sabato 14 giugno 2014

Silla , 1° sec.d.c., LISTE DI PROSCRIZIONE

............................Durante la guerra in Oriente in Roma i popolari tentarono di riorganizzarsi. Il tribuno della plebe Publio Sulpicio Rufo revocò il potere consolare a Silla dandolo a Mario Druso. Lo Stato Romano giaceva, inoltre, in un profondo stato di crisi: la guerra sociale e la guerra contro Mitridate avevano impoverito le casse statali, così come le numerose razzie, massacri e devastazioni avevano portato alla perdita di numerosi capitali. Sulpicio Rufo propose una serie di provvedimenti per far fronte a questi problemi: richiamò dall’esilio quelli che erano stati perseguiti per collusioni con gli alleati italici, inserì i neocittadini italici in tutte le trentacinque tribù e impose un limite di indebitamento di duemila denari per ciascun senatore.
L’azione che fece scoccare la scintilla di una serie di reazioni a catena, fu il trasferimento del comando militare contro Mitridate da Silla a Mario: Silla non appena gli giunse la notizia, non esitò a tornare a Roma con la sua fedele legione,i soldati, infatti, si sentivano più legati al proprio comandante che allo Stato Romano, questo è un punto molto importante per capire i secoli avvenire della storia romana. Impadronitosi di Roma, Silla fece dichiarare i suoi avversari nemici pubblici: Sulpicio fu subito eliminato, così come vennero abrogati tutti i suoi interventi sul piano amministrativo, e Mario scappò nel nord Africa, dove poteva contare su amici capaci di proteggerlo. Prima di fare ritorno in Oriente per concludere la guerra mitridatica, anticipò la sua opera riformatrice: così ogni proposta di legge doveva essere approvata dal senato prima di essere sottoposta al voto popolare e i comizi centuriati dovevano diventare l’unica assemblea con potere legislativo.
Nel’87 a.C. Silla sbarca nell’Epiro e riprende gli scontri contro Mitridate. A Roma invece Lucio Cornelio Cinna e Mario tentano di riprendere in mano le redini del potere dichiarando Silla un nemico pubblico: fu tutto vano. Verso la fine dell’84 a.C., alla notizia dell’imminente ritorno di Silla, Cinna cercò di contrapporsi con il suo esercito ad Ancona, ma fu ucciso da una rivolta dei suoi stesi soldati.
Tornato a Roma nel 83 a.C. Silla, che si alleò politicamente con Gneo Pompeo, iniziò a combattere i seguaci di Mario. Questa guerra civile si concluse l’anno successivo con il massacro dei  nemici sillani, ovvero popolani, Sanniti ed Etruschi nella battaglia di Porta Collina. Per rendere definitiva la sua vittoria, Silla si fece nominare nell’82 a.C. dictator a durata illimitata e diede inizio ad una feroce repressione, redigendo le liste di proscrizione, elenchi di avversari politici che potevano/dovevano essere uccisi: fu una vera e propria caccia all’uomo di cui le fonti dell’epoca ci tramandano un terribile ricordo. Non è il primo caso nella storia di un simile atto di terrore nei confronti dei propri cittadini avversari: già al finire della guerra del Peloponneso vengono attuati simili stratagemmi antidemocratici per “epurare” la società da ribelli e dissidenti conto la parte politica dominante. Tucidide stesso, in più di un passo, ricorda come la guerra intestina e il terrore siano le peggiori forme di violenza. Il caso di Silla, però, è il primo atto di una lunga serie di massacri intestini della storia Romana, il caso di una società con un forte centro politico e apparato istituzionale statale, al quale faranno seguito molti altri atti sanguinosi nella storia. Silla, inoltre, impose un nuovo ordinamento statale: ci fu un allargamento del corpo civico con una trasformazione delle comunità italiche e latine inmunicipia dello Stato romano, aumentò il numero delle province e professionalizzò l’esercito. Inoltre, vennero moltiplicati i tribunali permanenti, i già citati quaestiones perpetuae. Furono totalmente riformati i ruoli dei tribuni della plebe, che negli anni precedenti avevano avuto troppi ruoli sovversivi, e limitò il loro potere di veto. Vennero abolite le frumentationes. Infine ilpomoerium fu esteso lungo una linea virtuale tra l’Arno e il Rubicone.
Compiuta la riorganizzazione dello Stato, Silla, inaspettatamente, si ritirò dalla vita politica il 79 a.C., convinto di aver portato a termine il suo progetto di restaurazione. Nel 78 a.C. morì nella sua villa di campagna in Campania....................

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