di CHIARA SARACENO , da la Repubblica del 1/12/09
La prima cosa che sperimenta un giovane italiano laureato che cerca e trova lavoro all'estero è un senso di liberazione. Pur nelle difficoltà quotidiane della lingua, della mancanza di reti sociali di sostegno (almeno agli inizi), della perdita delle abitudini e contesti più noti e vicini, ciò che colpisce favorevolmente è l'esistenza di regole trasparenti, di meccanismi di selezione espliciti. Si percepisce di essere valutati e pesati per quanto si sa dimostrare di valere e sapere, non in-nanzittutto per le filiere cui si appartiene. Queste contano anche fuori Italia, si badi bene. Ma difficilmente possono prevalere del tutto sul merito e la competenza.
Un giovane ricercatore che lavora da anni in un istituto tedesco mi ha detto che non riesce a immaginare di poter provare a tornare in ltalia per fare carriera. Gli manca il know how culturale e psicologico, inclusa la capacità di resistenza alle umiliazioni. Né ha voglia di apprenderlo.................
orso castano : pochi giorni fa sul "sole 24 ore" veniva pubblicato un articolo : da uno studio fatto da enti pubblici con rilevazioni aeree , si rilevava che in Italia erano stati costruiti DUE MILIONI di IMMOBILI abusivi. E' una delle tante , ormai irrimediabilmente troppe , illegalita' che hanno distrutto il nostro paese , a cui , evidentemente , lgi apparati politici ed istituzionali non hanno saputo e voluto porre un freno. Oggi il sindaco dell'Aquila , in televisione, su SKY , dichiarava allarmato, che in quella citta devastata dal terremoto si e' ancora oggi all'emergenza sociale, con 18000 cassaintegrati che non sis sa come ricollocare. L'inverno col freddo e la neve , particolarmente duro da quelle parti, faranno il resto.........Il famoso radicamento al proprion territorio , degli abruzzesi , verra' messo a dura prova ........La politica sembra aver dimenticato. Il terremoto per B et al. e' cosa risolta con case prefabbricate consegnate solo a meta', stando alla denuncia dello stesso Bertolaso...ma fermiamoci qui'. Ci potrebbero accusare di istigare all'odio. E poi siamo sul web che verra' regolamentato dai democratici e dai mediatori per vocazione , smemorati di cosa voglia dire la parola liberta'.
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