martedì 28 gennaio 2014

read key : biomateriali :

Oggi c’è uno studio che modifica il modello di intervento nel caso di lesioni traumatiche.
E’ stato pubblicato sulla rivista Biomaterials ed eseguito da un consorzio internazionale, Biohybrid, che riunisce centri di ricerca e imprese distribuiti tra Germania, Spagna, Portogallo, Israele, Svezia e per l’Italia l’Università di Torino con il NICO - Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi e il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche.
----------------La ricerca, finanziata dall’Unione Europea con circa 6 milioni di euro e che si concluderà nel 2015, è stata coordinata dall’Università di Hannover in collaborazione con l’Università di Torino.
Secondo questo studio il guscio dei crostacei potrebbe riparare le lesioni nervose utilizzando il chitosano, la sostanza che protegge crostacei ed insetti conferendo durezza e resistenza a gusci e corazze.
Piccoli tubicini di chitosano guiderebbero, come fossero un tunnel, le ricostruzioni nervose per raggiungere l’organo lesionato e costituirebbero un’alternativa importante, permettendo di evitare l’autotrapianto.
L’ uso della sostanza presenta vari vantaggi quali quello di essere biologicamente compatibili, essere biodegradabili a medio periodo, dissolvendosi nel corpo umano dopo poche settimane.
Infine la soluzione ha un costo molto contenuto ed un bassissimo impatto ambientale poiché la sostanza proverrebbe dagli scarti, opportunamente trattati, dell’industria alimentare.
Ora il progetto verrà testato attraverso trials clinici controllati e multicentrici che potranno definire le potenzialità di questo nuovo strumento per intervenire su soggetti che abbiano lesioni del sistema nervoso periferico dovute a traumi.
L’unica domanda che mi sorge, essendo un soggetto allergico ai crostacei, è se questo intervento potrebbe essere eseguito anche su coloro che come me soffrono di allergia ai gambe

Nessun commento: