mercoledì 11 novembre 2015

CON HELMUT SCHMIDT SCOMPARE UN GRANDE EUROPEO

orso castano : ad uno ad uno , anche per via dell'eta', scompaiono i "lumi" che hanno gettato le basi e che hanno daton un forte contributo cukturale e politico , alla costruzione dell'Europa,  a quella cultura, a quel concetto di Europa, area dove sono nate e...spesso tragicamente cadute, le grandi Utopie del secolo scorso. Ma anche l'area del mondo che ha saputo apprendere e modificare, attraverso questi "lumi" , quelle utopie per costruirne , sul piano teorico e speriamo sempre in concreto, di nuove , non belliciste, non violente e piu' rispettose dell'ambiente. Questro non senza vivaci dibattiti e contraddizioni. Ma la dialettica non va mai demonizzata, Anzi e' l'unica garanzia di un reale progresso e di una costruzione solida della democrazia.
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Tutte le notizie di Rai News - ultime notizie in tempo reale - home page, logo rai news intervista al Prof. Rusconi professore emerito di Scienze politiche presso l'Università di Torino - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Muore-Helmut-Schmidt-rusconi-77ac229f-b148-40a0-bf6b-09f297da92fa.html

Professor Rusconi, scompare Helmut Schmidt, che fu cancelliere in Germania dal 1974 al 1982, una delle figure chiave del dopoguerra, un leader politico socialdemocratico, un intellettuale, un europeista convinto, un punto di riferimento ideale per l'intera Europa. Quale eredità ci lascia, quali riflessioni le suggerisce la sua scomparsa? 

Schmidt è stato un politico sapiente, accorto, pragmatico; nell'aneddotica gli si contrappone sempre il suo compagno di partito Brandt, che invece viene ricordato come il leader dalle grandi visioni ideali. In realtà molte delle operazioni che Schmidt promosse e che all'epoca potevano apparire dettate appunto dal pragmatismo, viste in retrospettiva acquistano un valore molto più ampio. La creazione del Consiglio Europeo, oggi organismo di governo fondamentale dell'UE, quella del Sistema Monetario Europeo che, ha condotto alla creazione dell'euro ne sono un esempio. Brandt coniò il felice termine Ostpolitick ma fu Schmidt a stabilire rapporti proficui e duraturi con la DDR, rapporti che contribuirono a determinare il crollo del muro di Berlino. Sono scelte che hanno plasmato il futuro, hanno dato anima e forma all'Europa in cui noi viviamo e che oggi è entrata in crisi. Ecco, quel che colpisce è che una grande personalità, un grande leader del passato, scompaia proprio nel momento in cui l'Europa appare non solo in crisi ma anche priva di guide che siano al livello delle figure del passato............

Quella famosa fotografia di Mitterand e Kohl che si tengono la mano di fronte all'ossario di Verdun ?

Per Schmidt il rapporto con la Francia era in assoluto il più importante, da preservare ad ogni costo. Fu criticato, anche aspramente, perché sembrava a volte mettere da parte il metodo comunitario rispetto al valore che annetteva al rapporto tra Parigi e Berlino. Fu accusato di volere un direttorio franco tedesco per l'Europa. Ma lui era acutamente consapevole che occorreva evitare a tutti i costi la rottura di quell'equilibrio, di quel rapporto essenziale, essenziale proprio in prospettiva storica, soprattutto per la Germania che solo attraverso una relazione feconda con la Francia avrebbe potuto correggere i suoi errori fondamentali e recuperare un rapporto costruttivo con il proprio passato, nell'interesse dell'intera Europa.

Come verrà ricordato in patria? 

Come il grande pragmatico che amava le idee e sapeva realizzarle, io credo. Come una delle poche figure rimaste in grado di riconnettere la Germania di oggi alla sua identità migliore e alla sua storia. Certo colpisce quanto sia diversa oggi l'Europa da quel progetto che aveva immaginato, con una Germania sola al comando suo malgrado, "egemone riluttante" secondo la definizione dell'Economist, una Francia che non riesce a esprimere alcuna leadership, in acuta difficoltà economica, una Gran Bretagna che parla apertamente di uscita dall'Unione, e poi questa crisi dei migranti, che ha colto tutti di sorpresa, nella quale, è vero, la Germania ha agito da leader responsabile ma che rischia di isolarla ancor di più, con i paesi dell'Est in rivolta e quelli dell'occidente in crisi. Schmidt nei suoi ultimi anni era rattristato da questa Europa che faceva fatica a condividere ed anche da una Germania che, io credo, gli sembrava priva degli strumenti per orientarsi in una fase storica imprevista e nuova, una fase in cui gli strumenti tradizionali di Berlino non servono più. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Muore-Helmut-Schmidt-rusconi-77ac229f-b148-40a0-bf6b-09f297da92fa.html

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