sabato 30 agosto 2014

autoritarismo e stato totalitario

    orso castano : la treccani distingue tra autoritarismo e stato autoritario. Oggi , di fronte al terrorismo islamico va studiato ilpercorso mentale e culturale che ha portato la cultura umana a sviluppare queste ideologie e vanno  approfonditi i percorsi del consenso a queste ideologie. Questo sopratutto in Europa: perche' la cultura europea contemporanea non attrae , non coinvolge gli immigrati mussulmani? Eppure , molti studiosi hanno dedotto che proprio le strutture politiche e statali degli stati mussulmani sono stati di freno a quella che era una promettente fucina di idee , la cultura araba. Forse la mancata scissione tra religione e scienza , conquista sudata all'interno della cultura occidentale o forse la mancata acquisizione delle forma di governo "democratiche" , con i limiti che si vogliono, ma pur sempre propugnatrice di liberta' fondamentali come il diritto alla liberta' di diritto alla  ed alla liberta' di pensiero.


    Totalitarismo

    Enciclopedie on line
totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al controllo centralizzato dell’economia, della politica, della cultura, e alla repressione poliziesca.
Storicamente, il concetto di t. nasce con riferimento alle esperienze del fascismo italiano: in un articolo scritto da G. Amendola per Il Mondo, nel 1923, si parla del fascismo come «sistema totalitario» in quanto «promessa del dominio assoluto e dello spadroneggiamento completo e incontrollato nel campo politico e amministrativo» mentre l’uso del sostantivo si fa risalire a L. Basso nel 1925. Fu peraltro lo stesso Mussolini a rivendicare per il fascismo una precisa «volontà totalitaria», capovolgendo il senso dispregiativo del termine. Estendendosi in seguito a connotare sia il regime nazista, sia i vecchi e nuovi sistemi comunisti, il t. è entrato nel linguaggio comune per descrivere una forma politica caratterizzata da assenza di strutture e controlli parlamentari, dalla presenza di un partito unico, dalla soppressione delle garanzie di libertà e pluralismo proprie dello Stato di diritto. Il modello totalitario prevede la preminenza del partito unico sullo Stato; un radicale antipluralismo politico e sociale; l’ideologia della «rivoluzione permanente» e del «nemico oggettivo» per tenere alta la mobilitazione del consenso di massa; l’impiego massiccio delle tecniche di comunicazione come strumenti di propaganda; l’uso sistematico del terrore come strumento di governo. In questo senso i regimi moderni di t. si differenziano non solo dalla democrazia, ma anche dall’autoritarismo, nel quale sono presenti alcuni di questi elementi ma non tutti assieme e con lo stesso grado di intensità. In particolare, i regimi autoritari sono diversi dai regimi totalitari per il fatto di ammettere limitate forme di pluralismo, sia sociale sia politico, nella misura in cui risultino funzionali alle strategie di mantenimento delle riserve di sostegno e di controllo sociale.

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