giovedì 21 maggio 2015

mindfulness e terapia dell'insonnia

da Brail LabBrainLab

Mindfulness e meditazione contro l’insonnia degli anzianiRisultato Immagine per mindfulness
L’incidenza di disturbi del sonno aumenta sensibilmente con l’avanzare dell’età, ma le difficoltà ad addormentarsi, i risvegli ripetuti o precoci e il sonno frammentato vengono spesso trascurati, ritenendoli un effetto collaterale dell’invecchiamento e delle patologie che lo accompagnano. In non pochi casi, poi, si preferisce evitare di ricorrere a farmaci contro l’insonnia per non aggiungere altre terapie a quelle già assunte per il trattamento di condizioni cliniche concomitanti. Uno studio condotto presso l’Università della California di Los Angeles (Stati Uniti) indica che una strategia non farmacologica, semplice e del tutto innocua come la meditazione mindfulness può aiutare a migliorare la qualità del sonno e il benessere psicofisico generale durante il giorno degli over65. Nello studio, 49 persone con età media 66,3 anni sono state randomizzate per la partecipazione a un ciclo di sei settimane di sedute di meditazione mindfulness di due ore ciascuna (24 partecipanti) oppure per incontri di educazione sull’igiene del sonno (25 partecipanti; gruppo di controllo). All’arruolamento, tutte le persone coinvolte presentavano disturbi del sonno moderati, così definiti sulla base di un punteggio >5 nella scala di valutazione Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI). Al termine dell’intervento, nella popolazione intention-to-treat è stato osservato un significativo miglioramento della qualità e della durata del sonno soltanto nel gruppo che aveva seguito le sedute di meditazione mindfulness, che ha visto diminuire il punteggio PSQI medio dall’iniziale 10,2 a 7,4, contro una riduzione da 10,2 a 9,1 nel gruppo sottoposto all’intervento educativo. Anche i sintomi di insonnia, l’affaticamento durante il giorno, la depressione, l’ansia, lo stress e i livelli degli indici infiammatori (NF-κB), valutati nel contesto degli endpoint secondari, sono migliorati significativamente tra chi aveva praticato la meditazione mindfulness rispetto al gruppo di controllo (p <0 i="" parametri="" per="" span="" tutti=""> Su queste basi, i ricercatori ritengono che questo tipo di intervento possa compensare in modo rapido, sicuro ed efficace disturbi del sonno lievi-moderati negli anziani

Fonte: Black DS et al. Mindfulness meditation and improvement in sleep quality and daytime impairment among older adults with sleep disturbances: a randomized clinical trial. JAMA Intern Med 2015; doi:10.1001/jamainternmed.2014.8081 
Pubblicato il 12/05/2015 


da Wikipedia
L'NF-κB ("nuclear factor kappa-light-chain-enhancer of activated B cells") è un complesso proteico funzionante come fattore di trascrizione. NF-κB si può trovare in tutti i tipi di cellule ed è interessata in tutte le reazioni delle cellule agli stimoli, quali stress, citochineradicali liberi, irradiazione con ultravioletti e attacco proveniente dagli antigeni dei batterivirus.[1] NF-κB gioca un ruolo chiave nella regolazione della risposta immunitaria alle infezioni e sue disfunzioni sono state collegate al cancro (come il mieloma multiplo), aiprocessi infiammatori, alle patologie autoimmuni, agli shock settici, alle infezioni virali e alle malattie del sistema immunitario. L'NF-κB è considerato coinvolto anche nei processi di plasticità sinaptica e memoria.[2]........

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