venerdì 11 ottobre 2013

read key: ambient stress: onde elettromagnetiche

Aprimo Nel primo anno di università di una qualsiasi facoltà scientifica si insegna che esistono le radiazioni elettromagnetiche e si fa vedere agli studenti il cosiddetto spettro delle radiazioni elettromagnetiche. Questo grafico fa vedere come sono distribuite mano a mano che la loro energia decresce. Si passa dalle radiazioni cosmiche, ai raggi gamma, ai raggi X (tutte molto pericolose perchè molto energetiche), alle radiazioni ultraviolette lontane e vicine, poi vengono le onde luminose, poi l'infrarosso ( le onde elettromagnetiche dei corpi caldi), poi le onde radio o Hertziane e poi le onde della TV che sono le meno energetiche. E' ora necessario capire cosa fanno queste onde quando arrivano sulla materia (per dirla in breve tutto ciò che c'è su questa nostra terra, dai gas ai solidi). Quando queste onde arrivano sulla materia possono essere assorbite a secondo della energia che posseggono. Ogni tipo di materia può assorbire le onde con certe precise quantità di energia e non con altre. Questo significa che i corpi materiali assorbono energia in funzione di come sono fatti. Riguardo agli organismi viventi (uomo compreso), cosa fanno queste onde se assorbite ? Queste onde sono assorbite dai legami chimici che tengono insieme la materia organica di cui sono fatti gli organismi viventi. Le più energetiche sono capaci di rompere i legami chimici (fatti di elettroni) delle molecole dei viventi spezzandole e dannegiandole (dai raggi cosmici fino all'ultravioletto lontano e vicino le radiazioni contengono quantità di energia sufficienti per fare questi danni). Il materiale genetico, le nostre proteine, e tante altre molecole possono essere danneggiate e funzionare male. Le radiazioni luminose (cioè quelle della luce che ci permette di vedere) hanno energia sufficiente a far saltare gli elettroni e questo fenomeno è alla base della visione ma non si spezza nulla e non ci sono danni. Le radiazioni infrarosse sono quelle emanate dai corpi caldi ed hanno energia di far vibrare i legami chimici senza spezzarli, quindi non fanno danni. Le onde Hertziane sono molto meno energetiche ed hanno energia sufficiente solo per far ruotare gli atomi sul loro legame e nulla più, quindi non procurano danno. Le onde della TV sono estremamente deboli e fanno molto poco o quasi nulla. Ciò premesso è evidente che viviamo immersi nelle onde. Una bella giornata di sole ci tira addosso una quantità di onde molto, ma molto più energetiche delle onde radio. Fino ad oggi sulle banche dati scientifiche specializzate che raccolgono tutto lo scibile umano (es. la PubMed di Bethesda - USA) non c'è un sol lavoro scientifico con qualche attendibilità che dica che le onde elettromagnetiche della frequenza di quelle radio facciano male. Allora perchè non ci fanno male quelle luminose ? o quelle della radio che ascoltimao tutti i giorni ? nei cui ambienti siamo immersi ? anche se la fonte è vicina all'orecchio si tratta sempre di energie impercettibili che non riuscirebbero a muovere nemmeno un microbo o un virus. Allora perchè se ne parla tanto ? perchè il dubbio muove soldi, tantissimi soldi, che fanno comodi a tutti (politici, medici, ricercatori, consulenti, giornali, televisione, radio, ecc., ecc., ecc. ...).


e potrebbe farci cambiare idea riguardo la proliferazione dei dispositivi wireless nelle nostre case.Secondo il sito web danese di notizie DR, cinque ragazze della prima classe superiore di Hjallerup hanno avviato l’esperimento dopo avere notato che quando la notte dormivano con il cellulare acceso accanto alla testa, il giorno successivo mostravano difficoltà a concentrarsi.Non essendo in grado di condurre un esperimento sugli effetti dei segnali wireless sull’attività cerebrale, le ragazze hanno quindi deciso di osservare la crescita di piante vicino ai router WiFi – e i risultati hanno un che di sconvolgente.Come riferisce il sito, sei vaschette di semi di crescione dei giardini sono state messe in una stanza senza alcun router WiFi, mentre altre sei vaschette dello stesso tipo sono state collocate in un’altra stanza, accanto a due router WiFi, i quali, stando ai calcoli delle ragazze, emettevano più o meno lo stesso tipo di onde di un comune cellulare.Nel corso dei 12 giorni dell’esperimento, i semi nelle sei vaschette distanti dai router sono cresciuti normalmente, mentre i semi vicino ai router non l’hanno fatto. Anzi, le foto diffuse mostrano che molti dei semi collocati vicino ai router sono diventati marroni e sono morti.QUESTO HA SCATENATO IN DANIMARCA UN ACCESO DIBATTITO
in merito ai possibili effetti negativi sulla salute da parte di telefoni cellulari e impianti WiFi,” ha detto alla ABC News Kim Horsevad, insegnante di biologia alla scuola di Hjallerup.La Horsevad ha affermato che parte della discussione sugli effetti negativi  dell’esperimento ha riguardato l’ipotesi che i semi di crescione si siano seccati a causa del calore emesso dai router WiFi utilizzati. Ha raccontato che nel corso dell’intero esperimento le studentesse hanno mantenuto sufficientemente idratati entrambi i gruppi di semi di crescione e che le temperature sono state regolate da termostati.Secondo Popular Science uno studio simile è stato condotto tre anni fa in Olanda, quando i ricercatori osservarono che alcuni alberi nelle aree urbane stavano presentando “protuberanze” sulla corteccia. L’esperimento, effettuato dall’università di Wageningen, ha comportato l’esposizione per tre mesi di 20 alberi di frassino a vari tipi di radiazioni.  Gli alberi scelti per verificare la tolleranza a forti segnali WiFi cominciarono a manifestare tipici segni di malattia da radiazione, tra cui un aspetto lucido, simile al piombo, sulle foglie.Riguardo all’attenzione che l’esperimento scientifico delle ragazze sta avendo, la Horsevad ha dichiarato che il professore di neuroscienze Olle Johanssen, insieme all’istituto svedese Karolinska, ha manifestato un grande interesse.“Probabilmente [Johanssen] ripeterà l’esperimento in condizioni scientifiche, in un ambiente controllato e professionale,” ha detto la Horsevad. “Pertanto è ovviamente consigliabile attendere gli esiti dei suoi esperimenti  prima di incentrare importanti decisioni sui risultati dell’ esperimento delle ragazze.”

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