per saperne di piu' : http://www.ibs.it/code/9788884902955/becht-ovidie/porno-manifesto-storia.html
sabato 21 novembre 2009
una giustificazione "intellettuale" al porno : la libido femminile e' potente, se non piu' di quella maschile, ma non l'aveva ipotizzato Freud?) , cli
Ovidie Becht, pornostar non per i soliti clichè: sesso e soldi, ma per la voglia di conoscenza, per essere consapevole di ciò che vuole criticare. Ma se criticare era il suo scopo iniziale lo si può considerare fallito perchè si è ricreduta sull'ambiente porno ed ora ne fa parte, anzi ne è la regina affascinante, pallida e contestatrice. Non vuole più andare a braccetto con le femministe ricche di preconcetti e si è stancata del femminismo europero spesso troppo tradizionale. Non si può attaccare la pornografia, accusarla di essere solo un esempio di sottomissione della donna. Perchè la pornografia che Ovidie ci racconta non è fatta assolutamente di umiliazioni ma bensì di rigide regole e contratti, libertà di scegliere le scene da girare e nessuno sfruttamento nè utilizzo di minorenni; la pornografia accusata di incetivare la pedofilia in realtà ha ben poche responsabilità in tutto questo,è la moda, il fashion business con le sue modelle giovani ed androgine, sfruttate e maltrattate. ...Ovidie Becht, pornostar non per i soliti clichè: sesso e soldi, ma per la voglia di conoscenza, per essere consapevole di ciò che vuole criticare. Ma se criticare era il suo scopo iniziale lo si può considerare fallito perchè si è ricreduta sull'ambiente porno ed ora ne fa parte, anzi ne è la regina affascinante, pallida e contestatrice. Non vuole più andare a braccetto con le femministe ricche di preconcetti e si è stancata del femminismo europero spesso troppo tradizionale. Non si può attaccre la pornografia, accusarla di essere solo un esempio di sottomissione della donna. Perchè la pornografia che Ovidie ci racconta non è fatta assolutamente di umiliazioni ma bensì di rigide regole e contratti, libertà di scegliere le scene da girare e nessuno sfruttamento nè utilizzo di minorenni; la pornografia accusata di incetivare la pedofilia in realtà ha ben poche responsabilità in tutto questo,è la moda, il fashion business con le sue modelle giovani ed androgine, sfruttate e maltrattate. ...
I primi film che vidi non erano come li avevo immaginati. I corpi degli attori non erano caricature; le donne non erano sottomesse ma potentemente carismatiche; la stessa enfasi veniva posta sia sul piacere maschile che su quello femminile; la qualità delle immagini e la regia erano in alcuni casi eccellenti. Decisi di recitare in questi film perché iniziai a pensare che il femminismo e la pornografia potessere non essere affatto incompatibili. Dal momento che il campo di battaglia delle femministe è la sessualità loro devono essere coinvolte nella rappesentazione del sesso e quindi nei film pornografici. Tutte queste nuove idee mi hanno condotto in un mondo in cui queste donne per le quali avevo sempre provato compassione adesso mi sembravano mirabili e affascinanti. Volevo avere un’immagine sessuale ugualmente potente.
Ovidie è odiata dalle femministe per le sue accuse all'ipocrisia nei confronti dela pornografia. La signorina non vuole coprire il suo seno in copertina e poi vedere le modelle in vetrina sculettanti e senza veli. Non è una ninfomane nè una stupida presuntuosa. La nostra eroina vive da sola dall'eta di 16 anni, militante di sinistra, ora ventiduenne sta con il so professore dell'università, vive senza eccessi e con qualche piercing, vegetariana dall'età di 13 anni "amavo il mio cane, non avrei mai immaginato di poterlo mangiare, allora con quale diritto potevo mangiare altri animali?"; non prende la pillola perchè la considera solo una sostanza nociva alla donna oltre che deresponsabilizzante per uomo. Oltre ad essere un'attrice, diviene anche regista e ora scrittrice con il suo Porno Manifesto già divenuto un caso in Francia. Ovidie si sente demoralizzata quando le cassette porno vengono "utilizzate" e non guardate, perchè la pornografia se fatta decentemente è un'arte, la maggior espressione del corpo, dell'armonia, come una danza. Il problema oggi, non è tanto il dominio dell'uomo sulla donna, infatti questa si è liberato dal giogo maschile per poi buttarsi tra le braccia di un nuovo padrone, il capitalismo. E' schiava di qualcosa di più potente il consumismo sfrenato. Divenuta lavoratrice-consumatrice allo stesso livello dell'uomo e come conseguenza aumenta pateticamente la corsa al sesso come se fosse una raccolta di punti, la raccolta di orgasmi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento