Quando lo ritiene necessario, rallenta la velocità della connessione. Il web diventa così lento che la comunicazione è impossibile. Quando poi ci sono rivolte localizzate, in quelle zone specifiche internet viene staccato del tutto.
Ovviamente non è possibile rallentarlo o staccarlo per sempre, perché anche il governo lo utilizza. Così hanno trovato un’alternativa: lo halal internet, un web nazionale e accettato dalla religione, i cui server sono controllati, filtrati e censurati dal governo. Inoltre è stato creato una sorta di cyber esercito che, con strumenti molto potenti, riesce a intercettare tutti i messaggi per loro sensibili.
Ci sono soluzioni?
Io ho un sogno, nel quale paesi come l’Iran, la Corea del Nord o Cuba saranno raggiunti e coperti ovunque da reti wireless esterne al loro controllo e territorio. Non so quando si realizzerà, ma sono sicura che prima o poi succederà. In questo modo i regimi non potrebbero più controllare internet perché i server sarebbero altrove, e l’accesso al web da parte delle persone sarebbe senza interferenze. Molti esperti che ho consultato mi hanno detto che è possibile, anche se molto costoso. Ma se questo progetto sarà realizzato, paesi che oggi sono regimi farebbero un grande passo verso la democrazia. Anche perché, già oggi, i dittatori non riescono più a tenere a lungo i loro popoli nell’ignoranza. E la Primavera Araba nel 2010 e nel 2011 è arrivata proprio perché c’era una sufficiente diffusione e velocità di internet.
Noi di ItaliaCamp siamo tra i primi in Italia a occuparci di innovazione sociale, e quindi anche delle modalità con cui l’innovazione tecnologica può incidere positivamente sul contesto economico, culturale e sociale. Qual è il suo messaggio per la nostra associazione?
Le Nazioni Unite hanno definito gli ostacoli all’accesso alla rete, da parte dei governi autoritari, come una vera e propria violazione di un diritto fondamentale.
Quindi associazioni come la vostra, che hanno come scopo creare dei network per facilitare il contatto tra le persone, sono attivisti dei diritti umani e per la democrazia. E questa attività è veramente importante.