sabato 12 dicembre 2009

Ricerca sanitaria finalizzata : SPERIAMO NON POLITICIZZATA E SPONSORIZZATA !! clicca



"Ammontano a 3.700.000 euro i fondi stanziati dall’assessorato alla Tutela della salute e Sanità della Regione per i progetti di ricerca destinati al miglioramento dei servizi sanitari.“Mettere a disposizione dei cittadini le migliori conoscenze scientifiche è uno strumento essenziale per la realizzazione degli obiettivi individuati nel Piano socio-sanitario regionale. - afferma l’assessore Eleonora Artesio - Inoltre, riteniamo importante favorire le attività, anche periferiche, della comunità scientifica”.Le tipologie di progetti ammessi al finanziamento, cui potranno accedere i ricercatori dipendenti a tempo indeterminato e quelli non strutturati, che svolgono attività presso aziende sanitarie locali e ospedaliere, Università piemontesi e istituzioni pubbliche con finalità di ricerca senza scopo di lucro con sede in Piemonte, comprendono la prevenzione primaria e secondaria, il trattamento delle malattie legate all’amianto, la riorganizzazione, monitoraggio e valutazione del sistema sanitario. I progetti verranno valutati dalle commissioni tecnico-scientifiche nominate dalla Direzione Sanità, al cui interno saranno presenti anche un rappresentante dell’assessorato all’Università, Ricerca e Innovazione e uno dei Comitati etici regionali. Il finanziamento sarà ripartito in due parti: l’80% come prima assegnazione, il restante 20% a fronte dei risultati ottenuti e delle spese sostenute".

14 aprile 2009

orso castano : la ricerca , per essere veramente tale, cioe' perche' porti alla individuazione e costruzione di ipotesi scientifiche , deve essere libera . Le approvazioni ( e quindi i finanziamenti) sono "santificati"  da una commisione esaminatrice formata da piu' componenti di varie istituzioni sanitarie, perche' la valutazione sia piu' completa ed anche per consentire democraticamente all'Universita' di verificare la qualita' dei ricercatori pubblici dipendenti ed a far si che non si facciano ricerche -doppione rispetto a quelle che l'Universita' va facendo (esercitando cosi' un'enorme potere di controllo e di veto sulla ricerca in ambito ASL)  ed ai Comitati Etici , che premono , come sostiene Tognoli  per avere piu' peso , piu' funzioni di controllo , e soldi , per  istituzionalizzarsi sempre di piu'..................Al di la delle facezie , che queste decisioni ispirano, oltre a questi finanziamenti occorre garantire che chi  (magari perche' non sufficientemente addentro ai meccanismi istituzionali ed all'apparato scientifico costituito, perche' rusticus rispetto all'apparatnik) non riceve il placet , abbia comunque la possibilita', cercando propri finanziamenti , anche piccoli, comunque di  fare ricerca nelle ASL , magari collaborando con ricerche messe in piedi da altre ASL in altre Regioni.  Lo snodo centrale , in tal senso sembrano essere proprio i Comitati Etici, che, come detto, premono per espandere le loro competenze e, stando alle considerazioni di illustri autori, sono sempre piu' spesso in contrasto tra loro e sempre di piu' a caccia di un riconoscimento istituzionale. In una non meglio precisata ASL torinese il gruppone del Comitato Etico e' composto da ben 14 rappresentanti delle diverse categorie professionali (cosi' non si scontenta nessuno)  che si riuniscono "ogni tanto" , cioe' molto raramente rispetto al bisogno , spesso non raggiungendo neppure il numero legale . Sfido chiunque a pretendere tempi rapidi per l'approvazione delle ricerche : 14 teste , 14 opinioni diverse  da mettere d'accordo senza scontentare nessuno..........evviva, non c'e' male!! Ci salvano solo ...FORTI RACCOMANDAZIONI!!

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