lunedì 31 ottobre 2011

Lanciato il progetto 100 prime UCCP




Cosa sono le UCCP?


L'Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale vigente dal 29 luglio 2009 disegna un nuovo scenario per la Medicina Generale istituendo la creazione di AFT e UCCP.
Le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) rappresentano il modello organizzativo e funzionale delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e sono costituite da medici convenzionati delle cure primarie e da altri operatori sanitari ed amministrativi.
Le UCCP:
  • hanno un delegato che le rappresenta;
  • operano in unica sede o hanno una sede di riferimento in ambito intra-distrettuale;
  • si coordinano con la ASL attraverso il distretto di appartenenza.
Le UCCP hanno come obiettivi:
  • perseguire il coordinamento funzionale con i servizi e le attività del Distretto di riferimento mediante i medici convenzionati, i medici della continuità assistenziale, gli specialisti convenzionati e altri operatori socio-sanitari.
  • rapportarsi, oltre che con il distretto, con l’ospedale e gli altri poli della rete integrata
  • realizzare un processo organizzativo che garantisce assistenza sanitaria di base e diagnostica di 1° livello, realizzando la continuità assistenziale 24 ore su 24, 7 giorni su 7
  • l’integrazione con i servizi sanitari di secondo e terzo livello con particolare attenzione ai pazienti cronici
  • utilizzare nelle località logisticamente disagiate gli strumenti della telemedicina per la gestione del paziente
  • dotarsi di supporti tecnologici ed informativi in grado di collegare tra loro i professionisti che vi operano e di scambiare dati con i poli di riferimento
  • sviluppare la medicina d’iniziativa al fine di promuovere la prevenzione, l’educazione e l’informazione sanitaria
Le UCCP devono mettere in atto un’operatività coerente con le caratteristiche geografiche e demografiche delle aree in cui sono collocate; ogni regione deciderà autonomamente il modello più rispondente alle proprie esigenze.
Accordi regionali specifici individueranno per ogni UCCP la dotazione strutturale, strumentale e di personale necessarie all’efficace svolgimento delle attività assistenziali ad essa affidate


Cos'è ? E' un progetto promosso dal Co.S. che intende fare evolvere le esperienze associative esistenti in medicina generale verso le nuove forme organizzative (UCCP) previste dall'Accordo Collettivo Nazionale (ACN).
Chi partecipa? Gruppi di almeno 20 medici provenienti da forme associative già operanti sul territorio (UTAP, Case della Salute, Medicina di gruppo e Medicina di rete).

Perché aderire?
Perchè l’articolo 26 Ter dell'ACN vigente dal 29 luglio 2009 rende irrinunciabile avviare un percorso di costruzione e gestione di UCCP ad opera di soggetti societari della medicina generale, parallelo ad un analogo percorso che “prevederebbe” la fornitura dei fattori di produzione da parte della Asl.

Come farlo? 
Mediante l'utilizzo di società di servizi cooperative per avviare le UCCP in accordo con le Regioni, realizzando quindi vantaggiose economie di scala, come da delibera Conferenza Stato/Regioni del luglio 2008.

Come aderire ?
Compilando il modulo di adesione al "progetto 100 prime UCCP” ed inviarlo al numero di fax 0374 346546, oppure, via mail all'indirizzo mailbox@cos.it.

Punti di forza del progetto:
Dall'esame dell'Albo Nazionale Cooperative e della Banca Nazionale progetti è emerso che:
  • Esistono più di 100 cooperative di MMG in Italia che raccolgono circa 5.000 medici.
  • Ci sono esperienze di gestione di non meno di 50 - 60 Centri Sanitari Polifunzionali facilmente trasformabili in UCCP.
  • E' stato predisposto un sistema di tutoraggio da cooperative esperte a cooperative di nuova formazione.
  • E' disponibile un pacchetto PTMG1-UCCP fornito da GSS tramite Co.S.
Obiettivi del progetto:
  • Avviare un processo di informazione corretta che faccia chiarezza sulle presunte criticità correlate alla cooperazione medica.
  • Inserire nelle UCCP attività specialistiche di diagnostica di I° livello creando sinergie fra forme associative della medicina generale e specialisti di branca, attraverso moduli operativi dei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA ) per produrre appropriatezza e risparmio.
  • Formare una “squadra” di amministratori esperti di aspetti gestionali (ne sono sufficienti 2 anche nelle cooperative di 100 soci).
  • Promuovere un processo informativo verso le OOSS regionali per “costruire” una base realistica di competenze sugli assetti strutturali, gestionali e societari delle UCCP (Business Plan delle UCCP e principi dei centri Costo/Ricavo)
  • Supportare il sindacato nel compito di ottenere la ristrutturazione del compenso dei medici di medicina generale per sostituire agli incentivi un sistema di rimborso dei fattori produttivi i cui costi siano agganciati all’inflazione reale e non a quella programmata
  • Supportare il sindacato nello sforzo di ottenere per i medici l'applicazione dello stesso regime di esenzione IVA previsto dalla circolare 23/E dell'8 maggio 2009
1Presidio Territoriale della Medicina Generale
Fasi di realizzazione del progetto:



orso castano : non e' la prima volta che i Medici di Medicina Generale fanno proposte "rivoluzionarie" che pero' , quasi tutte hanno il piccolo difetto di non precisare i rapporti con i medici ospedalieri. I risultati , purtroppo si vedono, i Pronto Soccorsi sono intasati , la confusione tra i codici assegnato dal personale infermieristico non sempre dal punto di vista clinico e' corretta, con casi di malasanita' spesso scandalosi, le responsabilita' dei casi gravi ricadono tutte sui medici ospedalieri, pagati meno, gerarchizzati, burocratizzati e , frequentissimamente sotto il duro tallone di 2Capitani Coraggiosi" nominati da Manager che in realta sono solo i guardiani del potere   politico, ricerca b loccata da Comitati Etici  
composti da una moltitudine di persone scarsamente competenti nelle singole materie che pretendono di decidere se una ricerca si puo' e si deve fare!! Questa la sanita' pubblica. Non stupisce che avnzi l'accreditamento di privati con ben altra gestione, che pero' ha difetti ancora peggiori con uno sfruttamento dei dirigenti medici a dir poco umiliante! Ci auguriamo tutti che questo ennesimio entativo non resti solo una girandole di sigle "innovative" ma riesca a dare salute alle persone.

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