martedì 17 ottobre 2017

vivere nella solitudine de polo: essere vento, neve , ghiaccio luce , buio , .......... "The weather man"


August 24, 2015
Evgenia Arbugaeva e ' una giovane fotografa russa, nata a Tiksi, un piccola cittadina sull' Oceano Artico
Nel 2009 si e' diplomata la Internationl Center of Photography di New York. Da allora lavora come freelance, viaggiando fra New York e la Russia.











Ha vinto numerosi premi, fra cui il  Leica Oskar Barnack Award al Rencontres International de la Photographie festival in Arles, Francia.
I suoi progetti fotografici sono stati esibiti in tutto il mondo, e le sue foto sono state pubblicate sul National Geographic, su Le Monde ed altre prestigiose riviste.
l suo ultimo progetto fotografico, che ha riscosso successo su scala internazionale, e' un progetto fotografico su un metereologo che vive in completa solitudine in una stazione del Polo Nord.
Vyacheslav Korotki e' un uomo che vive in assoluta solitudine. Di lavoro fa il trainedpolyarnik, il metereologo del Polo Nord. Negli ultimi 30 anni ha vissuto su un anave Russa e , piu' recentemente lo stato lo ha mandato nella stazione metereologica di Khodovarikhas, dove misura temperature, venti e nevicate. La stazione e' situata sall'estremita' di una penisola circondata dal mare di Barents. Il villaggio piu' vicino e' ad un'ora di elicottero.La moglie vive lontano, ad Arkhangelsk, ma Korokty va a trovarla di rado. Gli danno fastidio il rumore ed il traffico delle citta'Korokty ha 63 anni, e quando ha cominciato a fare questo lavoro era un romantico entusiasta, innamorato dei grandi spazi e delle condizioni meterologiche dell'Artico. Nell' unione sovietica della sua gioventu', i Polyarniki ( uomini del polo), erano considerati come degli astronauti, esploratori per conto del Soviet. MA adesso, sono sempre meno. Chi vuole piu' vivere in questo modo? Evgenia Arbugaeva ha trascorso due lunghi periodi con Korokty. " Il mondo delle citta' gli e' completamente alieno, semplicemnte non lo accetta", racconta la fotografa russa. " Sono venuta con l' idea di di incontrare un eremita che che fuggge dal mondo per qualche grosso dramma personale, ma non era cosi'. Lui non si sente solo per niente. Ogni tanto e' come se sparisse nella tundra, nelle tempeste di neve. Non ha un senso di se' come la maggior parte delle persone. E' come se lui si identificasse con il vento e con il clima di questi posti."
ndr :e' una sorta di "panismo dannunziano al Polo" , immedersimarsi negli elementi della natura , anche quelli piu' difficili da tollerare x un essere umano , un mito certo , ma la ricerca dell'infinito , della essenza dell'essere e della essenza "noumenica" della  natura puo' essere una molla molto potente.....

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