martedì 17 marzo 2015

Corruzione, Ue all’Italia: “La vostra norma non basta. E stop leggi ad personam” da "Il Fatto quotidiamo"

orso castano: un articolo. puntuale quello del fatto. Questo disegno di legge giace ormai da oltre due anni nei cassetti del Parlamento. Questo governo resiste, la tira per le lunghe, figli di grandi dirigenti, dirigenti incollati alla propria sedia, dappertutto, anche nella saniota', dove ci sono Primari, nominati dai Direttori Generali, nominati dai politici Regionali (tutti, di tutti i partiti) , che garantiscono la stabilita' e gli equilibri di potere e le distribuzioni familistiche (dalla famiglia tradizionale a quelle politiche istituzionali , le famose "caste") dei posti chiave , perche' nulla cambi ed i rivoli del danaro finiscano sempre nelle stesse mani. L'Italia cosi' si sta impoverendo, chi vuole innovare o ha idee nuove deve, dico , deve andare all'estero, dove mette a frutto le sue idee e rende piu' ricche quelle nazioni. Viene una grande tristezza a parlarne, ci si sente impotenti. Allora vien da dire bene Landini, bene anche Salvini , quando parla del magna magna che viene operato da persone molto vicine al potere, come mostrano gli organi di stampa, bene anche i cinque stelle,  quando partecipano ai dibattitti pubblici e denunciano le c orruttele ormai quotidiane, uno stile comportamentale nazionale, un decadimentomorale che non si ferma piu'. E' un intero ceto politico che se ne deve andare e si deve rinnovare. C'e' un sistema che ci sta portando sulla strada della Grecia , se non peggio.

Risultati immagini per il fattoRisultati immagini per ladriRisultati immagini per ladriRapporto della Commissione europea: "Nodi irrisolti: non modifica la prescrizione, il falso in bilancio e l'autoriciclaggio. Stop a norme ad personam"La nuova legge italiana contro la corruzione “lascia irrisolti” vari problemi perché “non modifica la disciplina della prescrizione, la legge sul falso in bilancio e l’autoriciclaggioe non introduce reati per il voto di scambio“. E poi basta con le leggi ad personam e bisogna mettere mano finalmente alla legge sulconflitto d’interesse, questione annosa e costantemente rimandata in Italia. A dirlo all’Italia è la Commissione europea nel Rapporto 2014 anticorruzione. Un’emergenza tale, secondo l’Ue, che il totale dei costi diretti della corruzione in Italia ammonta a 60 miliardi di euro ogni anno, pari al 4% del Pil italiano, cioè metà dei danni provocati in Europa, indicati dalla Commissione in 120 miliardi di euro l’anno. Il dato, derivato da una vecchia stima della Banca mondiale sull’incidenza della corruzione sul Pil a livello globale, è in realtà riduttivo. “Indica soltanto il probabile ordine di grandezza del puro costo monetario della corruzione, cioè delle risorse che dal bilancio pubblico finiscono in tasche private”, rileva Alberto Vannucci, coordinatore del master su corruzione e criminalità organizzata dell’Università di Pisa (e blogger di ilfattoquotidiano.it). “Uno studio della Corte dei contistima per esempio che le tangenti comportino un costo aggiuntivo del 40% sugli appalti pubblici, che in Italia ammontano a 100 miliardi di euro l’anno. Ma il problema”, continua, “è che non si possono calcolare i costi che gravano sul sistema: le aziende costrette a investire in mazzette invece che in Ricerca e sviluppo, i fondi pubblici allocati secondo la convenienza delle cricche e in generale una minore efficienza del mercato”. Secondo il rapportoRisultati immagini per il fatto
presentato oggi, tre quartidei cittadini europei e il 97% degli italiani, ritengono che la corruzione sia diffusa nel proprio Paese. E per due europei su tre, e per l’88% degli italiani, le mazzette e l’utilizzo di legami, sono il modo più semplice per ottenere alcuni servizi pubblici. Bruxelles suggerisce di perfezionare la legge sulla corruzione, anche perché tra l’altro “frammenta” le disposizioni su concussione e corruzione, “rischiando di dare adito ad ambiguità nella pratica e limitare ulteriormente la discrezionalità dell’azione penale”. Sono “ancora insufficienti le nuove disposizioni sulla corruzione nel settore privato e sulla tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti. La prescrizione è un problema “particolarmente serio per la lotta alla corruzione...............

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