giovedì 23 aprile 2015

Lo spezzatino sanitario fa ingrassare i ricchi

Risultati immagini per quotidiano sanita'0rso castano: si sta' verificando , da parte del governo di destra Renzi ,tra gli altri attacchi ai diritti dei cittadini, per roidurre il loro potere din controllo sull'apparato pubblico , e per demolire a "spzzatino" la stessa efficacia ed efficienza delle strutturev pubbliche, un ricatto  sempre piu' forte sulle figure istituzionali cher finora hannom con la loro disponoibilita' e buona fede supportato lo statoi. Renzi ha ngia' sceltom il modellom americano come quello di riferimento , ilm suom riferimento si intende. Vuole distruggere la cultura della universalita' e della gratuita' del Servizio Sanitario Nazionale. Intende portare avanti una privatizzazione strisciante del Servizio Sanitario Nazionale a favore delle assicurazioni private. L'indebolimento attraverso il taglio continuo del personale , incitando ed incrementando la presenza di cooperastive, onlus, volontariato semipagato, alla lunga distruggeranno il Servizio Sanitario  Pubblico. Renzi se ne dovra' andare. La sinistra del PD non conta piu' niente: e' stata sbattuta via dalla commissione elettorale e nessuno ha protestato; si limitano , questi deputati, a llagnarsi, a fare i menagrami, i gufi , come li chiama Renzi. B. sempiterno invece non molla: non si capisce bene se combatte o appoggia Renzi. Certo che a B le privatizzazioni vanno tutte bene.!! Le sue vacche ingrasseranno. Certo un certo spirito corporativo dei medici di medicina generale che non perdomno occasione per gridare forte di essere i piu bravi della classe andrebbe mitigata. Ma le loro proposte andrebbero prese in seria considerazione.  
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22 APR - “Prevedere che il medico risponda con i propri beni della inappropriatezza della prescrizione dei farmaci non è solo un atto irragionevole e arcaico, ma dimostra ancora una volta il rifiuto di adottare strumenti moderni ed avanzati che consentono alle Regioni di stabilire con i medici una relazione fiduciaria basata sull’uso di procedure non burocratiche e che consentano percorsi professionali rigorosi, rendendo i medici di medicina generale la punta avanzata del Servizio Sanitario Nazionale”. È la durissima presa di posizione del Presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), Claudio Cricelli, sui provvedimenti ipotizzati di recente dalle Regioni.

“Queste misure – sottolinea Cricelli - genererebbero nel medico un conflitto di interessi minando anche la relazione fiduciaria tra camice bianco e paziente con conseguenze imprevedibili sulla reale qualità dell’assistenza. Si rischia di generare un’altra e, forse più dannosa, forma di medicina difensiva. Abbiamo – continua - anche di recente dimostrato in un confronto con la Regione Veneto come si possa tenere perfettamente sotto controllo non solo la spesa, ma i risultati di ogni euro impiegato dai nostri medici. Questo è il vero denominatore della cosiddetta appropriatezza. È appropriato tutto ciò che produce i risultati attesi e programmati e che può essere adeguatamente misurato. Sono appropriati i risultati, non il mero costo delle risorse”.
L’alta Scuola della Simg presenta oggi il suo percorso di Management, basato sull’uso della suite di Governance che, una volta validato con le Regioni, rende automaticamente il medico auditabile attraverso la condivisione di strumenti che garantiscano comportamenti verificabili e accontabili. L’uso di strumenti di Management e di Clinical Governance applicati alla pratica della medicina “costituisce l’alternativa moderna e rigorosa alle soluzioni oscurantiste proposte dalle Regioni. È realmente uno dei falsi miti e credenze del nostro Sistema sanitario nazionale – conclude Cricelli - che alcuni fenomeni di inappropriatezza si combattano con la repressione invece che con la condivisione di corretti strumenti professionali e di una buona organizzazione sanitaria”.

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