giovedì 25 giugno 2015

la figura del Preside Comandante Assoluto. Uno stile militare che riporta al ventennio funesto

orso castano: la svolta di destra autoritaria antidialettica anticomplessita' di Renzi, che vuole con la forza di una legge elettorale incostituzionale che gli ha regalato una maggioranza  , incostituzionale, prosegue senza tregua, Renzi mostra le sue tendenze che si rifanno a Benito, il Parlamento e' un bivacco di manipoli  da abbattere a favore di un uomo solo al comando che decide in nome del popolo circindato da adulanti , nani e ballerine. Certo e' impossibile non ricordare le drammatiche  guerre cui ci ha portato il ventennio e la fine drammatica a Dongo del Benito.

da :"il fatto"


Il fatto Quotidiano

Il preside di una scuola avrà il potere di “chiamata diretta” degli insegnanti dei propri istituti. L’Aula della Camera al termine del secondo giorno di votazioni, con 214 voti a favore, 100 contrari e 11 astenuti, ha approvato l’articolo 9 del ddl Buona scuola. “Non ci sarà nessun preside-padrone ma un dirigente responsabile e valutato”, ha assicurato il ministro Stefania Giannini, ma tanti tra quelli che anche oggi hanno protestato davanti a Montecitorio restano convinti che questa novità possa aprire la porta a nepotismo, scelte arbitrarie e persino corruzione. “Grazie al provvedimento sulla scuola e alla norma sulla chiamata diretta dei professori da parte dei presidi, farà carriera Agnese, la moglie del Presidente del Consiglio Renzi”, ha detto in Aula il deputato Luigi Gallo. Fallito il tentativo della minoranza Pd di abolire l’articolo: l’emendamento a prima firma Stefano Fassina è stato respinto con i voti di Forza Italia e della maggioranza Pd. A favore solo Sel e M5S.Il contestatissimo articolo, modificato rispetto al testo originario del Governo (ma non con sufficienti contrappesi a parere di chi ne critica i contenuti) attribuisce ai dirigenti scolastici il potere di conferire ai docenti della scuola l’incarico triennale, che è rinnovabile. La proposta di incarico per la copertura dei posti assegnati alla scuola è rivolta ai docenti di ruolo assegnati all’ambito territoriale di riferimento, dopo la candidature presentate dagli stessi docenti. Nel caso di più proposte di incarico, sarà il docente a dover optare. L’incarico al professore è affidato in modo da “valorizzare il curriculum, le esperienze e le competenze professionali” e il preside può svolgere anche colloqui per poter scegliere i prof del proprio istituto. L’Ufficio scolastico regionale provvede alle assegnazioni dei docenti che non abbiano ricevuto o accettato proposte e, comunque, in caso di inerzia dei presidi. E’ anche possibile l’utilizzo di docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati purché posseggano titoli di studio validi per l’insegnamento della materia in questione, abbiano seguito corsi di aggiornamento e siano dotati di “competenze professionali coerenti”.
Pubblicità . Assieme all’articolo 9 è passato anche un emendamento M5s “antiparentopoli” (non ci può essere parentela tra preside e professore della scuola) fortemente sostenuto dai pentastellati.Approvata, poi, anche una altra modifica, stavolta targata Pd che, in nome della trasparenza, introduce l’obbligo di mettere on line sul sito della scuola il curriculum dei professori........

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