mercoledì 27 luglio 2011

Ministeri al Nord, alt di Napolitano «Roma Capitale è nella Costituzione»

stralci da Il Messaggero di Roma , di Marco Conti


...(parole di Napolitano) "«Anche il governo è garante dell’unità nazionale» e deve spiegare che cosa significa «l’apertura di sedi distaccate di rappresentanza operativa» prevista nei decreti dei ministri Bossi, Calderoli, Brambilla e Tremonti che hanno aperto uffici dei rispettivi ministeri al Nord. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato ieri pomeriggio«una lunga e dettagliata lettera» a Silvio Berlusconi nella quale si esprimono «rilievi e motivi di preoccupazione sul tema, oggetto di ampio dibattito, del decentramento delle sedi dei Ministeri sul territorio»............Nella lettera si spiega che una cosa «è il decentramento» altro sono iniziative come quella avviata dai quattro ministri, in grado di innescare un pasticcio normativo che rischia di entrare in contraddizione con l’articolo 5 della Costituzione e con il titolo V che parla di Roma Capitale. Non solo, il capo dello Stato fa anche riferimento alle annunciate iniziative di altri ministri che intendono seguire le orme dei colleghi aprendo altre sedi al Sud. Una confusione che ha obbligato il Quirinale a prendere carta e penna formalizzando ciò che il capo dello Stato aveva avuto modo di dire il 17 marzo a Montecitori e il 17 giugno a Verona quando aveva spiegato ad un gruppo di ragazzi che «c’è un solo articolo della Costituzione, l’articolo 5, che mette insieme questi due valori (unità nazionale e autonomia territoriale ndr). Dice - continua Napolitano - che la Repubblica è una e indivisibile, e dice anche che riconosce e promuove le autonomie». «A noi tocca comporre l’Unità con la diversità»............

orso castano: c'e' poco da dire, la Lega punta decisamente, sententosi indebolita dopo queste ultime elezioni,  allla scissione dell'Italia , altro che federalismo, vuole abbattere la Costituzione Repubblicana, e' un pericolo troppo grosso. I DS sono deboli e non si vede neppure un accenno di un loro scossone, anzi in periferia, spinti da necessita' di governo , vengono a continui sotterranei , e solo talvolta trasparenti, accordi con la Lega. Sembra rimasto solo di Pietro, ma solo lui se purtroppo pensiamo a certi indefinibil dentro il suo partito. Dovrebbe fare anche lui un repulisti. In questa maniera , tra sperperi e ruberie, tra la mafia ben piazzata al nordo ed ormai l'unico ente stracarico di soldi esentasse , una magistratura che in alcuni casi sembra impotente ed in affanno di fronte a tanta corruzione  , rischiamo di precipitare in due default, quello morale e quello economico. .......non ci resta che pregare...nella speranza di essere ascoltati. 

Nessun commento: