venerdì 1 maggio 2015

Italicum, M5S, Sel e Fi lanciano la sfida del referendum abrogativo : il 'politico di destra Renzi dovra' confrontarsi con tutta l'opposizione

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orso castano: contro una leggeelettorale truffa , contro la destara Renziana  che ha cominato lo slogan mussolinianon "un uomo solo al comando"  viva il referendum ; e non importa se la corte lo approvera'. Bisogna mandare a casa Renzzi, tornare a votare per librare l'Italia dal pericolo della destra reazionaria e totalitaria che si differenzia dalla destra democratica e liberale . Appello per il reeferendum abrogativo in totot contro l'Itallicum!!!Risultati immagini per itlicum fascistaRisultati immagini per itlicum fascistaRisultati immagini per itlicum fascistaRisultati immagini per itlicum fascistasegui su twitter
 #no italicum    


All'iniziativa, annunciata dai 5 stelle, hanno aderito anche Forza Italia ("Sfidiamo l'esigua maggioranza di Renzi") e Sel ("Daremo battaglia fuori dalle aule". L'Italicum non è ancora stato approvato in via definitiva dalla Camera, che le opposizioni già si organizzano per spostare fuori dalle aule parlamentari la battaglia contro la riforma elettorale. E cresce il fronte 'pro referendum', arricchendosi della presenza di Forza Italia e Sel. 
A lanciare per primi la proposta sono stati i grillini. Ieri sera, dopo un'assemblea del gruppo alla Camera per decidere il da farsi in vista del voto finale sull'Italicum, che si terrà lunedì sera, Danilo Toninelli ai microfoni del Tg3 aveva detto: "Stiamo valutando, decideremo nei prossimi giorni" se promuovere o meno una raccolta firme per dar vita a un referendum abrogativo dell'Italicum. "Siamo consapevoli del fatto che non è certo che la Corte Costituzionale possa accettarlo - spiegava ancora Toninelli - ma stiamo valutando. Lo faremo, comunque, non da soli, ma sarebbe un'iniziativa aperta alla società civile e alle altre forze di opposizione.Decideremo nei prossimi giorni".
Concetto poi ribadito anche oggi: "La battaglia contro l'Italicum continuerà anche dopo la sua approvazione", ha spiegato Toninelli, questa volta a Rainews24. "Stiamo pensando a un referendum abrogativo totale dell'Italicum. Ovviamente - ha aggiunto il grillino - non vogliamo farlo da soli e potrebbe interessare tutte le forze politiche e della società civile che contestano questo tentativo di accentramento del potere di Renzi". 
Nel pomeriggio il fronte si allarga a Sel. In una conferenza stampa, il capogruppo Arturo Scotto non esclude l'ipotesi referendum: da lunedì "inizierà la nostra battaglia fuori dalle aule. Ci auguriamo che questo disegno di legge salti, ma se dovesse passare metteremo in campo iniziative molto serie nel Paese contro questa legge". Per Sel, insiste il capogruppo Scotto, sono necessarie "tutte le iniziative possibili per limitare l'impatto dell'Italicum, a partire da un fronte molto largo che coinvolga tutti perché già lunedì, fuori dalla Camera, ci sia una mobilitazione molto forte. Questa legge va fermata: o per via parlamentare o provando a coinvolgere i cittadini".
A stretto giro, anche Forza Italia esce allo scoperto e, per voce di Rocco Palese, annuncia: "Davanti a unalegge elettorale truffa della democrazia, che rischia di consegnare il Paese a una deriva autoritaria senza precedenti nella storia della Repubblica, e davanti ad un metodo violento messo in atto dal presidente Renzi e dalla sua maggioranza per approvare l'Italicum alla Camera, Forza Italia ritiene che la via maestra per rimarginare questa assurda ferita sia quella di promuovere un referendum e chiedere agli italiani di esprimersi su questo inaccettabile sistema di voto".
E' una vera e propria sfida quella che gli azzurri lanciano al premier: "Sfidiamo Renzi, sfidiamo la sua esigua maggioranza ormai orfana di una parte consistente del Pd", spiega Palese. E che Forza Italia "vuole riformare e non calpestare le istituzioni" rivendica anche Mara Carfagna, segnalando che "per questo forse l'unica strada da percorrere oggi e' rivolgersi al corpo elettorale". "Rivolgo un appello - dice allora la portavoce FI alla Camera - a chi non condivide questa legge: sediamoci e immaginiamo di promuovere un referendum, diamo la parola ai cittadini, chiediamogli cosa pensano dell'Italicum e se lo vogliono abrogare".

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