venerdì 19 settembre 2014

Sclerosi multipla: la cannabis conferma di poter alleviare i sintomi



Lo indicano dati di uno studio italiano. Ma non è la stessa che si fuma


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I malati venivano cioè invitati a esprimere su una scala da 0 a 10 il loro stato di benessere prima e dopo l’uso del farmaco. Nella ricerca italiana si è cercato di rendere questa valutazione oggettiva. Sono stati 43 i pazienti reclutati nella ricerca: una parte ha ricevuto il farmaco attivo somministrato in forma di spray orale, mentre i rimanenti hanno effettuato spruzzi di placebo. La riduzione della spasticità valutata dai neurologi è stata nettamente superiore in coloro che venivano trattati con l’estratto di cannabis.
Niente equivoci con il «fumo»
«Che è che però diverso dalla cannabis che si fuma – tiene a precisare la ricercatrice -. In primo luogo per il fatto che viene somministrata come spray da spruzzare sulle mucose della bocca per cui il tempo impiegato dalla sostanza cannabinoide per raggiungere il sistema nervoso è più lungo di quello impiegato dai cannabinoidi assunti col fumo. Inoltre nel farmaco la composizione fra i diversi cannabinoidi è bilanciata per cui la sostanza nota per produrre gli effetti allucinogeni (il THC Tetraidrocannabinolo) è bilanciata dall’altro cannabinoide presente, il cannabibiolo, che ne contrasta gli effetti allucinogeni». Lo studio non è riuscito invece a chiarire grazie a quali meccanismi la cannabis produce i suoi effetti positivo sui sintomi della malattia.
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Un importante test eseguito sui topi ha provato che,trapiantando le cellule staminali, gli animali affetti da Sla stanno molto meglio

Attenzione molto alta sulle staminali, lo studio del Centro Dino Ferrari, Università degli Studi di Milano, IRCCS Fondazione Ca’ Granda e Ospedale Maggiore Policlinico, ha dimostrato che, il trapianto delle cellule staminali in un organismo animale con sclerosi laterale amiotrofica porta ottimi benefici.  Analisi eseguita sui topi: a seguito del trapianto, le cellule staminali neuronali hanno toccato il sistema nervoso centrale nell’animale,  migliorando  le condizioni dei topolini malati. Le cellule staminali neuronali trapiantate potrebbero essere quindi una speranza di cura contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
SLAOltre ad essere molto efficace per la Sla, secondo i ricercatori, questo sistema puo’ essere l’apertura di nuovi orizzonti per tutte le patologie neurodegenerative e neuromuscolari. La Sla è una malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso centrale che colpisce i neuroni responsabili del movimento, sia il I motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia il II motoneurone a livello del tronco encefalico e del midollo spinale. La patologia, per la quale ancora oggi non esistono terapie efficaci, insorge in età adulta e colpisce 1-3 individui ogni 100.000 persone/anno, con una prevalenza di 4-13 casi per 100.000. In Italia si stimano circa 6 mila malati di Sla.

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