lunedì 15 novembre 2010

contro l'invecchiamento di Fernando Santarelli (*) , stralci dell'art da Gior. Previd. Med


.............. considerata l'importanza della "replicazione" del dna, per conseguire una vita sempre più lunga. ............contrastando i "radicali liberi", essendo questi conseguenza dell'invecchiamento, ma non la sua "causa fondamentale", si conseguirebbe solo un "prolungamento" della durata della vita, ma contemporaneamente un crescente invecchiamento dell'organismo e della popolazione, ...........L'attuale scienza medica ........ richiede un'evoluzione in merito al problema dell'invecchiamento che può essere dato dalla scoperta della possibile immortalità del dna, in presenza della sua duplicazione, come dimostrato dall'esperimento della pecora Dolly.
Inoltre l'attuale scienza medica, si basa su una serie di scienze particolari che considerano solo un preciso aspetto dell'organismo, come anatomia, fisiologia, chimica biologica, patologia generale e speciale ed altre consimili, ma non l'aspetto "organizzativo" della vita di milioni di cellule che costituiscono l'organismo umano. Aspetto che invece può essere considerato dalla scienza dell'economia biologica, scienza dell'organizzazione che permette anche di conseguire il massimo risultato dai mezzi a disposizione. Pertanto si ritiene di fondamentale importanza includere nel programma delle materie di insegnamento della facoltà di Medicina la disciplina dell'economia biologica che in base alle discipline tradizionali può dare importante e completa informazione sulla vita ed il comportamento di milioni di cellule dell'organismo umano.
In merito al problema dell'invecchiamento, l'economia biologica può dare il suo contributo valorizzando l'immortalità della replicazione del dna cellulare, immortalità che già oggi si consegue con l'unione dei cromosomi sessuali maschili e femminili. Inoltre l'economia biologica può consentire di classificare le cellule dell'organismo in cellule perenni labili e stabili. Mentre le cellule perenni, come le cellule nervose e dei muscoli striati, permangono nell'organismo senza sostanziali variazioni durante la vita e le cellule labili, come quelle epiteliali e del sangue, si rinnovano continuamente, lecellule stabili come quelle del fegato, pancreas, milza, connettivi, quali le membrane e le ossa con forma propria, si accrescono durante la vita fino a raggiungere il completo sviluppo con il termine dell'accrescimento dell'organismo.
Tra le predette cellule sono certamente quelle stabili, al raggiungimento del completo sviluppo dell'organismo, ad essere ostacolate nel loro accrescimento. Onde evitare il loro invecchiamento per mancanza di spazio, invecchiamento dannoso per tutto l'organismo, sarà pertanto necessario contrastare tale accrescimento mediante anticorpi monoclonali, per la loro individuazione ed il successivo intervento delle cellule killer e macrofagi del sangue per la loro eliminazione. Si otterrà pertanto un nuovo spazio libero per nuove cellule stabili, che consentirà la duplicazione del dna, condizione fondamentale per contrastare l'invecchiamento di tutto l'organismo. Data la particolare necessità della duplicazione delle cellule stabili, su quanto qui esposto, presso l'Istituto di Farmacologia dell'università di Milano si sta attuando una ricerca sperimentale relativa alla duplicazione del dna per contrastare l'invecchiamento e conseguire una vita sempre più lunga. •
(*) Presidente Associazione italiana ricerca, prevenzione, terapia invecchiamento

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