domenica 27 febbraio 2011

la psichiatria fossile ed i fossili della psichiatria

 Ma chi e' che vota x B?
ma chi vota x B?
da La Stampa del 27/2/11
.........Dalla platea dei Cristiano Riformisti il premier esce galvanizzato. Parla a braccio, rilegge il discorso della discesa in campo del '94, mette alcuni punti fermi volendo parlare espressamente ai cattolici: «Mai, finchè governeremo noi, la famiglia tradizionale sarà equiparata alle unioni gay», «mai permetteremo l'adozione ai gay o ai single» e mai il comunismo «la cui storia non è completamente alle nostre spalle». Del resto, osserva, «i comunisti di casa nostra erano e restano comunisti». Dal '94 riprende anche l'attacco alla scuola pubblica dove «gli insegnanti inculcano ai ragazzi valori diversi da quelli delle loro famiglie». I Cristiano Riformisti, con il loro presidente Antonio Mazzocchi che più volte chiama Berlusconi «eccellenza», apprezzano e non fanno mancare il loro viatico al premier: «Presidente stia tranquillo i cattolici sono con lei». 

Ma l’intervento del Cavaliere si porta dietro una lunga scia di polemiche. Dall’Arcigay all’opposizione è una valanga di critiche. «Parla come Cetto Laqualunque» punge Mancuso, presidente di Equality. 


orso castano: ed ora cosa faranno i" fossili della psichiatria" (mi riferisco alla maggioranza silenziosa e stabilizzata nella stabilita' delle poltrone) o gli p.  fossili:  continueranno , in pieno contrasto  con il DSM IV TR a considerare i gay dei malati o dei cittadini di serie B in contrasto con le sacre ed americane strutture? ', e gli p..gay che faranno? si nasconderanno?  sconsiglieranno le adozioni o la frequenza dei padri o madri ai figli dei gay? Questo dopo che Obama li ha pienamente riconosciuti nell'esercito?e che faranno i fossili p. (ma non tutti sono pleistocelici, ci sono anche quelli che sanno adattarsi e diventare comprensivi verso i potenti.....) e che faranno gli p. fossili , diranno che la scuola pubblica, elemento di giustizia ed equita', voluta dalla costituzione,  e' una balla, dove si insegna la disuguaglianzae la faziosita'? E ora che faranno i nostri p. col rischio della poltrona pleistocelica : diranno ai padri ed alle madri (oai padri) single (magari abbandonate ed in mezzo ai guai dallo stato , con le sue elemosine e dal resto dell'umana sensibilita') di non allevare i loro figli, o diranno che' piu' giusto che un bambino africano/asiatico che sopravvive nelle bidonvilles e' giusto che continui a vivere cosi' piuttosto che avere un genitore single che si prenda cura di lui nella benestante Europa? Questi p. (psichiatri o psicologi che siano) se hanno coraggio, se sono dei terapeuti trasparenti, devono prendere pubblica posizione, con le loro firme , con le loro associazioni "democratiche" , non devono nascondersi dietro i problemi tecnici , o discutere di problemi "relazionali o intrapsichici". E' il,momento di difendere i piu' deboli, quelli che vengono stigmatizzati, e' il momento, se vogliono continuare ad avere credibilita' e fiducia, di uscire allo scoperto chiaramente, con firme, discussioni pubbliche.La loro augusta voce e' gia' staa assente o0 molto flebile di fronte ai massacri in medio oriente (dove si sa' la spichiatria , cioe' anche la difesa  dei diritti umani, non c'entra, perche' la psy si occupa solo di disturbi e sindromi) Oppure la p. fossile ed i fossili p. legati a doppia corda alle loro poltrone di piccolo potere, difficilmente potranno continuare a chiamarsi democratici ed a riscuotere la la fiducia dei piu' deboli.... e ben sappiamo chi sono....... Cosa consigliare?: bene a chi ne ha bisogno chieda e chieda bene prima di dare fiducia , sapiia con chi sta parlando delle sue piu' intime cose.....

La donna nella storia della cultura EBRAICA E CRISTIANA

gli art. sono tratti da siti internet e sono necessariamente sintetici e non esaurienti ma intendono focalizzare alcuniconcetti di base. Cliccare per gli art. orig.
La nostra cultura è segnata, come ogni cultura, dalla “mano della donna” anche se non tutti sono disposti ametterein rilievo tale fatto e a volerlo evidenziare: ma comunque resta nel profondo della storia umana tale segno particolare.
La donna segna in modo incisivo la storia dell’umanità, e non si può prescindere da questo dato di fatto.
Come Cattolici e come Cristiani, non possiamo non prendere in considerazione il modo in cui la donna veniva considerata nella cultura ebraica, dalla quale la nostra stessa religione ha attinto simboli e feste, anche se poi “trasformate” dalla Resurrezione di Cristo.
Nella cultura ebraica, la famiglia aveva un 'sogno' particolare: avere una discendenza molto numerosa. Nel grande numero di figli, la coppia ebraica vedeva la benedizione del Padre Celeste.
Ma il compito principale nella famiglia, per quanto riguardava l'educazione delle figlie, era della madre.
La bambina lavorava con la madre ed imparava così le varie usanze familiari. In tale modo riusciva anche ad apprendere le tradizioni religiose del suo popolo.
Quando aveva circa 13 anni, la bambina ebrea riceveva già la richiesta di matrimonio. Lei non veniva consultata per questa svolta importante della sua vita, ma erano i relativi padri di famiglia che contrattavano la cosa. Infatti il padre dello sposo andava a parlare, in casa della sposa, proponendo una somma di denaro quale compenso per la famiglia della donna.
In tutto questo i due interessati non venivano mai consultati e tutto veniva svolto dalle rispettive famiglie.
Era un vero e proprio contratto che si compiva con l'ingresso, nella casa dello sposo, della fidanzata.
La giovane sposa, anche se ora aveva cambiato famiglia, non vedeva però mutata la sua situazione, in quanto rimaneva sempre soggetta a qualcuno: prima il padre, ora il marito.
Nella nuova famiglia la sposa aveva come compito il procreare e il prendersi cure di tutte le faccende domestiche.
La nascita dei figli, soprattutto dei maschi, la faceva essere maggiormente considerata e meritevole di più attenzioni affettive: in lei, proprio perché metteva al mondo dei figli, si vedeva colei che faceva da 'intermediario' fra l'umanità e Dio, in virtù delle benedizioni divine che scendevano sulla nuova famiglia con la nascita di bambini.
La donna, poi, fra le sue virtù, ne aveva una che la metteva in particolare rilievo: la fedeltà assoluta al coniuge.
Mentre lo sposo poteva anche commettere adulterio, ed avere anche più mogli, per la sposa non era lo stesso.
Comunque la situazione di bigamia era sempre una condizione piuttosto eccezionale, in quell'ambiente, in quanto era la monogamia lo stato di vita più frequente della famiglia ebraica.
Il dislivello fra maschio e femmina, fra sposo e sposa, era notevole, ma non era stato voluto così dal Creatore.
Il Padre della Vita aveva creato con pari dignità l'uomo e la donna, ma la cultura dell'epoca, l'ambiente e le situazioni storiche del tempo, avevano stravolto la visione originaria del rapporto di coppia.
Bisognerà aspettare la venuta di Gesù per ristabilire l'equilibrio iniziale e ridare alla donna la dignità che per lei aveva voluto lo stesso Creatore.
Nell'ambiente ebraico, l'uomo e la donna, teoricamente, erano con la stessa dignità. Ma non era così nella vita pratica.
Gli ebrei avevano smarrito, dimenticato, il progetto originario che Dio aveva fatto sull'uomo e sulla donna.
Solo nel Nuovo Testamento tale progetto riprende la sua forma iniziale.
Dai testi evangelici possiamo comprendere il pensiero di Gesù sulla figura della donna palestinese e sulla donna in generale.
Gesù stabilisce un contatto col mondo femminile che ci sottolinea il suo modo di rapportarsi alla donna ed il modo in cui debba essere considerata.
Per esempio, se leggiamo, in questa ottica, la risposta che il Maestro dà alla domanda sul divorzio, ci rendiamo conto che egli si rifà alla Genesi e sottolinea come la natura umana, dal Creatore, sia stata creata di uguale dignità fra uomo e donna. 
Durante tutta la sua vita pubblica, Gesù dona alle donne molto del suo tempo, conversando con loro, parlando anche con loro del modo di porsi nei confronti della vita materiale e spirituale.
Basta, per esempio, guardare l'episodio di Marta e Maria, in cui egli, intrattenendosi con loro, mette in risalto quale sia la 'parte' migliore da scegliere nella vita. 
Gesù parla anche con le donne peccatrici, con donne che sono eretiche, con donne che sono pagane. Egli non fa distinzioni perché la Parola di Dio è per la salvezza di tutti. Le richieste e le esigenze delle donne sono tenute in considerazione allo stesso modo di quelle per gli uomini, anche per quanto riguarda i miracoli.
Il Cristo mette, quindi, sullo stesso piano la donna e l'uomo, ascoltando entrambi e dando consigli per vivere in modo migliore la propria vita di fede. 
Durante le nozze di Cana egli compie il suo primo miracolo esaudendo la richiesta fatta da una donna, sua Madre. A Betania resuscita il suo amico Lazzaro, dietro le richieste delle sorelle Marta e Maria.
Guarisce una donna curva di sabato.
Guarisce la donna che era emorroissa da tanti anni.
E così via... 
Nei vangeli troviamo tanti gesti e miracoli che Gesù fa per la donna, o dietro sua richiesta, ed a volte anche senza che questa dica nulla.
Il suo considerarla in questo modo la riporta alla dignità iniziale, che ritroviamo descritta nella Genesi, quando Dio Padre aveva donato alla coppia umana la stessa dignità. 
Il Maestro nella donna sottolinea pure il ruolo della maternità.
Basta osservare in che modo ascolta la richiesta della madre dei figli di Zebedeo. Ha pietà della vedova di Naim che porta alla sepoltura il suo unico figlio.
Ha come sue seguaci madri di suoi discepoli. 
Per la donna Gesù rivela un rispetto particolare: la pone sempre sullo stesso piano dell'uomo, l'ascolta allo stesso modo, la aiuta nel bisogno. Per lui è adultero anche l'uomo, e non soltanto la donna, quando c'è un'unione non legittima ed extraconiugale.
La donna adultera da lui non viene condannata ma perdonata ed invitata a non peccare più.  
Per l'ambiente ebraico di quel tempo, in cui la donna viveva sempre una condizione subalterna nei confronti dell'uomo, diventa uno 'scandalo' l'atteggiamento di Gesù che, invece, tratta uomo e donna sullo stesso piano.
Lui ripristina il progetto originario di Dio sulla coppia umana, progetto che comporta il rispetto reciproco e la pari dignità per entrambi.
Ma non solo questo: l'atteggiamento di Gesù nei confronti della donna ci insegna anche ora il giusto modo di rapportarsi e di considerare la persona umana.
Qualsiasi sia il sesso o la condizione sociale, uomo e donna sono comunque figli dello stesso Padre Celeste, che ha donato alla coppia umana la pari dignità. 
Adele Caramico


perché vedranno Dio” , clicca x art
BEATI
• Dal greco classico felice condizione degli déi (che non hanno preoccupazioni umane = niente
pene, fatiche, lavoro, morte…)
• Epoca ellenistica persona felice
ANTICO TESTAMENTO
• è beato chi vive con integrità, seguendo i comandamenti di Dio
• chi cerca un rapporto intimo con la Sapienza (la giustizia divina rivelata nella Toah)
• Nei Salmi è beato l’uomo chI teme Dio e medita la sua legge, pratica la giustizia, ha cura del
povero
• Salmo 128 è beato colui che è benedetto da Dio (beatitudine=benedizione)
• LXX è beato colui che ha ricchezza, figli, onori… cose che rendono felice
Mt 13,16
• Beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono
Lc 11, 27
• Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!
Gv 13,17
• Dopo la lavanda dei piedi Gesù invita i discepoli a vivere l’amore scambievole e dice: “Sapendo
queste cose sarete beati se le metterete in pratica”
Gv 20,29
• Beati quelli che pur non avendo visto crederanno
L’ETIMOLOGIA DEL TERMINE INDICA DUE ASPETTI:
- La pienezza totale di benessere
- Il movimento, il cammino, il muoversi verso
La beatitudine non si riceve… ma si raggiunge con il cammino
PURO/ LIMPIDO
Ma anche senza mescolanza, senza macchia, mondo, guarito
Salmo 51
“Crea in me o Dio un cuore puro” # si fa riferimento all’atto creativo. Il cuore puro è dono di Dio.
Nelle cultura ebraica
Si riferisce soprattutto alla purezza rituale la purezza è assenza di contaminazione
Salmo 24: Dice che solo chi è “puro di cuore” può entrare nel tempio ed essere ammesso alla presenza del Signore”
La purezza è legata alla santità di Dio
La purezza è quella caratteristica che discrimina esseri e cose tra puri e impuri. il contatto con un oggetto impuro (cosciente o no l’individuo) contamina la persona e la
esclude dal culto e, quindi, dalla comunione con Dio, poiché SOLO CHI E’ PURO PUO’
ENTRARE IN RELAZIONE CON IL SACRO
Il libro del Levitico definisce cosa rende impura la persona:
- La nascita dell’individuo (la donna durante i primi sette giorni dopo il parto e durante il periodo
delle sue “regole” è IMMONDA – Dopo l’ottavo giorno, quindi dopo la circoncisione, deve
purificarsi per 33 giorni se è nato un maschio, 66 se è nata una femmina);
- Il cibarsi di alcuni animali o il contatto con i loro cadaveri;
- La vita sessuale (la donna e l’uomo che abbiano avuto un rapporto con emissione seminale si
laveranno nell’acqua e saranno immondi fino alla sera)
- La lebbra (è definita lebbra qualsiasi tipo di malattia, anomalia o affezione cutanea, comprese le
scottature e la calvizie)
Perciò l’uomo (e a maggior ragione la donna) nella cultura ebraica si trova continuamente in una situazione di impurità e quindi nell’impossibilità di avere una relazione continua con Dio.
Giobbe dice: “come può giustificarsi un uomo davanti a Dio e apparire puro un nato da donna?”
Eppure già nell’ANTICO TESTAMENTO sono presenti delle occasioni (seppur rare) in cui si sottolinea che la RETTA INTENZIONE
giustifica l’uomo davanti a Dio, e quindi supplisce al bisogno di purificazione rituale.
CUORE
Nella Bibbia il termine cuore definisce:
- l’organo fisico
- l’interiorità della persona
ANT.TEST.: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore (Ger 31,33)
Nella cultura ebraica indica:
- l’interiorità del cuore
- la sede del pensiero
- la sede della volontà
- la sede delle funzioni intellettive (ecco perché a volte è anche tradotto con il termine “mente”)
è il luogo in cui la persona pensa, dialoga interiormente, sceglie e decide di agire… è il luogo vitale
del discernimento e dei progetti , è nel cuore che la persona sceglie a chi aderire, con chi essere in relazione, chi amare, a chi obbedire, chi seguire…
PUREZZA DEL CUORE
In Matteo la purezza di cuore è intesa come l’ATTEGGIAMENTO INTERIORE della persona che NON si attacca agli idoli è conseguenza diretta della scelta di povertà # solo chi non idolatra la ricchezza e sceglie come “Unico Bene” Dio, può entrare nella categoria dei puri di cuore. (idolatria = trattare cose, persone o situazioni come se fossero Dio)
La persona pura di cuore NON si identifica con la persona religiosa.
La persona religiosa crede e accetta la presenza di Dio… eppure molte volte, specie nei momenti di fatica e dolore, è pronta a considerare Dio come il responsabile dei propri mali.
La persona pura di cuore è la persona fedele a Dio, che non dubita mai della sua presenza ed esistenza, che lo ama, e si sente così profondamente amato da Lui da non poterlo considerare come fonte e causa di qualsiasi male o disarmonia.
Nella nostra cultura potremmo dire che una persona “pura di cuore” è una persona limpida/trasparente nei rapporti con Dio e con il prossimo
- si fa riferimento alla sfera più intima della persona – quella che noi oggi chiamiamo COSCIENZA –
una sfera conosciuta solo da Dio dove:
- si sperimentano emozioni e sentimenti
- nascono le intenzioni e i progetti
- si delineano i comportamenti dell’uomo
Ecco perché la purezza di cuore riguarda
- pensieri
- sentimenti
- azioni
Per Matteo colui/lei che sceglie Dio come “Unico Bene” (e quindi vive da povero) non ha bisogno di seguire le norme rituali di purificazione, è già puro e quindi può instaurare una relazione stabile e continua con Dio. Questo nuovo rapporto con Dio, che non si basa sul timore di un servo nei confronti del suo sovrano, ma sull’amore fiducioso di un figlio verso il Padre.
La vera purezza – che nasce dal cuore – si traduce in amore e si manifesta sempre attraverso atteggiamenti che trasmettono vita a chi non possiede la pienezza.
Mt 15, 19
“Dal cuore infatti provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adulteri, le immoralità, i furti, le false testimonianze, le calunnie”.
Sono sette atteggiamenti di ingiustizia verso il prossimo, che comportano un attentato alla pienezza
di vita di cui l’altro ha diritto Ciò che permette la relazione con Dio è la sincerità del rapporto con gli altri e non l’osservanza ai rituali di purificazione.
È la capacità di aiutare generosamente chiunque si trovi nel bisogno che consente un’esperienza immediata di Dio.
Perché VEDRANNO DIO
“saranno intimi di Dio” familiari
Nella cultura ebraica
Vedere la faccia di una persona = essere in intimità, essere familiare di…
Vedere la faccia di Dio = essere alla presenza di Dio
(nell’ANT.TEST si dice che nessun uomo può vedere Dio e restare vivo. Eppure Abramo, Giacobbe, Mosè, Isaia hanno VISTO dio e PARLATO con lui, restando in vita…)
Nel NUO.TEST.
Dio resta “l’invisibile” (Gv Dio nessuno l’ha mai visto)
Il Figlio però ce lo ha rivelato
Gv 14,9 “Chi ha visto me ha visto il Padre”
Nella lingua ebraica il nostro vedere si traduce con due termini diversi:
1. Vedere (fisico) vedere, osservare, guardare persone, cose o situazioni…
2. Vedere (percepire) “Non vedi che…” = con capisci
Gv 16,16
“Un poco e non mi vedete (fisico) più, e ancora un poco e mi vedrete (percepire/capire)”
Gv 11,40 (Gesù a Marta)
“Non ti ho detto che se credi vedrai (percepire/capire)?
E’ il secondo termine (percepire/vedere) che Matteo utilizza nelle sue beatitudini che può essere tradotto con: percepisco, riconosco, sento, mi rendo conto, considero, faccio attenzione, constato, riconosco…
Mt 25,40
“Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” 4
Il “Dio con noi” consente a quanti sono trasparenti nella relazione con gli altri di percepire la sua presenza nella propria esistenza. (nella cultura ebraica questo privilegio era riservato agli angeli).
Non è una realtà futura ma una esperienza quotidiana costante. Gesù ci fa conoscere il desiderio di Dio: che tutti siano felici e beati, ricchi di ogni bene e in pace
La persona dal cuore puro non è una persona che non pecca, ma una persona che ha scelto nella sua
volontà e nei suoi pensieri il bene ha scelto di entrare in limpida relazione con gli altri e con Dio.
PUREZZA DI INTENZIONI - PENSIERI
Mc 5, 25-34
Or una donna, che da dodici anni era affetta da emorragia e aveva molto sofferto per opera di molti
medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle, e gli toccò il mantello. Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò guarita”. E subito le si fermò il flusso di sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel male.
Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: “Chi mi ha
toccato il mantello? ”.
I discepoli gli dissero: “Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi ha toccato? ”.
Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna impaurita e
tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Gesù
rispose: “Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male”.
PUREZZA DI SENTIMENTI
Lc 10, 38-42
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua
casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua
parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: “Signore, non ti
curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma Gesù le rispose:
“Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno.
Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta”.
PUREZZA DI AZIONI
Lc 7, 36-50
Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. “Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice”. Gesù allora gli disse: “Simone, ho una cosa da dirti”. Ed egli: “Maestro, dì pure”. “Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più? ”. Simone rispose: “Suppongo quello a cui ha condonato di più”. Gli disse Gesù: “Hai giudicato bene”. E volgendosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato”.

sabato 26 febbraio 2011

chi sono i fratelli mussulmani, clicca x link




......................"La nascita"
La Fratellanza Musulmana nasce nel marzo del 1928 con la riunione di un gruppo ristretto di persone a Ismaliya, vicino al Canale di Suez. A guidare il gruppo c’era un giovane precettore, un fervente religioso dall’eloquio eccezionale: Hassan al Banna. I suoi discorsi prendevano di mira la decadenza dei costumi della società egiziana e predicavano il ritorno alla purezza dell’antico Islam. L’Egitto in quegli anni era una monarchia semicoloniale sotto la protezione inglese. Le istituzioni erano praticamente inesistenti e la povertà assoluta. Hassan al Banna prometteva di modernizzare il paese e liberarlo dal controllo britannico. L’organizzazione crebbe velocemente fino a diventare un soggetto politico molto popolare, che sposò la causa delle classi in difficoltà e giocò un ruolo preminente nel movimento nazionalista egiziano. Il radicamento nella società fu favorito dalla rapida diffusione di centri di islamizzazione, che si occupavano anche di fornire assistenza economica ed educazione alle persone più disagiate."La morte di Hassan e la repressione" ,1949 Hassan al Banna fu assassinato da alcuni agenti monarchici: la Fratellanza aveva raccolto intorno a sé decine di migliaia di sostenitori e il suo ruolo politico stava diventando una minaccia pericolosa per lo status quo. Tre anni dopo, in Egitto, un golpe militare rovesciò una monarchia ormai screditata: la Fratellanza pensò che potesse essere finalmente arrivato il momento per contribuire direttamente alla rinascita del paese. Il nuovo presidente Nasser inizialmente adottò un atteggiamento tollerante nei confronti dei Fratelli Musulmani, ma nel 1954 li considerò responsabili di un tentativo di omicidio a cui era scampato e iniziò ad arrestare, torturare e deportare i suoi membri. Per sopravvivere, la Fratellanza fece espatriare i suoi dirigenti più importanti. Alcuni si rifugiarono in Siria e Giordania, dove crearono delle branche della Fratellanza. Altri scapparono in Arabia Saudita, dove la Fratellanza è legale e tuttora protetta dalla monarchia , "La rete finanziaria" , Da allora i Fratelli Musulmani hanno iniziato a diffondersi in tutti i paesi arabi costituendo una rete finanziaria molto potente, che via via ha acquistato un peso sempre più rilevante anche in Europa. Durante le indagini seguite agli attentati dell’11 settembre, gli inquirenti perquisirono molte abitazioni di dirigenti di al Taqwa, una banca islamica con sede a Lugano, sperando di risalire ai canali di finanziamento di al Qaida. Non ne trovarono, ma si imbatterono in un documento che descriveva la strategia finanziaria dei Fratelli Musulmani. Il testo conteneva una serie di note scritte a mano in arabo che descrivevano la rete messa in piedi in Europa dalla Fratellanza a partire dagli anni Settanta. Le attività europee erano iniziate nel 1977 con la fondazione della Banca islamica del Lussemburgo: soltanto sei anni più tardi la loro rete contava sette società finanziarie distribuite tra Lussemburgo, Danimarca, Londra, isole Cayman e Stati Uniti. Il capitale della struttura all’epoca ammontava a circa cento milioni di dollari.“La conquista dell’Occidente”Il giornalista Sylvan Besson, del quotidiano le Temps di Ginevra, riuscì ad avere accesso a quei documenti e pochi mesi dopo pubblicò un libro intitolato “La conquista dell’Occidente”, in cui raccontava quello che ne era emerso. L’esistenza di una rete finanziaria islamica diffusa capillarmente anche in Europa non era cosa nuova, ma nessun documento prima di allora aveva mai citato esplicitamente la Fratellanza Musulmana. Il testo della Strategia Finanziaria scoperto a Lugano invece riportava esattamente queste parole: «La base finanziaria offre uno spazio per portare le risorse umane della Confraternita in differenti domini economici e tecnici. Inoltre, sarà facile da adoperare come copertura, che potrà essere facilmente infiltrata per attività politiche». Lo scopo della struttura era assicurare l’espansione dell’ideologia politica dei Fratelli, cioè l’Islam più radicale, a livello internazionale:............... "I Fratelli Musulmani e la politica" A partire dagli anni Cinquanta, con l’aumentare della struttura finanziaria della Fratellanza, aumenta anche la sua influenza politica. In quegli anni il leader e ideologo dei Fratelli Musulmani era Said Ramadan, genero del fondatore Hassan al Banna, fuggito in Svizzera dopo la repressione di Nasser. Anche lui dotato di grandi doti retoriche, fonda molti centri islamici in Europa: tra questi quello di Monaco in cui si formò anche Abdullah Azzam, che negli anni Ottanta sarà il mentore di Osama bin Laden. L’obiettivo dichiarato è sempre lo stesso: permettere alla civiltà islamica di riprendere il posto dominante che occupava nel mondo all’inizio del medio evo, durante il periodo d’oro dell’Islam. In quest’ottica, Israele è considerato il nemico principale da sconfiggere e non si attribuisce alcun valore ai negoziati di pace mediati dagli Stati Uniti: l’obiettivo è che sparisca. A questo scopo i Fratelli Musulmani invocano alla resistenza, compresa quella armata, e finanziano le attività di gruppi come Hamas e Hezbollah................La nuova guida suprema della Fratellanza, Muhammed Badi, è molto conservatrice: è stata nominata un anno fa prevalendo su figure più moderate e più politiche come Muhammed Habib e Abu al Futuh. Che comunque a loro volta avevano stilato un programma politico estremamente radicale, che prevedeva l’istituzione di un consiglio che valutasse la conformità delle leggi alla sharia e l’istituzione di un organo di tutela religiosa ispirato a quello dell’ayatollah Khomeini in Iran. I dettami del programma stabilivano inoltre che donne e non-musulmani non potessero essere eletti alle cariche più importanti dello stato egiziano."I Fratelli Musulmani e le proteste" , Domenica scorsa i Fratelli Musulmani, che ufficialmente sono banditi dalla Costituzione egiziana e che finora sono riusciti a eleggere alcuni loro membri in Parlamento candidandosi all’interno di altre formazioni, hanno partecipato ai colloqui avviati dal vicepresidente egiziano Omar Suleiman con tutte le forze di opposizione. Hanno chiesto nuovamente le dimissioni di Hosni Mubarak e ribadito che non hanno intenzione di presentare un loro candidato alle prossime elezioni presidenziali. «Abbiamo bisogno di elezioni democratiche e di un presidente democraticamente eletto, questo è tutto quello per cui lottiamo», ha detto uno dei dirigenti secondo quanto riportato da Al Jazeera. Da una parte, va detto che i Fratelli Musulmani in Egitto sono piùmorbidi che altrove: sanno che gli Stati Uniti non vogliono che si ripeta quanto accaduto in Iran nel 1979 e sanno che in questa fase ogni loro dichiarazione o protagonismo rappresenta un argomento a favore della stabilità e del presidente Mubarak. Dall’altra parte il leader del movimento, Muhammed Badi, continua a sostenere che il jihad è un obbligo individuale per ogni musulmano e di certo non sembra intenzionato ad abbandonare la dottrina fondativa del movimento: la diffusione e l’affermazione di una lettura radicale ed estremista della religione islamica.

venerdì 25 febbraio 2011

Islam e Cristianesimo


Islam e Guerra Santa
L'espansione dell'Islam è legata all'espansione militare degli eserciti dei califfi. Nel 570 nasce il profeta Maometto. Nel 610 scrive il Corano. Nel 622 scappa dalla Mecca a Medina e comincia la guerra santa. L'espansione dell'Islam continua fino al 725. Gli arabi arrivano fino a Poitiers dove vengono fermati dal re Carlo Martello.


L'espansione del cristianesimo
Il cristianesimo ha un'espansione diversa. Si diffonde all'interno dell'Impero Romano e ne mina l'autorità politica. Nel Medioevo al cristianesimo sono legate tragedie immani. LaReconquista della Spagna da parte dei regnanti di Castiglia e di Aragona impone l'espulsione o la conversione forzata ai musulmani che da secoli vivono in Spagna. La scoperta dell'America coincide con un vero e proprio genocidio degli indios refrattari alla conversione.

La ferita storica delle Crociate
Nel 1095 il papa Urbano II dichiara la guerra santa per la riconquista del Santo Sepolcro. Iniziano le crociate. Ci furono sette spedizioni, l'ultima nel 1272. La più importante fu nel 1204, con la presa di Costantinopoli. Il conflitto nel Mediterraneo con i musulmani si conclude con la battaglia di Lepanto, nel 1571.

Il Corano e i cristiani
“I migliori amici dell’Islam sono i cristiani”. Così recita il Corano.

Il Concilio Vaticano II
Nel 1962 il Concilio convocato da Giovanni XXIII invita i musulmani "alla collaborazione attraverso la conoscenza della giustizia sociale".

Wojtyla e l'Islam
Giovanni Paolo II è il primo papa ad entrare in una moschea. A Damasco, in Siria, nel maggio 2001 ha invitato "cristiani e musulmani a perdonarsi mutualmente" e a "non tornare mai più in conflitto". (Vedi Speciale Wojtyla in Grecia e in Siria). Nel settembre 2001 Wojtyla ha visitato Armenia e Kazakhstan dove ha rinnovato l'appello alla pacifica convivenza tra cristiani e musulmani" (Vedi Speciale Wojtyla in Armenia e Kazakhstan).

I numeri
Cristianesimo e Islam sono le religioni più praticate. I cristiani sono un miliardo e settecento milioni. I musulmani un miliardo e trecento milioni. Tra i cristiani la confessione cattolica è la più diffusa (un miliardo di fedeli). Tra i musulmani i sunniti (680 milioni) sono la maggioranza. Innumerevoli le confessioni e le sette in entrambe le religioni.

Paesi di crisi tra Islam e cristianesimo
In Nigeria il Nord è a maggioranza islamica, il Sud a maggioranza cristiana. 47 milioni di fedeli per entrambe le religioni. La struttura federale ha consentito a diversi Stati del Nord di adottare la legge islamica. Sud e Nord sono da sempre in contrapposizione. A tratti il confronto sfocia in guerra civile. Nelle cattolicissime Filippine (65 milioni di fedeli) tre milioni di musulmani delle isole meridionali minacciano la secessione. L'organizzazione islamica Abu Sayaf, legata ad Osama Bin Laden, opera attentati e sequestri di persona. In Indonesia 19 milioni di cristiani vivono in modo problematico nella più grande comunità musulmana del mondo (172 milioni di fedeli). In Pakistanmeno di tre milioni di cristiani convivono con 127 milioni di musulmani. Dopo l'inizio della guerra degli Usa all'Afghanistan la situazione è divenuta drammatica.

Il punto di partenza
L'origine della fede cristiana è Dio che si fa uomo. Un evento vissuto dagli uomini contemporanei di Gesù Cristo e raccontato dai Vangeli. L'Islam ha invece origine dalla predicazione di un uomo, Maometto, che sostiene di avere avuto una visione angelica, da cui avrebbe ricevuto un messaggio di Dio.

La figura di Maometto
E' il Profeta, ma è sempre e soltanto un uomo. E' un errore usare il termine "maomettano" come sinonimo di musulmano. Il Musulmano crede in Allah, non in Maometto.

Confronti errati
Non si può paragonare Gesù a Maometto. Bisognerebbe piuttosto mettere a confronto Gesù con il Corano perché entrambi rappresentano la rivelazione di Dio all'umanità. Cristo è verbo di Dio fatto carne, il Corano è parola di Dio fatta libro. Allo stesso modo non si può paragonare la Bibbia al Corano. Sarebbe più corretto confrontare la Bibbia con Hadith, Tarikh, Sira e Tafsir, cioè con la storia e gli insegnamenti della rivelazione e dei profeti.

Per i cristiani Dio è padre
Per i musulmani no. Tra i novantanove nomi di Dio che la tradizione islamica ha desunto dal Corano, è rigorosamente escluso il nome "Padre" che invece è la caratteristica particolare della preghiera insegnata da Gesù stesso ai suoi discepoli. Nel cristianesimo Dio si è fatto uomo. Il Dio dell'Islam rimane lontano e inaccessibile. Si è suoi servi, non suoi figli.

Trinità e unicità
L'unicità di Dio è uno dei cardini della fede islamica. Il Corano chiama Cristiani ed Ebreiahl al-kitab ("gente del libro"), affini ai musulmani in quanto monoteisti. Ma in alcune correnti i cristiani sono considerati kafiruna, "reprobi", in quanto "non del tutto monoteisti".

La comunione cristiana come rapporto con Dio
Nella tradizione cristiana l'eucarestia celebra il mistero di un Dio che invita l'uomo alla comunione con la vita divina. Nell'Islam Dio e uomini rimangono rigidamente separati.

I musulmani e Gesù
I musulmani rispettano e riveriscono Gesù ed aspettano la sua Seconda Venuta. Lo considerano come uno dei più grandi messaggeri di Dio all'umanità. Un musulmano non si riferisce mai a lui dicendo semplicemente 'Gesù', ma aggiunge sempre la frase "la pace sia con lui". Il Corano conferma che sia nato da una vergine: un capitolo è dedicato a Maria, considerata la donna più pura dell'intera creazione.

Conoscere Dio
Per il Corano non è possibile. Dio ha rivelato di sé soltanto quello che ha voluto attraverso il Corano. Nel cristianesimo il Dio inconoscibile si è fatto conoscibile in Gesù Cristo: "Colui che i cieli e i cieli dei cieli non possono contenere si è fatto uomo in Gesù".

Il peccato originale, la grazia e la redenzione
Per l'Islam l'uomo non ha bisogno della grazia. Il peccato originale è la perdita di memoria del patto originario tra Dio e gli uomini. Si può arrivare comunque alla redenzione attraverso la forza di volontà. L'importante è osservare interamente la legge morale. Per i cristiani la salvezza è raggiungibile solo attraverso la grazia, procurata dalla passione redentrice di Cristo.

La vita eterna
Per i cristiani è la comunione con Dio. Per i musulmani il paradiso è descritto come un giardino di delizie, dove i beati (riconosciuti tali in base alle loro buone azioni) godono dei piaceri terreni.

Chiesa e ummah
La Chiesa è il corpo vivente della religione. Si basa sulla comunione di fede, sulla condivisione di sacramenti e su un ordine gerarchico rigido. La Chiesa cristiana fa da tramite tra il fedele e Dio uno e trino, celebrando Cristo risorto. Solo grazie alla Chiesa il cristiano sa di essere in comunione con il Padre. La Ummah islamica è invece una comunità di credenti accomunati "soltanto" dalla professione di fede nel Dio unico. I musulmani riconoscono Maometto come profeta supremo. Non ci sono sacramenti. Ognuno entra in preghiera in un "intimo colloquio con Dio". Non c'è alcun tipo di mediazione. Esistono gerarchie soltanto tra gli sciiti, non tra i sunniti (rappresentanti il 90 per cento dei musulmani). Non esiste un rappresentante "mondiale" della fede islamica. Ci sono moltissime scuole islamiche diverse a seconda dei Paesi e delle correnti. L'elemento comune è sempre il richiamo al Corano.

Il diritto e la persona umana
Per l'Islam il diritto è va inteso come diritto della comunità (ummah), non della persona. L'Islam non conosce la parola "persona", il suo sinonimo è fard (individuo). Il fard è parte integrante e dipendente della grande società islamica (ummah). All'interno dell'ummah egli ha diritti e doveri. Se abbandona la religione per ateismo o conversione a un'altra religione, perde tutti i suoi diritti ed è anzi passibile di morte per tradimento.

La fonte del diritto nell'Islam
La fonte dei diritti nei paesi a maggioranza islamica è la comunità islamica e, in ultima analisi, essa è garante dei diritti e dei doveri che il Corano e la legge islamica, la sharia, riconoscono, concedono e negano. Nei Paesi che adottato la legge islamica i cristiani sono spesso considerati, come gli altri non musulmani, dei cittadini di seconda categoria limitati nella partecipazione alla vita delle istituzioni.

Diritto e discriminazioni
Una lettura rigida delle prescrizioni del Corano è alla fonte, in alcuni Paesi, delle discriminazioni delle donne rispetto agli uomini nel diritto processuale, nel diritto ereditario e in quello matrimoniale.

Diritto e concetto di persona nel cristianesimo
Nel cristianesimo occidentale il diritto è legato al concetto di persona. I diritti appartengono a tutti gli esseri umani in quanto tali, non in quanto appartenenti ad una comunità.

Religione e Stato
L'Islam è dín wa-dawla, religione e Stato. La Turchia di Ataturk è l'unico esempio di Stato musulmano laico. La laicità è un concetto estraneo alla cultura musulmana. La storia della Chiesa cristiana è anche la storia del percorso che ha portato all'affermazione della laicità o della autonomia delle realtà terrene, sempre con un riferimento a Dio.

Antonello Sacchetti
Grandinotizie.it/ 29/ottobre/2001

riportiamo l'opinione di un israeliano: Odio sorridente.... l'islam moderato esiste o e' un bluff?

* Bob Westbrook vive in Florida ed è un fotografo professionista, uno scrittore e un consulente. Scrive articoli dal punto di vista del Sionismo Cristiano, cercando di incoraggiare i cristiani a sostenere Is raele. di Bob Westbrook Ancora una volta, il mondo viene sfidato dall'odio verso gli ebrei da parte di un nemico potente. La comunità islamica mondiale è eccezionalmente unita nel suo odio verso il popolo ebraico ed Israele. Cosa possiamo impar are dalla stor ia su tale minaccia? Pensare alla barbar ie dell'Olocausto pone molte domande e perplessità sul comportamento della cosiddetta "gente normale". E' la prova di come l'umanità sia capace di compiere mostruosità su larga scala. Ma non sono stati dei mostri a commettere queste atrocità. E' stata la gente comune. L'incongruità di coloro che inf liggevano indescrivibili soffer enze, senza alcuna pietà, durante il giorno, e poi tornavano a casa la sera ad abbr acciare i propr i figli, dimostra la capacità umana di dividere il male in compartimenti stagni. Quando le ideologie malvage giustificano le atrocità, i vicini sorridenti possono tranquillamente razionalizzare la brutalità e l'odio. Ci vuole una gr ande ideologia di super iorità per giustif icar e gli omicidi di massa. Se l'obiettivo è glorioso, tutti i metodi per ottenerlo sono accettabili. Tali ideologie non sono stranezze nella storia. Una di esse esiste al giorno d'oggi. Abbastanza stranamente, o forse no, gli ebrei sono l'obiettivo primario – anche se non l'unico- anche questa volta. L'omicidio di massa inizia con l'odio di massa, e l'odio di massa inizia con la giustif icazione ideologica. Per i nazisti, era il sogno del dominio ariano che fomentava l'odio di massa. Oggi, la minaccia consiste in un altro tipo di dominio: il dominio islamico del mondo. Ancora una volta è la gente comune che si giustifica per l'odio di massa, basato sull'integralismo islamico. Di recente, ho conosciuto alcuni musulmani con i quali ho conversato a lungo. Sono persone geniali, amichevoli. Ma non appena la conversazione si sposta sul terror ismo, i tipi comuni si trasformano in maligni apologhi di ideologie enormi e malvage. Persone gradevoli fino ad un momento prima mi dicono di come sarebbero felici se potessero mettersi addosso delle bombe ed uccider e gli israeliani. Normali cittadini, mi spiegano come aspirino a demolire il governo democr atico nella nazione in cui risiedono, e a stabilire una teocr azia islamica al suo posto. L'esistenza di Israele come nazione è il loro fattore di unione e di raccolta, così come l'esistenza degli ebrei in Europa lo era per i nazisti. Discutendo con un musulmano di mia conoscenza, egli ha detto: "I musulmani di tutto il mondo vogliono andare in Filistia ( Palestina) e combattere gli ebrei. Io stesso andrei e li ucciderei. E' gradito ad Allah." Quando i nostri vicini cominciano a sembr are i portavoce di Hamas, dobbiamo affrontare la realtà. L'Islam moderato è un'utopia. L'obiettivo di tutti i musulmani, anche di coloro che non prenderebbero le armi ora nella Jihad ( anche se tale distinzione dipende più dalle situazioni e dalle tattiche che non da altri f attor i) è la sottomissione del mondo alla loro r eligione. E' il significato di Islam, sottomissione. Ho chiesto ad una mia cara amica, una ex musulmana che ora è una cr istiana nata di nuovo, cosa ne pensa della distinzione tr a Islam radicale ed Islam moderato.La mia amica è nata in Pakistan ed ha vissuto in Siria, Giordania, Stati Uniti ed Inghilterra. Mi ha risposto che tale distinzione è priva di fondamento, non importa quanto pacifici ed amichevoli possano sembrare alcuni musulmani. Alcuni possono non essere violenti, ma l'obiettivo è lo stesso, perché esso costituisce il tema centrale della loro religione. Gli stessi impulsi oscuri si trovano nei cuori di tutti i seguaci di Mohammed..........

mercoledì 23 febbraio 2011

da Wikileaks tramite l'Espresso



Un ritratto spietato del premier che «è diventato il simbolo dell'incapacità e inefficacia dei governi italiani nell'affrontare i problemi cronici del Paese: un sistema economico non competitivo, la decadenza delle infrastrutture, il debito crescente, la corruzione endemica». 

..............Nonostante questo, il Cavaliere quando viene «portato per mano» e «fatto sentire importante» si dimostra il «migliore alleato». E soprattutto la sua debolezza interna e internazionale viene sfruttata dall'amministrazione Obama per strappare concessioni insperate: più soldati in Afghanistan, nuove basi militari in Veneto e Sicilia, sostegno totale nel braccio di ferro con l'Iran, appoggio alle iniziative statunitensi «anche all'interno delle istituzioni Ue». Di tutto, di più. Per realizzare i suoi obiettivi, la Casa Bianca offre «copertura al massimo livello nei momenti di difficoltà politica». Perché gli americani hanno una certezza: non esiste alternativa a Berlusconi, non ci sono figure in grado di sostituirlo. E in fondo va bene così, perché «quando lo agganciamo ai nostri obiettivi ci fa arrivare a risultati concreti». C'è solo un nervo scoperto, che diventa sempre più doloroso: i legami stretti e personali con il Cremlino. Una liaison che aumenta la potenza della principale arma di Mosca - il gas di Gazprom - e nel gennaio 2010 spinge la Clinton a scatenare un'inchiesta sulle relazioni segrete tra i due premier: «Silvio asseconda i peggiori istinti di Putin». Questa è l'analisi che emerge dai documenti dell'ambasciata americana di Roma ottenuti da WikiLeaks e che "L'espresso" comincia a pubblicare da questa settimana: oltre 4 mila cable che riscrivono la storia dei rapporti tra Italia e Stati Uniti dal 2002 all'aprile 2010, analizzando ogni snodo della vita del nostro Paese grazie a colloqui diretti con ministri, parlamentari, funzionari, manager, giornalisti e a frequenti ispezioni sul campo. Sono documenti eccezionali che testimoniano il crollo di credibilità dell'Italia e delle sue istituzioni, con pochissime eccezioni: il presidente Giorgio Napolitano, i carabinieri e le Fiamme gialle, i soldati impegnati in missione........


orso castano: B sta portando l'Italia alla burletta, la compravendita di deputati per aumentare il numero della maggioranza ormai e' cosa di cui tutti parlano, Questo e' il clima che permea le istituzioni. La malassanita' la fa da padrone: secondo la Corte dei Conti il  danno Erariale x la sanita (da www.metro.it, del mercoledi' 23 febb.) ammonterebbe a 254 milioni di euro. Se pensiamo a certi settori nostrani della sanita' con due primari laddove c'e' ne vorrebbeuno, se pensiamo che certi primari sono li' da 30 e passsa anni , amici di tutti gli assessori che di volta in volta sono passati, a prescindere dalle loro posizioni politiche, certo che come diceva Andretti, a pensar male si sbaglia ma spesso ci si azzecca. Come mai nella Regione P. in molti setori non c'e' ricambio di Primari? Forse a ache fare con gli accreditamenti e l'uso consolidato e mai disturbato con le Case di Cura? Eppure ogni 5 anni dovrebbe esserci un rinnovo tramite concorso"barzelletta" dei primari, ma  come diceva Fellini "e la nave va"  sospinta dal vento dell'euro sicuro......Bravo Assange , ci racconti il retrobosco di un paese corrotto che come afferma anche la Corte dei Conti e' ormai "una piaga patologica". Ragazzi, prima di entrare in Ospedale per qualsiais bua facciamoci sempre il segno della croce, non si sa mai!

domenica 20 febbraio 2011

Sangue in Libia, Tripoli sfida la Ue


Blocco dell'informazione in Libia, oscurato il massacro



l'amico Gheddafi non deve essere disturbato...si corre il rischio di un'esportazione della rivolta. E il PD....sta a guardare! B.PUo' finire la legislatura con la benedizione di Gelli e Dell'Utri....bravi, che bella opposizione...

pschiatria a Torino: cosi' fanno prevenzione medici di medicina generale e psichiatria


Torino, imprenditore si suicida con colpo di pistola , clicca x art.


Torino, coppia di sessantenni si suicida lanciandosi da un ponte , clicca x art.


Darwin, tenta il suicidio la mamma di Vito clicca x art





Avanti verso uno stato autoritario . Tutti fermi ad ascoltare , mentre in tutto ilmedio oriente si muore per uno stato libero!!

da Repubblica on line.......La riforma dellagiustizia, si sa, è l'"ossessione" politica del presidente del Consiglio. Il quale non perde occasione per rimarcare l'urgenza di mettere a punto un provvedimento capace di garantire una "giustizia più giusta".
Lo ha fatto anche ieri, intervenendo telefonicamente a un incontro del Pdl coordinato a Cosenza da Fabrizio Cicchitto: "Noi ripresenteremo tutte le riforme": ha esordito il premier, snocciolando i punti sui quali intende tempestivamente intervenire, dalla divisione degli ordini alla separazione dellecarriere dei giudici, dai due Csm al metodo di elezione dei membri dello stesso Consiglio della magistratura.



orso castano: noi siamo buoni e pazienti, c'e' l'ha insegnato la chiesa. Anche verso quello che Gelli , testuali parole" chiamo' "mio successore,perche' e' fascista, ma dovrebbe cambiare in qualcosa!" Ed anche se domattina ci svegliassimo con le camionette dei baschi neri cui hanno ordinato di presidiare i punti nevralgici (si ribelleranno? in fondo sonostati abbondandemente maltrattati!), noi perdoneremo, vero Bersani? Vero papa Ratzinger? Vero "migliorista" Napolitano? In fondo non si voleva un "miglioramento" della situazione? Eccolo sul piatto. Tutti fermi dunque ad invocare il perdono divino sotto una dittatura che sara' tra le piu soffocanti, altro che Libia ed Egitto. Almeno li l'esercito si e' unito alla polazione contro un tiranno feroce, e qui nell'Italietta nostrana? 

"Libia, i morti sono duecento" , da Repubblica, l'amico di B, quello che non bisogna disturbare!


LA RIVOLTA

TRIPOLI -
Stretta contro le manifestazioni

"Libia, i morti sono duecento" Stretta contro le manifestazioni

Il bilancio, superiore a quelli forniti dalle organizzazioni internazionali, è citato da The Independent. Contestazione senza precedenti nel paese di Gheddafi, che cerca di resistere con la forza alle proteste libertarie Gravissimo il bilancio delle violenze in Libia: il sito del quotidiano britannico Independent, nel fornire cifre complessive sul numero di vittime della repressione di manifestazioni in Libia negli ultimi giorni, segnala la circolazione anche di "altre informazioni", secondo cui ci sono "200 morti e più di mille feriti": lo riferisce al quotidiano un testimone, Ahmed Swelim. Human Rights Watch, l'organizzazione per la difesa dei diritti umani basata a New York, ha intanto alzato a 104 il numero di morti registrati a Bengasi in quattro giorni di scontri fra manifestanti anti-regime e forze di sicurezza.

ricco,tedesco, folle .... ma la vita degli altri non conta....

........Sfreccia a 320 chilometri all'ora sull'autostrada, si schianta ma esce illeso dalla vettura. Incredibile incidente con protagonista un monegasco sull’autostrada A10 subito dopo Spotorno. Il ragazzo, di cui non è stata resa nota l'identità, è stato protagonista di un incredibile incidente alla velocità record di 320 chilometri orari. Era a bordo della sua costosissima e fiammante Pagani Zonda. Per l'incredibile velocità raggiunta ha perso il controllo dell'auto ed è stato autore di un micidiale testa coda in mezzo alle corsie autostradali.


orso castano : la notizia ,non importante, e' un simbolo della societa' europea,dove mass di immigrati ed affamati assistono a questo offensivo spreco!!

sabato 19 febbraio 2011

............Le otto richieste italiane a Bruxelles
Maroni ha ricordato come siano state otto le richieste che il governo italiano ha più volte reiterato alle autorità europee, anche con il riemergere dell'emergenza barchi ripresa dopo la situazione di instabilità politico-sociale in tutto il Nord Africa. Roma ha chiesto di coinvolgere l'Agenzia Frontex «nell'analisi dei rischi provenienti dall'instabilità politico-sociale nel Nord Africa» anche sotto l'aspetto dei flussi migratori; di prevedere il pattugliamento congiunto delle coste tunisine; l'introduzione del principio della suddivisione tra i paesi Ue degli oneri per rifugiati, richiedenti asilo e immigrati; un sistema unico di asilo entro il 2012.
Tra le altre richieste italiane anche quelle di giungere a programmi regionali di assistenza con il coinvolgimento dell'Unhcr; più sforzi per applicare il memorandum Europa-Libia; coinvolgimento di Europol per le possibili infiltrazioni terroristico-criminali nei flussi migratori e un contributo di 100 milioni di euro per l'attuale emergenza.......