mercoledì 17 giugno 2015

La morte di Bronte: aveva scoperto la sua malattia su Google ma i medici non le avevano creduto

Immagine per il risultato di tipo notizie
orso castano : la diagnosi deve essere il piu' precoce possibile e i medici non devono rifiutare a priori i suggerimenti dei pazienti ma cercare insieme a loro fino in fondo, senza mai stancarsi, le correlazioni causali possibili e le evidenze delle patologie che i pazienti riferiscono, anche per ipotesi ai medici stessi. Purtroppo non e' sempre cosi'.
Londra - «Non cercare i sintomi su Google». Così alcuni medici inglesi avevano liquidato la 19enne Bronte Doyne di Nottingham, che da tempo lamentavaforti dolori allo stomaco. La ragazza è poi morta per una rara forma di cancro al fegato di cui aveva riconosciuto i sintomi cercando sul motore di ricerca. Ma i medici non le avevano creduto.Il fatto era avvenuto nel dicembre 2013 ma solo ora, come si legge sul Times, finalmente i dirigenti sanitari hanno dovuto ammettere di non «averla ascoltata con sufficiente attenzione» e affermato che devono meglio adattarsi all’«era di internet» in cui i pazienti tendono a farsi la diagnosi da soli.Il caso è uno degli innumerevoli episodi dimalasanità accaduti negli ultimi tempi nel Regno Unito, dove troppo spesso le diagnosi di cancro e altre malattie mortali sono troppo tardive.

Nessun commento: