mercoledì 25 gennaio 2012

Resveratrolo: clamorosa frode scientifica

Grande momento di riflessione di fronte alla notizia della clamorosa frode scientifica del momento. Autore: Dipak Das, direttore del Centro di ricerca sulle malattie cardiovascolari dell'Università del Connecticut. Oggetto: il resveratrolo, uno dei più quotati principi attivi del vino rosso, e non solo, ma anche di alcune piante medicinali quali in Polygonum cuspidatum e la stessa Vitis vinifera. Resveratrolo, ora presentato dalle aziende come antivirale, come antiossidante, cardioprotettore, antinfiammatorio, anticancerogeno...quasi un miracolo della natura. Così presentato anche sfruttando la produzione scientifica pubblicata su autorevoli riviste internazionali...Ebbene sono emerse numerose e gravissime frodi nella presentazione dei dati in molti lavori pubblicati sull'efficacia del resveratrolo proprio. L'autore licenziato, il resveratrolo ridimensionato, le aziende silenziose. Ma la comunità scientifica, quella che assegna i fondi per la ricerca, e quella che revisiona i lavori prima di pubblicarli...dov'era? 
Fabio Firenzuoli Centro di Medicina Integrativa AOU Careggi, Università di Firenze
orso castano: Firenzuoli segnala e volentieri passiamo parola

Dalle biotecnologie nuove opportunità per la fitoterapia clinica? sempre da Fitoterapia33

La letteratura scientifica riguardante la fitoterapia, nelle varie fasi della ricerca di base, della sperimentazione in vitro, in vivo ed RCT clinici, negli ultimi anni ha visto un trend crescente nel numero di pubblicazioni; anche la qualità intrinseca dei lavori, inizialmente mediocre, si sta elevando a buoni livelli certificando un sempre maggiore interesse ed approfondimento nella ricerca. I motivi di questi numeri possono essere ricercati in molti fattori: la crescente tendenza "verde" ed ecologista che sta pervadendo fasce sempre maggiori dell'opinione pubblica (influenzando anche le scelte terapeutiche dei pazienti), la scarsa innovazione proposta dalle industrie farmaceutiche, la necessità di poter disporre di rimedi terapeutici a costo inferiore sono solo alcuni di essi. Proprio in questo quadro possiamo inserire le più recenti evoluzioni delle biotecnologie vegetali, che potrebbero aprire nuove porte all'utilizzo della fitoterapia nella clinica di base rendendo più disponibili le fonti vegetali di principi attivi, con alte rese e bassi costi. L'inizio di questo processo evolutivo può essere fissato nel 2000, anno in cui la pubblicazione dei risultati del progetto Golden Rice risolve uno dei grandi problemi della biotecnologia vegetale, ovvero l'inserimento di più caratteri nei vettori di trasformazione. Per la prima volta si è stati, infatti, in grado di ingegnerizzare una pianta (il riso) inserendo nel suo genoma l'intero pathway biosintetico della provitamina A (che dà all'endosperma il caratteristico colore giallo), con una reale speranza di contrastare la malnutrizione nei paesi a carenza alimentare diffusa. Partendo da queste premesse, soprattutto in riferimento a specie commercialmente rilevanti, l'industria ha iniziato a richiedere una modificazione transgenica che fosse modificabile nel tempo, in modo semplice e poco dispendioso di tempo e risorse. Ricerche in tal senso effettuate tramite ritrasformazione, cotrasformazione, incroci sessuati e trasformazione con costrutti multigenici hanno sofferto di severe limitazioni nella resa. Bisogna attendere il 2002 perché un gruppo di ricerca belga risolva il problema dell'inserimento stabile di un vettore di trasformazione multigenico, utilizzando un set di endonucleasi endogene per creare un costrutto poligenico (pAUX) modulabile all'interno dell'organismo ospite. Rimane comunque la limitazione del numero esiguo di endonucleasi specifiche commercialmente disponibili, che limitano la possibilità di variare i costrutti. Tra il 2005 ed il 2007 varie équipes di ricerca nel mondo perfezionano la tecnica creando una nuova generazione di plasmidi pSAT, più performanti dei precedenti. In particolare molto attivo il gruppo di Tzfira, che applica questa tecnologia in studi di silenziamento multigenico mediante RNAi. Dell'inizio di quest'anno l'ultima evoluzione: vede la luce un sistema simile al precedente, che utilizza endonucleasi zinc-finger ingegnerizzate con enzimi di restrizione ospiti per creare un costrutto binario modulare in grado di trasferire con successo fino a 9 e più geni, con elevata resa di trasformazione.(1) Tale tecnologia, già utilizzata nel settore della ricerca alimentare per promuovere miglioramenti del bilancio amminacidico nei cereali, della composizione in acidi grassi nei semi da olio, della biodisponibilità di sali minerali e vitamine e per consentire l'eliminazione di allergeni e tossine alimentari direttamente in planta ha destato l'interesse anche dell'industria farmaceutica, che ha iniziato a vedere le piante transgeniche come biofabbriche per importanti prodotti terapeutici a basso costo. Emoglobina, alfa-1 antitripsina, enzimi digestivi, lattoferrina, glucocerebrosidasi, proteine seriche anticoagulanti sono i primi composti per interesse, ma grande attenzione si sta ponendo anche nella produzione di vaccini orali edibili: alcuni sono già sottoposti a test clinici con buona efficacia (vaccino termostabile per epatite B nelle patate). L'anticorpo anti S. mutans, agente eziologico della carie, è stato fatto esprimere nelle piante di tabacco. Questo anticorpo è attualmente usato in prove cliniche al Guiss Hospital di Londra per valutarne l'efficacia: in un futuro prossimo, tale gene potrebbe essere trasferito nella mela che mangiamo quotidianamente. Da qui, la breve distanza per indirizzare piante di rilevanza farmacologica e fitoterapica ad esprimere maggiori quantità di principi attivi endogeni o, addirittura, attivi del tutto esogeni si sta già colmando. Ciò permetterebbe di ottenere fitocomplessi naturalmente concentrati in attivi d'interesse (salidroside in R. rosea, ad esempio), liberi da endotossine o composti indesiderati (come gli acidi ginkgolici presenti in G. biloba, allergizzanti), o permettendo inoltre di salvaguardare la biomassa vegetale limitando l'impatto ambientale delle colture quando la resa dell'attivo è molto bassa (taxolo in corteccia di T. baccata), con gran vantaggio per tutti. 
(1) Zeevi, V., et al. Zinc Finger Nuclease and Homing Endonuclease-Mediated Assembly of Multigene Plant Transformation Vectors. Plant Physiology, January 2012, Vol. 158, pp. 132-144.Matteo FloridiaBiotecnologo, esperto in Fitoterapia clinicaMilano


 orso castano :occorre guardare con attenzione al trasferimento di geni nella mappa delle piante. Ci chiediamo: un nuovo desease mongering sta investendo il mondo delle coltivazioni vegetali ? Chi gestisce questi profitti? Non esistono metodi piu' vicini alla natura come la sintesi genica di piante della stessa specie , terapeutiche per il loro contenuto in vitamine o altro, ma assolutamente non "chimere" o battistrada di "mostri dalla tante tesye , le cui conseguenze sul piano clinic non sono state testate se non con la voluta "velocita'"? torneremo sull'argomento

Eruzione solare provoca tempeste magnetiche sulla Terra


LA PIÙ POTENTE DAL 2005

Splendide aurore boreali sui cieli settentrionali causate da un'esplosione legata alla macchia n° 1402

..........ESPLOSIONE - L’esplosione della potenza di decine di armi nucleari e collegata alla macchia numero 1402 apparsa sulla superficie, è stata classificata di media intensità (M-9). Le più potenti appartengono alla classe X e le più deboli alla classe C. Normalmente il Sole quieto rientra nelle classi inferiori A e B. Già a un livello medio, comunque, gli effetti sull’ambiente terrestre possono farsi sentire perché il flusso costituito soprattutto da elettroni e protoni provoca tempeste magnetiche con conseguenti brevi blackout nelle trasmissioni radio.........Giovanni Caprara
24 gennaio 2012

Le Fito-incompatibilità da Fitoterapia33

Nelle preparazioni fitogaleniche possono verificarsi fenomeni di incompatibilità (fisica o chimica) tali per cui i p.a. sono incapaci di generare un effetto terapeutico significativo. Il medico prescrittore così come le aziende produttrici di prodotti erboristici e di integratori dovrebbero avere nozioni sufficienti su questo argomento.

Nelle incompatibilità di natura fisica si osservano alterazioni nel colore o nello stato fisico dei preparati, con intorbidamento di soluzioni o parziale liquefazione di preparazioni solide. Classico esempio si osserva durante la miscelazione di estratti fluidi e T.M. a causa di una significativa alterazione del grado alcolico. A tal proposito si consiglia di non miscelare soluzioni che differiscano in grado alcolico più di 20° v/v. Gli o.e. possono essere sciolti in alcool quindi miscelati alle tinture purché quest'ultime presentino un tenore alcolico almeno pari a 55°v/v. In caso contrario, in assenza di emulsionante, può verificarsi la separazione di fase, la stessa che si osserva miscelando gli oli con le soluz. acquose (tisane o decotti). Gli o.e. possono essere anche adsorbiti sugli e.s. fatta eccezione alcuni casi particolari, come per la Boswellia serrata e.s., che a contatto con l'olio forma una massa umida deliquescente non più lavorabile. Un meccanismo simile, questa volta sfruttato positivamente in galenica, si osserva triturando insieme i cristalli di mentolo, canfora o timolo, i quali danno una miscela eutettica che può essere incorporata in unguenti e creme. Incompatibilità chimiche si verificano invece per l'instaurarsi di reazioni chimiche tra i singoli costituenti della preparazione, indipendentemente dai solventi usati, dal pH o dalla temperatura. Nonostante esistano incompatibilità peculiari per ciascuna droga (analogamente alle sinergie) è possibile seguire alcune linee guida generali per evitare spiacevoli inconvenienti in fase di preparazione. In tal senso si sconsiglia di miscelare droghe ad alcaloidi (es. valeriana, passiflora) con droghe a salicilati o a citrati o ancora con droghe ricche in polifenoli o tannini. Inoltre per quest'ultimi si sconsiglia la miscelazione con sali di ioni metallici (es. Fe2+, Mg2+) o con droghe a glucosidi causa precipitazione di complessi insolubili. Per lo stesso motivo si sconsiglia di aggiungere tannini o alcool etilico alle mucillagini o alle gomme. Tra i componenti di una preparazione fitogalenica possono sussistere anche incompatibilità di natura farmacologica che possono estrinsecarsi durante le fasi di ADME oppure durante le fasi dinamiche attraverso un antagonismo di tipo funzionale (effetto terapeutico opposto). Soprattutto nel settore farmacocinetico si sono definiti ampiamente i fattori che possono influire negativamente sull'assorbimento dei p.a., come ad esempio la co-assunzione di cibo, la co-sommnistrazione di droghe a contenuto fibroso e resinoso, di droghe purganti o di droghe che interagiscono con i sistemi di trasporto intestinali (ABC trasporter). Altresì sono stati definiti diversi estratti naturali che, co-somministrati, influiscono negativamente sull'efficacia della droga principale interagendo con i sistemi enzimatici (CYP450 e UDP-glucuronosiltransferasi) deputati alla sua metabolizzazione

Tarirai C., Viljoen A., Hamman J. Expert Opin. Drug Metab. Toxicol. 2010; 6(12): 1515-1538Angelo SivieroFarmacista, esperto in fitoterapia clinicaAosta



orso castano: da sempre il dott Fabio Firenzuoli ed i suoi collaboratori pongono grande attenzione agli effetti collaterali, alle interazioni, ed alla correttezza nell'uso delle piante officinali, presenti , come noto , nella Farmacopea Europea. Interessante questo articolo tratto dalla rivista Fitoterapia33, da lui diretta.

Simg, 5000 passi al di' per mantenersi sani e risparmiare 700 euro l'anno da UNIVADIS


Roma, 24 gen. (Adnkronos Salute) - Cinquemila passi: è la distanza, pari a circa 3 km, che ognuno dovrebbe percorrere quotidianamente per mantenersi sano. Lasciando l’auto ci guadagna la salute, ma anche il portafoglio. Si possono risparmiare, infatti, circa 700 euro all’anno, di cui 400 sono direttamente legati al costo del carburante e della manutenzione della macchina, e 300 euro vengono sborsati per curare i cittadini 'malati' di pigrizia. Il dato è dell’Organizzazione mondiale della sanità che ha stimato i danni della sedentarietà nel vecchio continente. La 'pigrizia' "provoca 600.000 decessi l’anno in Europa e rappresenta una delle dieci cause principali di mortalità e disabilità nel mondo. Diabete, cardiopatie, ipertensione, cancro, osteoporosi - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) - sono le malattie croniche che colpiscono in massa gli italiani, legate proprio a stili di vita sbagliati. Sono circa 3,9 milioni i diabetici, mentre 2 milioni e 250 mila connazionali vivono con una diagnosi di tumore. Ancora più alto è l’impatto delle patologie cardiovascolari: la sola ipertensione è responsabile di circa 240.000 morti l’anno, del 47% delle cardiopatie ischemiche e del 54% degli ictus cerebrali". Camminare o pedalare ogni giorno, ricorda il medico, è "una misura efficace per tenere sotto controllo i vari fattori di rischio e permette di dimezzare il rischio di morte". Le regole base da seguire, che spaziano dalla dieta, alla quantità di attività fisica in base all’età, fino ai suggerimenti per curare i piccoli traumi, sono contenute nell'’opuscolo a vignette 'Una passeggiata di salute', presentato oggi al Senato nel convegno nazionale 'Il ritratto della salute e la medicina dei sani: modelli di sviluppo e strategie di comunicazione', promosso dalla Simg e dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione................. In base ai dati Istat, i sedentari sono pari al 38,3% degli italiani: oltre 22 milioni di persone che dichiarano di non praticare attività fisica nel tempo libero. "La prevenzione è un diritto per ciascun cittadino ed è un obiettivo del nostro sistema sanitario nazionale - sottolinea Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità del Senato e dell'Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione ............Per i danni diretti e indiretti che derivano da stili di vita sbagliati lo Stato spende circa 60 miliardi di euro ogni anno".

lunedì 23 gennaio 2012

di Alessio Moretto, cosa sta accadendo su Facebook, Twitter, Google+ , riflessioni

Un Social Network, o rete sociale in italiano, è un gruppo di persone connesse da legami di lavoro, amicizia o conoscenza, un Information Network, rete di informazioni nella nostra lingua, è una rete che trasmette informazioni, il Social network per eccellenza è Facebook, il cui scopo iniziale è metterci in contatto con amici di scuola, colleghi e conoscenti, l'information network numero uno è Twitter, dove in 140 caratteri dobbiamo dare una notizia e aggiornare il nostro stato, aiutato dai trends, se il secondo è in una crescita spaventosa, soprattutto in italia e grazie a notizie che veicolano prima su Twitter che sui media tradizionali il primo è in discesa libera, non parliamo di numero di iscritti, ma del mio punto di vista, un social network che ti mette in contatto con gli amici è stato per alcuni anni il trend, ma ora la gente sta cominciando a cercare qualcosa di nuovo, Twitter sta esplodendo adesso grazie alla velocità delle notizie, circolano prima di tutti gli altri posti e sono continue, c'è quasi un overflow di informazione, la tragedia della costa è stata discussa in lungo e in largo da tutti, su Facebook questo non è successo, non ho visto tanti link come mi aspettavo su questo argomento, poca informazione, l'esatto contrario di Twitter, se succede qualcosa non ho modo di sapere che ne stanno parlando tutti e ne rimango all'oscuro finché un mio contatto non ne parla.
Il futuro, a mio parere, è un social/information network, Google+ attualmente risponde a queste esigenze, le cerchie mi permettono di tenermi in contatto con i miei amici, conoscenti e colleghi ed anzi, di mostrare o nascondere alcune cose a loro, inoltre posso cerchiare estranei che non sono obbligati ad aggiungermi, ma io posso comunque seguire i loro aggiornamenti senza che loro siano obbligati a seguire i miei, diciamo che assomiglia molto a Twitter per questo aspetto, l'informazione arriva sia grazie ai contenuti sia grazie aitemi caldi
 (che per ora si trovano alla fine dello stream e presto arriveranno anche nel menu), inoltre posso sfruttare le cerchie come ho specificato prima per seguire persone interessanti.

arte

restiamo umaniAnteprima
Anteprima



 alda merini  Anteprima http://www.aldamerini.it/



open library , usa lett. google o bing   Anteprimahttp://openlibrary.org/






AnteprimaFILMS, INFORNAZIONI, CRITICA  http://news.google.it/news?oe=utf-8&rls=org.mozilla%3Ait%3Aofficial&client=firefox-a&um=1&hl=it&resnum=4&nolr=1&q=critica+cinema&btnG=Cerca+nelle+notizie


AnteprimaDONNA E ARTE   http://orsocastanoallegro.myblog.it/




ARTKEY Anteprimahttp://www.teknemedia.net/index.html



WOMAN ARTIST  http://www.artcyclopedia.com/artists/women.html

Logohttp://www.mapforid.it/index2.htm l'immigrazione e' sempre  esistita

sorrow by paul collier

venerdì 20 gennaio 2012

nella più grande banca del seme d'Europa, Aarhus

Sono società impegnate nella raccolta di liquido seminale umano, conservato in piccole fiale di 0,4-1,0 millilitri e congelato in serbatoi di azoto liquido a –196 gradi centigradi prima di essere utilizzato anche anni dopo in eventuali operazioni di fecondazione assistita. La più importante si trova ad Aarhus, la seconda città della Danimarca e il primo porto del paese, nella penisola dello Jutland. ................Nel corso dell’ultimo decennio, il nostro ruolo è cambiato. Come le dicevo prima, in un primo tempo le banche del seme raccoglievano sperma per ovviare a problemi molto pratici, l’assenza del partner alla data di un potenziale concepimento o una cura contro il cancro che avrebbe reso l’uomo almeno temporaneamente infertile. I nostri clienti erano coppie eterosessuali tendenzialmente sposate, alle prese con una malformazione o una patologia fonte di preoccupazioni e angosce. Oggi sono anche coppie omosessuali, se non addirittura donne single. Questi non sono pazienti, bensì clienti. In questo senso, il mercato si è modificato radicalmente, e la nostra attività è diventata molto più commerciale................ Il momento della selezione è cruciale, in parte regolamentato a livello europeo da una direttiva del 2004, entrata in vigore nel 2007, sui tessuti e le cellule umane. Prosegue il mio interlocutore: «Facciamo pubblicità sui giornali o alla televisione. Cerchiamo uomini tra i 18 e i 45 anni, che non appartengano a gruppi definiti a rischio, per esempio gli omosessuali per paura della sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids). Siamo di fronte a una discriminazione, ma così ci impone la legge danese...............Oggi la procreazione assistita ha messo radici e la questione è diventata molto più complessa. Vogliono conoscere tutto del donatore. Addirittura, molti uomini vorrebbero che il bambino rassomigliasse loro il più possibile. Dobbiamo quindi offrire campioni molto vari, che precisino volta per volta l’origine etnica, l’altezza, il colore degli occhi e dei capelli, il peso, e così via. Tra l’altro mettiamo a disposizione un messaggio del donatore scritto a mano, che può permettere eventualmente un’analisi calligrafica e quindi aiutare nella scelta. Negli Stati Uniti il profiling è molto esteso: tra i vari criteri, dico per scherzare, ci potrebbe anche essere in certi casi la richiesta di un sosia di Charlie Chaplin. Per ora, noi qui in Europa non facciamo questo genere di cose, ma mi chiedo se in futuro non lo faremo, visto che la domanda del cliente finale ci spinge in questa direzione. Devo ammettere che in prima battuta la tendenza americana non mi piaceva. Ma poi, riflettendoci, non la trovo così criticabile o preoccupante. Anzi, mi sembra più naturale: non facciamo forse una selezione anche drastica nella vita di tutti i giorni, quando scegliamo il nostro partner? Tutta l’evoluzione della nostra specie è il risultato di una selezione. Credo che Cryos debba difendere le necessità e assecondare i desideri dell’individuo in questo campo, anche perché l’identikit dei nostri clienti è cambiato moltissimo in questi anni............Un tempo i pazienti di Cryos International erano all’80 per cento eterosessuali. Oggi gli omosessuali – uomini e donne – sono saliti al 30 per cento del totale. Negli Stati Uniti la proporzione è ancor più sorprendente: metà di coloro che si rivolgono alle banche del seme per un’inseminazione artificiale o una fecondazione in vitro sono single. Aggiunge Schou: «Assistiamo sempre più spesso al desiderio di donne molto istruite – giornaliste, medici o avvocate – pronte a soddisfare all’età di trent’anni il bisogno biologico della gravidanza. Avendo tralasciato la vita sentimentale per studiare e per assicurarsi una carriera, il compagno della vita lo cercheranno più tardi. Prima vogliono avere un bambino».
Longanesi & C. © 2012 – Milano ratto da Sergio e Beda Romano, La Chiesa contro, Longanesi. , stralci
orso castano : sta veramente cambiando il concetto e lo status della famiglia? Se un single, omo o etero, puo' , magari prendendo anche un utero in affitto, "procreare" la domanda ha un peso significativo. Ma quello che resiste e' il bisogno del bambino di avere genitori adulti complementari e diversi tra loro, perche' possa essere accudito nel migliore dei modi e perche' gli si possa offrire un ventaglio di modelli di comportamento di riferimento che rispondano ai suoi bisogni profondi e che lui possa utilizzare nella sua crescita e nel lungo percorso della vita. Le figure genitoriali sono molto importanti e vengono introiettate nel profondo, non ci si pui' disfarne in quattroe quattrotto. Con loro bisogna fare i conti nella vita e segnano un imprinting enorme che influira' sulla loro struttura psicologica. Sembra che queste elementari considerazioni  sfuggano o scompaiono  di frrontr alla esigenza della procreazione, bisogno profondo che se non realizzato fa apparire la vita incompleta . A nulla servirebbe ricordare  che esistono le adozioni a distanza , che e'possibile investire in soldi ed energia nei paesi meno sviluppati, che guerre e devastazioni naturali creano milioni di bammbini affamati e senza un tetto. C'e' un problema di identita' ed un'angoscia esistenziale che spinge e porta a sottovalutare le considerazioni sopra esposte.

giovedì 19 gennaio 2012

Tumori, 89% italiani chiede piu' informazioni, arriva manuale ad hoc da Univadis


Roma, 18 gen. (Adnkronos Salute) - Dubbi, incertezze, paure e speranze. La diagnosi o il sospetto di un tumore aprono la strada a un bisogno di informazioni non ancora sempre soddisfatto. Da una recente indagine "abbiamo visto come l'89% degli italiani chieda più informazioni scientificamente corrette sui tumori", sottolinea Francesco De Lorenzo, presidente dell'Associazione italiana malati di cancro (Aimac). Proprio per rispondere a questa esigenza è nato il Manuale per la comunicazione in oncologia, dice De Lorenzo, che ha curato il volume insieme a Stefano Vella, dell'Istituto superiore di sanità. "Il manuale fa parte dei progetti di informazione promossi da Alleanza Contro il Cancro - spiega Enrico Garaci, presidente dell’Iss - e contribuisce alla costruzione di una moderna cultura della medicina. Di questa visione - aggiunge Garaci - la comunicazione è infatti una parte essenziale perché promuovere l'informazione del paziente e l'aumento del livello di consapevolezza di tutto il processo terapeutico significa promuovere una medicina che pensa al paziente come a una persona, ne fa un interlocutore attivo e non semplicemente un corpo a cui somministrare una terapia". Il manuale è il risultato di 10 anni di studi e indagini sviluppati con il sostegno del ministero della Salute da Iss, Aimac e dai maggiori Irccs in campo oncologico: Int di Milano, Cro di Aviano, Ire di Roma e Pascale di Napoli. "Intende promuovere la conoscenza e i risultati raggiunti dal Servizio Nazionale di accoglienza e informazione (Sion) con la prospettiva di allargare e potenziare quanto esiste oggi, per rispondere in maniera sempre più adeguata e capillare alla realizzazione del piano di promozione per la comunicazione e informazione oncologica" evidenzia Vella, direttore del Dipartimento del farmaco dell’Iss. Il Sion, infatti, oggi collega in un’unica rete 35 punti di informazione e accoglienza. Questi, coordinati da psicologhe volontarie dell’Ufficio nazionale del servizio civile, rappresentano l’elemento di base e i nodi della rete del Sion, presso i maggiori centri per lo studio e la cura dei tumori. Si avvalgono di un sistema multimediale che assicura un'informazione personalizzata attraverso la distribuzione gratuita di libretti e Dvd, una helpline dedicata che risponde al numero verde 840503579, ma anche di materiale informativo disponibile sul sito Aimac. Il manuale "è stato stampato in 1.500 copie e verrà pubblicato sul nostro sito - prosegue De Lorenzo - dove sarà messo a disposizione gratuitamente". "Se nella comunicazione della diagnosi in questi anni si sono fatti molti passi avanti - spiega all'Adnkronos Salute Stefano Cascinu, presidente Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) - sulla prognosi ci sono ancora delle lacune. Internet può essere un alleato dei pazienti, se ben interpretato, ma un nemico se le informazioni messe in rete sono utilizzate senza il filtro di uno specialista. I malati di tumore sono particolarmente vulnerabili, dunque è fondamentale che il medico 'filtri' le informazioni e fughi i dubbi. Perché un'informazione corretta - conclude - è la prima medicina".

mercoledì 18 gennaio 2012

Monti: «La governance dell'eurozona non è all'altezza»

  .................la questione è la governance dell'eurozona che non è all'altezza». Parole (letteralmente «contribuire al miglioramento della governance dell'eurozona, non adeguata alla sfida», ndr) che il suo collega britannico ha ascoltato con attento distacco. Condizione inevitabile per chi, come la Gran Bretagna, pur avendo deciso di autoescludersi dalla nuova fase di integrazione su base intergovernativa spera in una rapida soluzione della crisi dell'eurozona nella consapevolezza dell'assoluta dipendenza commerciale dai destini dell'Ue. Come la vigilia aveva suggerito, l'incontro dal nostro corrispondente Leonardo Maisano - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/69Gsr 

orso castano: estremamente importante sia òa visita che il discorso di Monti. Vedremo nei prossimi giorni come si porra' l'Inghilterra di fronte al problema del mercato unico

Usa: "Difendiamo libertà sul web"


DIRITTI INTERNET

Usa: "Difendiamo libertà sul web" Ma è polemica su legge anti-pirati Usa: "Difendiamo libertà sul web"
Ma è polemica su legge anti-pirati

Il segretario di Stato Clinton in prima linea contro i "controlli di Stato" sulle attività online. Il suo vice Baer: "Noi contro ogni regolamentazione, proteggiamo diritti umani online e offline". Ma tra gli internauti crescono le critiche alla proposta di legge in difesa del copyright che introdurrebbe pesanti vincoli a provider e utenti. E qualcuno ricorda il caso Wikileaksdi RAFFAELLA MENICHINI

da Google + : due leggi americane contro la liberta' sul web . Firmiamo la petizione


Millions of Americans oppose SOPA and PIPA because these bills would censor the Internet and slow economic growth in the U.S.

Two bills before Congress, known as the Protect IP Act (PIPA) in the Senate and the Stop Online Piracy Act (SOPA) in the House, would censor the Web and impose harmful regulations on American business. Millions of Internet users and entrepreneurs already oppose SOPA and PIPA.
The Senate will begin voting on January 24th. Please let them know how you feel. Sign this petition urging Congress to vote NO on PIPA and SOPA before it is too late.
Chart: “Congress, Can You Hear Us?”

martedì 17 gennaio 2012

da wall street italia : intervista a Toni negri


non smettere mai di capire" e' il motto di WSI. Siccome questa crisi avra' devastanti conseguenze sociali, politiche e finanziarie, e' tempo quindi di bypassare le tradizionali fonti di informazione (che trovate comunque qui sul sito) per dare spazio ad altre interpretazioni, piu' estreme. Il tutto, in uno scenario di bancarotta della scienza economica e della politica. Il contenuto di questo scritto, apparso sul sito UniNomade esprime il pensiero degli autori - che ringraziamo - e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

Roma - L’approfondimento della crisi, con le sue devastanti conseguenze sociali, continua a spiazzare consolidati paradigmi interpretativi. Ne risultano non soltanto la bancarotta della scienza economica mainstream, ma anche inedite sfide per quanti hanno continuato in questi anni a praticare in forme originali la critica dell’economia politica. In questione, sempre più chiaramente, ci sembra essere proprio il rapporto tra le categorie economiche e le categorie politiche. Per aprire la discussione all’interno del sito di UniNomade abbiamo rivolto cinque domande ad Andrea Fumagalli, Christian Marazzi e Carlo Vercellone. Presentiamo di seguito le risposte di Andrea e di Christian, in forma di dialogo. Carlo ha svolto alcune riflessioni sull’insieme dei temi da noi proposti: le si possono leggere in conclusione.

Pensate che davvero i mercati non abbiano una leadership latente, qualcuno che suggerisca le operazioni da fare? Questo fuori da ogni teoria del complotto, ma semplicemente dentro l’analisi di ogni meccanismo di decisione, che prevede momenti di unificazione cosciente e non semplicemente condensazioni di spontaneità.

Andrea Fumagalli: le grandi società finanziarie hanno un comportamento che possiamo definire da oligopolio collusivo. Il loro scopo è fare plusvalenze. In questa fase, le plusvalenze più elevate sono ricavabili dallo scambio dei derivati Cds, in particolare quelli relativi al rischio di default privato e pubblico. La natura collusiva dell’oligopolio finanziario viene garantita dall’intermediazione svolta dalle società di rating. A partire dalla crisi dei sub-prime (fine 2007), si è assistito ad un ulteriore processo di concentrazione nei mercati finanziari. Ecco alcuni dati.
Se il Pil del mondo intero nel 2010 è stato di 74 mila miliardi di dollari, la finanza lo surclassa: il mercato obbligazionario mondiale vale 95 mila miliardi di dollari, le borse di tutto il mondo 50 mila miliardi, i derivati 466 mila miliardi. Tutti insieme questi mercati muovono un ammontare di ricchezza otto volte più grande di quella prodotta in termini reali: industrie, agricoltura, servizi. Tutto ciò è noto, ma ciò che spesso si dimentica è che tale processo, oltre a spostare il centro della valorizzazione e dell’accumulazione capitalistica dalla produzione materiale a quella immateriale e dello sfruttamento dal solo lavoro manuale anche a quello cognitivo, ha dato origine ad una nuova "accumulazione originaria" caratterizzata da un elevato grado di concentrazione. Per quanto riguarda il settore bancario, i dati della Federal Reserve ci dicono che dal 1980 al 2005 si sono verificate circa 11.500 fusioni, circa una media di 440 all’anno, riducendo in tal modo il numero delle banche a meno di 7.500. Al 2011, cinque Sim (Società di Intermediazione Mobiliare e divisioni bancarie: J.P Morgan, Bank of America, Citybank, Goldman Sachs, Hsbc Usa) e cinque banche (Deutsche Bank, Ubs, Credit Suisse, Citycorp-Merrill Linch, Bnp-Parisbas) hanno raggiunto il controllo di oltre il 90% del totale dei titoli derivati. Nel mercato azionario, le strategie di fusione e acquisizione hanno ridotto in modo consistente il numero delle società quotate. Ad oggi, le prime 10 società con maggiore capitalizzazione di borsa, pari allo 0,12% delle 7.800 società registrate, detengono il 41% del valore totale, il 47% del totale dei ricavi e il 55% delle plusvalenze registrate. In tale processo di concentrazione, il ruolo principale è detenuto dagli investitori istituzionali (termine con il quale si indicano tutti quegli operatori finanziari – da Sim, a banche, a assicurazioni – che gestiscono per conto terzi gli investimenti finanziari: sono oggi coloro che negli anni ’30 Keynes definiva gli "speculatori di professione"). Oggi, sempre secondo i dati della Federal Reserve, gli investitori istituzionali trattano titoli per un valore nominale pari a 39 miliardi, il 68,4% del totale, con un incremento di 20 volte rispetto a venti anni fa. Inoltre, tale quota è aumentata nell’ultimo anno, grazie alla diffusione dei titoli di debito sovrano.
Non credo che ci sia qualcuno che consigli le strategie dei manager delle grandi società finanziarie, men che meno qualcuno di "politico". Come dirò più avanti, il potere economico-politico è nelle loro mani e lo possono esercitare senza che ci sia qualche "suggeritore". La molla, è come sempre nel capitalismo, il guadagno e la ricchezza, in presenza di nessun comportamento "sopra le righe". Il problema non è la sete di guadagno dei mercati finanziari, quanto piuttosto coloro che fungono da vassalli e sudditi.
Christian Marazzi: la "leadership latente" c’è, eccome. Come ben sintetizzato da Andrea Fumagalli e da Carlo Vercellone, la leadership dei mercati si invera nella concentrazione fenomenale del capitale industrial-finanziario venutasi a creare nel corso degli ultimi anni sulla falsariga dello stop-and-go della finanziarizzazione. Banche di investimento, imprese multinazionali, hedge funds, fondi istituzionali e fondi pensione ne rappresentano il cuore: sono loro che "fanno il mercato", che orientano le fasi speculative "normalizzando" quelle che Keynes chiamava le "convenzioni", come la convenzione latino-americana, quella internettiana, quella dei subprime e, poi, dei debiti sovrani. L’attacco all’euro è stato deciso nel febbraio del 2010 a New York da un gruppo di fondi speculativi, tanto per fare un esempio recente. Luciano Gallino, nel suo Finanzcapitalismo, ha addirittura quantificato "gli uomini che contano" nel mondo, se non erro in 10 milioni. Dal punto di vista della piramide del potere, sono le lobby che contano, perché esse, oltre che ai livelli alti del G 20, del FMI, della UE e della BCE, agiscono dall’interno degli Stati-nazione, articolando su scala locale quelle che sono le linee guida del capitalismo finanziario. La cosa che a me sembra più importante, comunque, è la seguente: la "leadership latente" c’è, ma non sempre. Il potere finanziario, certamente, crea il "mood del mercato", definisce per così dire l’andamento normale delle fase di accumulazione, quella fase centrale della curva di Gauss durante la quale gli investitori si muovono mimeticamente, in gregge, secondo il principio (appunto) delle convenzioni storicamente determinate. Ma nelle fasi di panico, nella coda della curva gaussiana, quando appaiono i cigni neri di Thaleb, la leadership entra decisamente in crisi, viene stravolta dall’imprevisto e dall’imprevedibile. I cigni neri non sono necessariamente le crisi finanziarie, quelle implicite e cicliche della teoria dell’instabilità finanziaria di Minski. Sono, piuttosto, quegli eventi sociali e politici che sfuggono a qualsiasi modellizzazione politico-finanziaria. Quando si instaura il panico, anche la leadership è spiazzata. Un aspetto sul quale, almeno per me, non c’è ancora sufficiente chiarezza teorica è l’origine delle convenzioni. Ad esempio, io non credo alla spontaneità nella formazione delle convenzioni dei teorici della "finanza autoreferenziale", in particolare di André Orléan, che è tra coloro che meglio ci hanno spiegato il funzionamento dei mercati finanziari. Credo che le convenzioni siano determinate scientemente, tenendo conto di tutta una serie di fattori strategici (oltre, ovviamente, alle opportunità di profitto), fra i quali gli squilibri macro-economici e geo-politici, le configurazioni monetarie (le differenze, ad esempio, tra una Fed e la BCE non sono bazzecole, così come il fatto che ci siano paesi in surplus e paesi in deficit), etc.
Molti analisti politici pensano che i mercati abbiano rovesciato sugli stati la loro capacità di centralizzazione, che quindi l’azione degli stati non sia semplicemente un’azione sovrana ma un’azione sovrana sovradeterminata da un coagulo di interessi finanziari. La fase successiva al 2008 di ri-finanziamento delle banche da parte degli stati si sarebbe conclusa con un ulteriore assoggettamento dei poteri sovrani agli interessi dei mercati. Tutto questo come funziona, se funziona, nell’attuale crisi?

NEVICATA CHIMICA A TORINO! PASSA PAROLA FASSINO SVEGLIATI!!


Galaverna e nevicata chimica alle porte di Torino

Episodio pseudo nevoso su Torino illude soprattutto i bambini, ma anche molti adulti inesperti.

In primo piano - 16 Gennaio 2012, ore 10.43
Un episodio come questo, non si era ancora verificato in questo inverno 2011-2012.
Le strade conpletamente imbiancate, bianchi fiocchi ben visibili che cadevano dal cielo, ingannando i meno esperti, che hanno gridatto alla neve....

In realtà, a sommarsi a brina e galaverna, i fiocchi sono arrivati dalla grande abbondanza di nuclei di condensazione messi a disposizione dagli scarichi di fabbriche ed industrie. Ne è così nato un episodio di leggera nevicata chimica, che ha lo stesso effetto di brevi rovesci di neve, caratterizzati anche da larghi fiocchi dendritici, che cadono dalla nebbia. Più dura l'episodio e più la nebbia si assottiglia e lascia il posto al sole. Se l'episodio è di breve durata la nebbia persiste.

Il tutto si verifica solo negli episodi di nebbia associati a temperature dell'aria largamente sotto lo zero.

Davvero una mattinata invernale, con temperatura minima che ad Orbassano, non lontano dal capoluogo ha sfiorato i -10°C !!!
Al momento grava ancora su Torino sud una fitta Nebbia.



lunedì 16 gennaio 2012

Maca (Lepidium meyenii Walp), il viagra naturale, potente afrodisiaco


Maca (Lepidium meyenii  Walp)Denominazione botanica: Lepidium meyenii Walp., L. peruvianum Chacon - fam. Crucifere (Brassicacee)
Sinonimi: Amarillo, Ccello (Maca gialla); Rojo, Puca (Maca rossa); Morado, Milagro (Maca rosso scuro)
Parti usate: radice tuberosa -
Tempo balsamico: a maturità, cioè dopo 7-10 mesi dalla semina
La maca è una pianta spontanea e perenne diffusa sulle cime del Perù ad un altitudine di 3000 metri. Cresce su depositi alluvionali del Quaternario, formati da conglomerati di argilla nera, bituminosa o carbonifera. E’ utilizzato dalle popolazioni andine fin dai tempi degli Incas. La parte utilizzata è la radice tuberosa nota per le proprietà afrodisiache e per gli effetti positivi sulla fertilità.  
Recenti studi effettuati in America dimostrano che la Maca da dei benefici sulla vita sessuale, migliorando, appunto, le prestazioni sessuali. viene indicato anche nel trattamento della disfunzione erettile e nell'impotenza maschile. Uno studio realizzato da associati alla universidad Peruana Cayetano Heredia, durato 3 mesi ha permesso di valutare la reale efficacia della maca Lepidium meyenii Walp. L'esperimento è stato effettuato su uomini di età tra 21 e 55 anni. Ad un gruppo é stata somministrata una quantità di estratto tra i 1500 e i 3000 mg di maca, a l'altro placebo. Entrambi i gruppi erano all'oscuro di cosa stavano in realtà assumendo. 
A partire dalla ottava settimana è stato avvertito un aumento considerevole del desiderio sessuale negli intervenuti ai quali era stato somministrato estratto di maca Lepidium meyenii Walp, questo senza che nei pazienti si avvertisse un aumento di ansia o tensione.
5 DOMANDE SULLA MACA
La maca aumenta la spermatogenesi?
Alcuni studi avrebbero dimostrato una stimolazione della spermatogenesi nel maschio (aumentata produzione di spermatogoni e spermatozoi), una stimolazione della maturazione dei follicoli del Graaf e della secrezione di estrogeni nella femmina. Il condizionale è di obbligo poichè questi studi necessitano di ulteriori conferme.
La maca aumenta la motilità degli spermatozoi?
Contendendo l'aminoacido Arginina, potebbe risultare utile per la motilità degli spermatozoi.

Prendendo maca come tonico, si avverte una sensazione di agitazione come per il caffè?
L'effetto tonico della maca non sarebbe dovuto ad una stimolazione del S.N.C. come avviene per il caffè, ma ad un miglioramento nel rendimento energetico: per questo è stato impiegato, con buoni risultati pare, anche dagli atleti.
Può essere utile per la menopausa
Secondo alcune bibliografie, la maca avrebbe un'azione riequilibrante ormonale, se ciò fosse confermato, la maca risulterebbe utile anche nella sindrome premestruale e in menopausa.
In un soggetto abbastanza ansioso, l'utilizzo di Maca può aumentare questa caratteristica? 
Per i dosaggi generalmente raccomandati dai produttori non sono noti effetti collaterali, nemmeno ansia. Contenendo anche iodio potrebbe semmai creare una leggera agitazione.

Conclusioni: certamente la maca non può essere considerata il Viagra naturale, (quasi) certo é che stando ad alcuni studi recenti, uniti all'antico utilizzo che i Maya ne facevano, la maca può rivelarsi utile per tutta una serie di problematiche leggere legate alla sessualità maschile e anche femminile. 

studio musica

http://youtu.be/KZ0vvbILxAc   THE MAGIC TRUCK.wmv



origini e storia della musica : blog , Universita' TorinoAnteprimahttp://giovedimusicali.blogspot.com/



http://youtu.be/6FZVznNL-lY

COSMOPROF 2010 IL MASSAGGIO SONORO


Viaggi Sonori 3D: MIX BINAURALE   http://youtu.be/8KC2EB2T8R8 


Stimolatore Endorfine   http://youtu.be/VrCvgL-

XCBg




Riduci l'ansia 



MUSICA RILASSANTE-SUONI DELLA NATURA-

SOUNDS OF NATURE  http://youtu.be/DiDeHAdT3IQ




http://youtu.be/uRXJ7IMcZhY  Paul Collier play list

Stimolazione cerebrale profonda per la depressione resistente al trattamento da Xagena

Una prevalenza di almeno il 30% per la depressione resistente al trattamento ha spinto alla ricerca di strategie terapeutiche alternative.La stimolazione cerebrale profonda è un promettente approccio mirato che consiste nel posizionamento bilaterale di elettrodi in siti neuroanatomici specifici.Data la natura invasiva e sperimentale della tecnica per la depressione resistente al trattamento, è importante ottenere i dati sull'efficacia e sulla sicurezza a breve e a lungo termine.Questo report rappresenta un follow-up prolungato di 20 pazienti con depressione resistente al trattamento, sottoposti a stimolazione cerebrale profonda a livello di giro del cingolo ( area di Brodmann 25 ).Dopo uno studio iniziale di 12 mesi, i pazienti sono stati visitati annualmente e sottoposti all’ultima visita di follow-up per valutare la gravità della depressione, i risultati funzionali e gli eventi avversi.
I tassi medi di risposta a 1, 2 e 3 anni dopo stimolazione cerebrale profonda sono stati, rispettivamente, 62.5%, 46.2% e Durante l'ultima visita di controllo ( range: 3-6 anni ), il tasso di risposta medio è stato del 64.3%.
La compromissione funzionale nelle aree di salute fisica e funzionamento sociale è progressivamente migliorata all'ultima visita di non ci sono stati eventi avversi significativi riportati nel corso di questo follow-up, anche se due pazienti sono deceduti per suicidio durante ricadute depressive.
In conclusione, questi dati suggeriscono che nel lungo periodo, la stimolazione cerebrale profonda rimane una terapia sicura ed efficace per la depressione resistente al trattamento. 
Sono necessari ulteriori studi con campioni più grandi per confermare questi risultati. ( Xagena2011 )
Kennedy SH et al, Am J Psychiatry 2011; 168: 502-510
Psyche2011

Vaccino può rallentare lo sviluppo del tumore alla mammella e dell’ovaio , da xagena , oggi

Secondo i ricercatori del National Cancer Institute ( NCI ) i pazienti con tumore ovarico e della mammella con limitato carico tumorale e precedente trattamento chemioterapico minimo possono beneficiare di un vaccino ricombinante basato su vettore poxvirale.  
Tra le 12 pazienti con cancro della mammella che hanno ricevuto il vaccino, il tempo mediano alla progressione è stato di 2.5 mesi ( range: da 1 a 37 mesi ) con una sopravvivenza globale media di 13.7 mesi ( range: da 2.7 a 42.9 mesi ).Per le 14 pazienti con tumore ovarico che hanno ricevuto il vaccino, il tempo medio alla progressione era di 2 mesi ( range: da 1 a 6 mesi ) con una sopravvivenza globale media di 15.0 mesi ( range: da 1.5 a 57 mesi ).Le 26 pazienti nello studio avevano tumore al seno metastatico ( n=12 ) o cancro ovarico ( n=14 ) che era progredito dopo la terapia standard, o erano pazienti non-candidate alle terapie standard. Inoltre era richiesto un ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) performance status di 0 o 1.Le partecipanti hanno ricevuto iniezioni mensili con vaccini PANVAC che esprimono antigeni associati al tumore ( TAA ) per l'antigene carcinoembrionario ( CEA ) e la mucina-1 insieme a tre molecole co-stimolatorie delle cellule T.Queste pazienti erano state pesantemente pretrattate. Su 26 pazienti, 21 avevano subito tre o più cicli precedenti di chemioterapia.Gli effetti collaterali, associati alla somministrazione del vaccino, sono stati generalmente lievi. Reazioni al sito di iniezione sono state comunemente riportate.Tra le pazienti colpite da cancro al seno, 5 hanno iniziato la sperimentazione con elevati livelli sierici di CEA; 2 hanno presentato una diminuzione di questi livelli e 4 hanno presentato stabilizzazione della malattia.Tra le pazienti con tumore ovarico, 2 hanno mostrato un calo dei livelli sierici di CA-125, un antigene presente sulla superficie di molte cellule del tumore dell’ovaio.
Alcune pazienti che avevano limitato carico tumorale e il cui sistema immunitario non era compromesso da vari cicli di chemioterapia sono apparse beneficiare del vaccino.Inoltre alcune donne hanno mostrato una buona risposta clinica alle terapie successive allo studio.Secondo i ricercatori la sopravvivenza globale può rappresentare un migliore endpoint rispetto al tempo alla progressione o alla riduzione della massa tumorale. ( Xagena2011 )
Fonte: Clinical Cancer Research, 2011