domenica 17 luglio 2011

SARKO HA PAURA DEL WEB MA 2 MILIARDI DI PERSONE NON SI CONTROLLANO REPRIMENDO




A Parigi si è tenuto l'EG8 dedicato aInterne con "i Grandi della Terra".
L'evento è stato voluto dal bombar-diere francese Sarkozy, reduce dalle
imprese in Libia e in Costa d'Avorio,per regolamentare a livello internazi
onale la Rete, in particolare per la pubblicazione dei contenuti. La Francia
ha fatto approvare una legge censoriadetta "three strikes and you are out",
che impedisce l'accesso a Internetattraverso i service provider a chi
si collega per tre volte a siti P2Pper scaricare contenuti ritenuti illegali.
Per questo scopo è stata addiritturacreata un'agenzia che invia due mail di
avviso e poi ti stacca la spina.Lawrence Lessig, autore di "Free Culture",
avvocato statunitense ed esperto dei problemi legati al copyright definì la legge
"una soluzione da cerebrolesi" che invece di sviluppare nuovi settori, proteg.
geva attività in declino.
La società McKin-sey ha calcolato che per ogni posto dii
lavoro perso in Francia negli ultimi 15anni a causa di Internet ne sono stati
creati 2,4 nuovi grazie alla Rete, con unattivo di 700.000 posti. Al summiit
sono stati invitati i principali attori dellaRete. Molti hanno disertato come Cory
Doctorow di Boing Boing che consideral'EG8 un tentativo dei governi di mettere
le mani sulla Rete. Sarkozy ha aperto ilavori con un discorso intimidatorio rivolto
a chi usa la Rete "Il mondo che rappresen-tate non è un universo parallelo dove
non sono contemplate le regole legalie morali e i principi che governano la
società". Quali sono queste regole e quali interessi proteggono? La legge sul
copyright risale allo Statuto di Annadel 1710, una legge fatta su misura
dopo l'invenzione della stampa di Gutemberg. Introduceva la proprietà i
intellettuale dell'autore, un periodo dii 15 anni, e una tutela politica. Nei secoli
la legge è diventata maggiormente restrit-tiva, il copyright si sta estendendo a 100
anni, le pene sono sempre più severe. Il copyright, di fatto, è diventato
una barriera per lo sviluppo della Rete.All'incontro dei "Grandi" alle
Tuileries sono stati invitati due elementidi spicco dell'Italia, il nuovo che avanza,
Bernabè di Telecom e Carlo De Benedettidel Gruppo L'Espresso. Quest'ultimo che ebbe a dire
che Google è un parassita dell'informazione harincarato la dose "Pensiamo che sia ingiusto che
Google  elimini  Repubblica dal motore Google o altri prendano i nostri contenuti senza
pagare". 

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