venerdì 3 giugno 2016

stimolazione magnetica transcranica , TMS. Attenti : puo' essere una delle tante strade per condizionare il cervello umano

l.m.  : il problema vero che sta dietro tutte queste ricerche sul cervello umano che a priori scartano altre vie (ad es. quelle della musica in combine con le immagini: cosa molto piu' fisiologica) e' dove vogliono arrivare, cosa  e chi vogliono condizionare. C'e' qualcosa che va oltre il puro interesse economico , a vendere attrezzature "futuriste2 che come le perline colorate di Colombo quando scopri' lì'America incantavano i nativi, poi regolarmente massacrati per imposse4ssarsi delle loro terre da parte europea. E' bevdente che si vuole condizionare il cervello umano, come sostiene apertamente bil boss di Facebook  ,zuckermann a comprare , a dirigere l'occhio della menmte dove il boss vuole. A consumare quello che il mercato chiede. C'e' qualcosa di moltom pericoloso in questo. Il capitale ha bisogno di controllare le menti dei "sudditi2 e si attrezza per farlo. Attenti , un avvertimento per tutti i condizionati dai social, analizzate bene prima di restarev affascinati dalle loro "magnifiche sorti e progressive."
dal sito del centro  VeronesiRisultati immagini per tms cervello
«La stimolazione magnetica transcranica o Tms è una tecnica approvata dalla Food and Drug Administration per le forme depressive resistenti, come sembra il caso di chi scrive. Non è dunque uno strumento di prima scelta. Noi la impieghiamo con soggetti che non hanno risposte brillanti con i farmaci e, comunque, sempre associata ai farmaci.
E’ vero, nessuna corrente elettrica passa per la testa del paziente. Al quale viene messo, per esempio, un cerchietto di ceramica intorno al capo o coil, bobina, dove viene fatta circolare della corrente che crea un campo elettromagnetico. E questo stimola certe aree del cervello. Quel che ci interessa per la depressione è l’area frontale destra.
In tutto la seduta dura dieci minuti e se ne fanno 7-8. Il paziente non sente nulla, a volte può presentare un po’ di arrossamento al capo nella zona corrispondente all’area del cervello stimolata.
Abbiamo fatto la Tms anche in abbinamento con la risonanza magnetica che mostra la struttura del cervello e, con la brain navigation, la navigazione attraverso le zone cerebrali, permette di vedere dove esattamente va a colpire la stimolazione. Ed eventualmente può aiutare a correggere il tiro.
L’efficacia di questa terapia? Diciamo che i risultati sono discreti.
Come la Tms, oggi si impiegano, a parte l’elettrochoc, altre due terapie cosiddette “fisiche”: la stimolazione vagale e la stimolazione cerebrale profonda o Dbs.
La prima consiste nell’introdurre sotto cute, nel collo, un elettrodo posto sul nervo vago: è uno stimolatore continuo che va a stimolare certe aree cerebrali. Diciamo che è un antidepressivo portatile perché resta addosso al paziente, come accade per esempio con il pacemaker per il cuore. Il principio è lo stesso.La stimolazione cerebrale profonda è un po’ più complessa perché l’elettrodo va messo dentro il cervello, quindi è necessario trapanare il cranio. Sia questa tecnica che la vagale si fanno insieme con i neurochirurghi. Quel che si introduce, stabilmente, è un elettrodo sottilissimo, un sondino, che stimola il nucleo accumbens del cervello.
Questa tecnica ovviamente si impiega per forme molto gravi, quando la depressione resiste a tutto e non passa mai».
pro e contro  :Stimolaziomne elettrica transcraanica (sembra quasi un elettroschok lieve|)
In gergo scientifico, si chiama stimolazione elettrica transcranialediretta (tDCS): solleticare alcune aree del cervello applicando una leggera corrente elettrica tramite elettrodi sul cuoio capelluto. È una tecnica che ha già dato buoni effetti: gli scienziati l’hanno utilizzata con successo per accelerare la riabilitazione di pazienti colpiti da ictus. E anche il Darpa, l’agenzia per la difesa statunitense, ha studiato a lungo la tDCS per migliorare le capacità di apprendimento dei militari. Ma, come si suol dire, non è tutto oro quel che luccica: un nuovo studio, pubblicato sul Journal of Neuroscience, suggerisce che potrebbe esserci un rovescio della medaglia: i miglioramenti ottenuti grazie alla tDCS nel campo delle abilità cognitive potrebbero comportare dei deficit in un altro campo.
Il neuroscienziato cognitivo Roi Cohen Kadosh, della University of Oxford, che ha condotto lo studio, ha studiato in dettaglio la tDCS allo scopo di aumentare le abilità matematiche degli studenti. In particolare, ha fatto richiesta per un brevetto di uno stimolatore cerebrale che nelle aspettative potrà aiutare chi studia matematica ad acquisire più velocemente le basi teoriche e le abilità pratiche necessarie allo studio della disciplina.
Assieme alla collega Teresa Iuculano di Stanford, Kadosh ha sottoposto a 19 volontari lo studio di un nuovo sistema numerico basandosi su un procedimento di prove ed errori. Il sistema si basa su simboli arbitrari, cioè forme geometriche astratte che rappresentano le cifre decimali. In varie sessioni di allenamento, ai volontari sono stati mostrati due simboli e gli è stato chiesto di indicare quale dei due rappresentasse una quantità maggiore. I risultati delle prove, naturalmente, sono diventati sempre più precisi man mano che l’apprendimento andava avanti.
A tutti i volontari sono stati applicati degli elettrodi sul cuoio capelluto: alcuni hanno ricevuto una lieve stimolazione elettrica della corteccia parietale posteriore, l’area coinvolta nei processi cognitivi numerici, mentre altri hanno ricevuto la stimolazione della corteccia prefrontale dorsolaterale, la regione attivata durante le fasi di apprendimento ememorizzazione. Un terzo gruppo di controllo, infine, ha ricevuto una stimolazione fasulla, che causava soltanto un piccolo formicolio sulla pelle e nessun cambiamento nell’attività cerebrale.
Questi i risultati: i volontari che avevano ricevuto la stimolazione della corteccia parietale hanno imparato il nuovo sistema numerico prima del gruppo di controllo, ma i loro tempi di reazione, a distanza di una settimana, erano più lenti quando dovevano utilizzare le nuove conoscenze per risolvere compiti per cui non si erano allenati. In sostanza, spiega Kadosh, “è come se avessero avuto difficoltà nell’accesso a quello che avevano appena imparato”.
Il gruppo che ha ricevuto la stimolazione dell’area prefrontale, invece, ha mostrato il comportamento opposto: era più lento del gruppo di controllo nell’apprendimento, ma ha ottenuto risultati migliori, in termini di velocità, nel test eseguito alla fine dell’esperimento. I neuroscienziati sono arrivati alla conclusione che stimolare le regioni del cervello abbia i suoi pro e contro: “Proprio come i farmaci, la stimolazione cerebrale ha degli effetti collaterali”, sottolinea Kadosh. Lo scienziato è convinto che siano necessarie ulteriori ricerche per massimizzare i benefici e ridurre gli svantaggi della tecnica: l’approccio della tDCS può dare qualche risultato solo se utilizzato strategicamente, selezionando la regione del cervello giusta e applicando la stimolazione a margine di una strategia di allenamento convenzionale. Sfuma così, dunque, la chimera di imparare nuovi concetti senza alcuno sforzo mentre si dorme, per esempio: “La stimolazione è inutile, o addirittura dannosa, a meno che non la si effettui in combinazione con altre strategie di apprendimento”, conclude Kadosh.

Via: Wired.itRisultati immagini per tms cervello

wikipedia   
La stimolazione magnetica transcranica (TMS) è una tecnica non invasiva di stimolazione elettromagnetica del tessuto cerebrale. Mediante questa tecnica, è possibile studiare il funzionamento dei circuiti e delle connessioni neuronali all'interno del cervello, provocando uno squilibrio piuttosto ridotto e transitorio. È possibile adottare anche questa tecnica in modo ripetuto, ciclicamente, per trattare disturbi psichiatrici e neurologici quali la depressione, le allucinazioni, la malattia di Parkinson etc.; gli studi su questi presunti effetti terapeutici sono stati tuttavia condotti, finora, solo su scala ridotta ed hanno dato risultati contrastanti. Infatti, l'utilizzo della TMS è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) per essere utilizzata nell'emicrania[1] e l'utilizzo della TMS ripetuta (rTMS) è stato approvato nel trattamento della depressione resistente ad altri trattamenti.[2]Risultati immagini per tms cervello

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