo». Nel primo giorno post-vacanza vi proponiamo “I Am Nature”, il video del WWF che ci permette di non dimenticare che apparteniamo al mondo e non “alle nostre mail non lette”.
Alessandro Frau 29 marzo 2016
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Riprendere a lavorare dopo qualche giorno di vacanza può essere traumatico. La frenesia, i ritmi, le consegne. Spesso è lo stress a scandire il tempo delle nostre giornate. Telefoniamo, mandiamo mail, facciamo call e riunioni. Creiamo, inventiamo, produciamo valore. A volte saltiamo il pranzo e non ci accorgiamo del mondo che cerca di comunicare con noi.




Soprattutto non ci accorgiamo della bellezza che ci circonda.

Così, visto che molti oggi riprendono a lavorare dopo le vacanze pasquali, abbiamo deciso di rilanciare il video del WWF, chiamato I Am Nature, che ci ricorda il nostro ancestrale e profondo legame con la Terra.

Cosa siamo e cosa non siamo

Come recita il video: «Io non sono le dozzine di email non lette, non sono le mie liste di cose da fare, non sono i like sulla mia pagina Facebook e non sono il fast-food della pausa pranzo. Sono le foglie che cadono sulle mie spalle, sono l’erba sotto i miei piedi, sono il vento tra gli alberi, sono l’acqua che fluisce tra le rocce, la terra che scorre tra le mie dita. Io sono le scelte che faccio».
Respiriamo, a fondo.

Una nota a margine. La vita “social” fa parte del nostro presente e non dobbiamo, ovviamente, rinunciarvi. La riflessione qui è un’altra: non dimentichiamoci che oltre lo schermo dei nostri device c’è qualcosa di più. Riconciliarci con la natura può farci affrontare meglio i problemi e capire ciò che realmente ci manca nell’esistenza quotidiana. Non si tratta di un ritorno alle origini ma di una riscoperta della simbiosi che, fin dalla nascita, sentiamo con il mondo. A cui apparteniamo.



Dunque? L’invito è quello a non abbandonare completamente la nostra vita connessa ma, allo stesso modo, a non sottovalutare il nostro bisogno di relax e di serenità. Come diceva lo scrittore e poeta americano Walt Whitman: «Dopo aver esaurito quel che t’offrono affari, politica, allegri simposi, amore e così via – e aver scoperto che niente di tutto ciò alla fine soddisfa o dura in eterno – che cosa ti resta? Resta la Natura; portar fuori dai loro torpidi recessi le affinità tra un uomo o una donna e l’aria aperta, gli alberi, i campi, il volgere delle stagioni – il sole di giorno e le stelle del firmamento la notte». Buona ripresa a tutti.
SI PARLA DI: frenesia i am nature natura relax scelte video wwf

venerdì 8 aprile 2016

un mondo sempre piu' multipolare, dove igiochi delle potenze militari-economiche si fanno complessi

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....... commenti del Ministro degli Esteri cinese Wang Yi nell’ultima visita a Mosca dovrebbero togliere ogni dubbio sull’alleanza Cina-Russia: “La cooperazione tra Cina e Russia non è solo bilaterale, invece i due Paesi si coordinano per giocare un ruolo attivo in varie questioni internazionali“, ha detto Wang“. I due Paesi, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e principali economie emergenti, hanno posizioni simili sulla crisi siriana, così come nei negoziati nell’OMC e FMI. “Come ogni altro partner importante e prioritario, Cina e Russia sviluppano un coordinamento globale quale principio strategico, piuttosto che da mera opportunità”, aggiungeva il ministro degli Esteri cinese”. Questa è un’affermazione incredibile, ed è probabile causi panico al Pentagono. Cina e Russia collaborano a un “coordinamento strategico” su “varie questioni internazionali”. Ecco come ne parla la NATO, “Mentre Yi cita il conflitto in Siria come esempio di “posizioni simili” tra Mosca e Pechino, abbiamo il sospetto che la Cina capisca che avrà bisogno di aiuto per tenere gli Stati Uniti fuori della propria sfera d’influenza. Insieme, Russia e Cina ora protestano sui piani degli USA di dispiegare nuovi sistemi di difesa missilistica in Corea del Sud”. .......................

l.m. Cosa potra' per il momento, comportare , per l'Europa, l'alleanza anti USA tra la Cina e la Russia, e' difficle da prevedere. Certo l'Europa sta allontanandosi dall'idea di una federazione di stati collaboranti. Piuttosto appare come un "pollaio" dove ogni "gallo"   pensa ai suoi affari e non ha la vista lunga sul suo futuro. L'Italia poi sta scivolando verso una cultura tecnico-scientifica di retroguardia ed avra' sempre piu' bisogno di appoggiarsi e/o quantomeno adottare modelli esterni , come quello tedesco se non vuol per dere il treno  dei paesi europei che fanno da capofila.  Cosi' divisa verra' strattonata dagli USA e dalla Germania . Se si realizzera' un'egemonia USA sulla Germania l'Italia non potra' che accodarsi. Sul piano dell'organizzazione sociale probabilmente il modello che prima opoi si dovra' adottare sara' quello tedesco. Non e' pensabile che i giovani Italiani in massa emigrino verso il nord europa (Germania in primis) in cerca di lavoro. opoi la Germania si saturera' e la domanda di posti di lavoro scendera'.

giovedì 7 aprile 2016

Nuovo anello vaginale


Uno degli svantaggi dei contraccettivi ormonali è che non proteggono dalle malattie sessualmente trasmissibili. Il nuovo anello vaginale, però, lo fa! Approfondiamo!

Nell'eterna lotta tra metodi barriera come il preservativo e metodi ormonali come pillola, cerotto e anello, questi ultimi ne uscivano sempre sconfitti per l'impossibilità di proteggere dalle malattie sessualmente trasmissibili. Il progresso però è arrivato anche qui e finalmente è stato ideato un anello vaginale che è in grado di prevenire sia le infezioni da HIV che quelle da Herpes, insieme alla normale protezione contro le gravidanze indesirate.


ARRIVA IL CONDOM ELETTRONICO



Questo straordinario nuovo metodo è stato messo a punto dal professor Patrick Kiser della Northwestern University, negli Stati Uniti, e a breve entrerà in sperimentazione clinica sulle donne. Ma in cosa questo anello è diverso dai classici già in commercio che, inseriti in vagina, rilasciano gradualmente ormoni che inibiscono la fecondazione? Ebbene, l'anello di Kiser rilascia allo stesso tempo tenofovir (un comune farmaco antiretrovirale) e levonorgestrel (un contraccettivo). L'efficacia è provata per 90 giorni e l'aspetto più interessante è che le dosi rilasciate sono inferiori rispetto a quelle che si dovrebbero assumere per bocca, il che significa minori effetti collaterali.


TUTTO SULL'ANELLO VAGINALE


Al momento la sperimentazione non è ancora iniziata, ma diversi studiosi sono concordi nell'affermare che questo anello potrebbe essere la risposta ai dilaganti casi di AIDS e gravidanze indesiderate nei Paesi in via di sviluppo. Che ne pensate?

domenica 3 aprile 2016

arte-tecnologia

Caricato il 13 lug 2009 di Virginia Monteverde https://youtu.be/JasnY8eYMD0 , passeggiata nella citta' liquigìda 8consigliato, clicca su link)


http://www.solotablet.it/blog/arte-restauro-e-tecnologia
/virginia-monteverde-tra-innovazione-tecnologica-tradizione
Virginia Monteverde sceglie il linguaggio digitale e video come mezzo per veicolare il suo messaggio artistico. La condizione di fluidità e mobilità delle sue opere viene assunta dall’artista come metafora esteticadella sua visione del mondo.

Un momento fondamentale del suo lavoro è la pittura, composta da linee ondulatorie e da onde cromatiche. Manipolando l’immagine con il computer, Virginia privilegia l’effetto pittorico ed esaspera nelle sue immagini i contrasti e la sgranatura dei pixel. Questo espediente tecnico di esasperazione e trasformazione delle forme, prende ispirazione dalle sue origini. Infatti Virginia è nata in Germania, patria culturale dell'Espressionismo.

Nella corrente pittorica dell'Espressionismo, la deformazione delle rappresentazioni figurative, simboleggia la precarietà della realtà.

Questa caratteristica è riscontrabile anche nelle opere di Virginia Monteverde.

Interessante nel lavoro di Virginia Monteverde è l'utilizzo di una rappresentazione classica (tradizionale) mescolata all'innovazione (tecnologia). Un esempio di questa sua tecnica di assemblaggio può essere riscontrata in una serie di opere rappresentanti statue classiche, dove l'artista, attraverso l'ausilio della tecnologia è riuscita a dar vita a delle statue in marmo.



Art of the Long ExposurePubblicato il 02 ott 2015
Photographer Jason P. Odell discusses the art and artistry of creative long exposure photography techniques.

Get Jason's complete guide to long exposure photography here: https://youtu.be/mgGwRqpGaNc


HPV, promesse senza fondamento. Il papilloma virus e' un problema ed il contagio via sex e' molto diffuso

da La leva org
By Archimede on 27.03.08 15:27 | Permalink | Commenti (2)
L’HPV o Human Papilloma Virus è molto comune e il più delle volte si risolve senza conseguenze per la salute di chi ne è affetto.

Il vaccino anti papilloma virus è un vaccino contro quattro dei 13 o più tipi di infezione HPV. Quindi NON è un vaccino contro il cancro al collo dell’utero a differenza di quanto si pensa. Il vaccino è contro le infezioni HPV del tipo 6, 11, 16 e 18 (16 e 18 nel vaccino Cervarix; 6, 11, 16, 18 nel vaccino Gardasil).

Le infezioni HPV la maggior parte delle volte si risolvono da sole, sebbene in alcuni casi potrebbero diventare permanenti e causare una mutazione cellulare che potrebbe in alcuni casi provocare il cancro al collo dell’utero.
I ricercatori sottolineano che il vaccino potrebbe prevenire il cancro al collo dell’utero in quanto le infezioni papilloma virus del tipo 16 e 18 sono state trovate nel 70% dei casi di cancro cervicale. Questo però non significa necessariamente che il virus HPV ha causato il 70% dei casi di cancro. Inoltre, non esistono dati riguardanti la prevenzione della mortalità e della disabilità da carcinoma della cervice dopo vaccinazione anti-HPV.

L’infezione da HPV è molto frequente nella popolazione con una stima di oltre il 75% delle donne sessualmente attive infettate dal virus HPV nel corso della vita.


La storia naturale dell’infezione è condizionata dall’equilibrio che si instaura tra ospite e virus HPV con tre possibili evoluzioni: regressione, persistenza e progressione.

La maggior parte delle infezioni da papillomavirus (70-90%) è transitoria.

La pubblicità che viene fatta a questo vaccino è un inganno alle donne di tutto il mondo, secondo quanto riportato in un recente articolo nel giornale svedese DN. La Merck utilizza la paura esercitata dalla parola “cancro” per trarre profitti e produrre ricavi per 5 miliardi di dollari l’anno. Questo spiega l’enorme pressing dietro alla campagna vaccinale anti HPV. Il caro amico denaro è molto più importante della nostra salute.

Nessuna certezza data a noi donne, promesse senza fondamento dal ministero, dai dottori e dalle pubblicità, ma la cosa più grave, a mio avviso, è la mancata informazione sugli effetti collaterali. La maggior parte degli enti governativi ritengono che i benefici della vaccinazione siano superiori ai rischi, continuando a vaccinare addirittura le donne in gravidanza.

Ad oggi, secondo la National Vaccine Information Center, ci sono stati 4879 casi di reazioni avverse.

L’EMEA (European Medicines Agency) ha comunicato che due giovani donne sono morte improvvisamente dopo aver ricevuto la vaccinazione contro il papillomavirus.

Una delle morti è avvenuta in Austria e l’altra in Germania. La causa dei decessi non è stata identificata. Queste due morti fanno seguito alla morte di altre tre ragazze (12, 19 e 22 anni), avvenuta negli Stati Uniti, alcuni giorni dopo la somministrazione del vaccino.

L’FDA ha ricevuto anche 28 segnalazioni di aborto spontaneo dopo somministrazione del vaccino anti-HPV Gardasil, in donne in stato di gravidanza nell’anno 2007.

I dati sono qui, a ognuno le proprie decisioni.

Amanda Adams
La Leva di Archimede

venerdì 1 aprile 2016

Zaha Hadid, grande architetto

Architects. da Il Post (link)






















Le opere di Hadid hanno strutture curve, anche grazie all’impiego di nuove tecnologie e materiali come vetro, acciaio, lastre di titanio e plastica. Il suo stile è fluido e leggero, ricorda le forme naturali ed è stato definito da alcuni critici una sorta di nuovo barocco. Nel suo studio, aperto da più di trent’anni, lavorano oltre 240 architetti che hanno realizzato oltre mille progetti. Hadid ha lavorato anche nella moda: ha disegnato una collezione di scarpe per Lacoste, una borsa per Louis Vuitton e una linea di gioielli per Swarovski.
Tra le sue opere più importanti ci sono il London Aquatics Centre dove si tennero le Olimpiadi e Paralimpiadi di Londra del 2012, il Centro culturale Heydar Aliyev a Baku, in Azerbaigian con un auditorium, una biblioteca e un museo; il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma; il Museo della Scienza Phaeno, a Wolfsburg, in Germania; la sede dell’Opera di Guangzhou in Cina; la Stazione della funicolare di Innsbruck; la Stazione marittima di Salerno e quella di Napoli Afragola, entrambe in costruzione...................