domenica 20 dicembre 2009

RIFORME: EPIFANI, LE FACCIA IL PARLAMENTO; NO BICAMERALE


da Kataweb - News " E' necessario che le riforme le faccia il Parlamento". Lo ha affermato il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, nel corso della trasmissione 'In mezz'ora' aggiungendo di essere contrario all'ipotesi di una bicamerale. "Non e' tempo di bicamerale - ha sottolineato il segretario generale -, le riforme le deve fare il Parlamento che e' la sede piu' appropriata e dove tutto e' piu' trasparente".
ed ancora
L'inciucio è cosa non buona e ingiustadi EUGENIO SCALFARI , clicca x art. intero, da leggere!!
..........Nell'articolo pubblicato dal Giornale il 18 dicembre, Verdini elenca gli obiettivi che il Pdl si propone di realizzare nei prossimi mesi e descrive come meglio non si potrebbe il ruolo di Berlusconi. "Lui ha costruito la figura del leader moderno - scrive Verdini - anzi ha costruito la leadership come istituzione. Per affrontarlo, anche gli altri partiti dovranno affidarsi ad una leadership e se non riusciranno a farlo saranno sempre sconfitti. Ma anche i "media" non potranno esimersi dal concentrare sul leader la loro attenzione, se vorranno cogliere il vero significato di quanto accade". Segue l'elenco degli obiettivi: smontare la Costituzione e adeguarla alla Costituzione materiale; cambiare il sistema di elezione del Csm e quello della Corte costituzionale; riformare la giustizia separando le carriere dei magistrati inquirenti da quelle dei giudicanti; concentrare nella figura del premier tutti i poteri dell'Esecutivo e sancire che tutti gli altri poteri siano tenuti a collaborare lealmente con lui perché lui solo è l'eletto del popolo e quindi investito della sovranità che dal popolo emana. Quest'articolo è infinitamente più preoccupante delle esagitate denunce e liste di proscrizione lanciate da Cicchitto in Parlamento, da Feltri e da Belpietro sui loro giornali e dai vari "pasdaran" del berlusconismo di assalto. Verdini l'ha scritto il 18 dicembre, quando già Berlusconi era tornato ad Arcore ed aveva avviato la politica del dialogo con l'opposizione. Esso contiene dunque con lodevole chiarezza le condizioni di quel dialogo, con l'ovvio preliminare che essi comportano e cioè il salvacondotto in piena regola riguardante i processi del premier. Da qui dunque bisogna partire, tutto il resto è pura chiacchiera.
 

orso castano : vorremmo interessarci meno alle vicende politiche per concentrarci sul disagio e sulle sue chiavi di lettura, ma qui si rischia veramente "LA NOTTE DELLA REPUBBLICA"  e cosi vogliamo sostenere chi si batte per la democrazia e la trasparenza , contro gli inciuci, contro le "ideologie di ritorno" che confondono le idee , che addormentano gli animi, che possono far morire la democrazie e le istituzioni che la sorreggono , come la centralita' del Parlamento. Il rischio di una svolta autoritaria e' grave, l'opposizione dovrebbe avere il dovere di denunciarlo e non essere accondiscendente ad oscure mediazioni inseguendo chi vuole affossare la liberta' e la giustizia.......L'articolo  di Scalfari e' molto bello ed andrebbe letto e meditato.

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