mercoledì 12 ottobre 2011

Siria: proteste ovunque, decine di morti Continua offensiva esercito su Jisr Shughur, 4000 profughi


ARTIGLIERIA PESANTE - Secondo testimoni oculari truppe hanno attaccato con carri armati, elicotteri e artiglieria pesante. Il regime parla di scontri con «gruppi armati», testimoni menzionano ammutinamenti e rastrellamenti sistematici e cruenti delle autorità. Avanzando sulla città, i soldati hanno scoperto «una fossa comune» che conteneva i resti degli agenti uccisi in occasione dell'attacco da parte di «gruppi armati» del quartier generale della sicurezza, il 6 giugno, ha detto la televisione governativa. Il regime di Damasco sostiene di aver lanciato l'offensiva per riportare l'ordine in città dopo quel'eccidio. I corpi dei centoventi membri della sicurezza sarebbero ora in quella fossa comune. La versione del governo viene però smentita dai residenti di Jisr al-Shughour, secondo i quali i 120 membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi dai loro commilitoni per essersi rifiutati di sparare sui civili. I loro cadaveri sono stati ritrovati dall'esercito in una fossa comune, secondo la tv del regime. Impossibile qualsiasi verifica indipendente a causa della censura imposta dal governo ai media. ( CLICCA X VIDEO (DA VEDERE)
BLITZ - «Alcune divisioni dell'esercito sono entrate a Jisr al Shughur ed hanno evacuato l'ospedale nazionale dai gruppi armati» ha annunciato lo speaker della tv di stato. L'esercito è entrato in città «dopo avere disinnescato gli esplosivi e le cariche di dinamite posti dai gruppi armati sui ponti e nelle strade. Due uomini armati sono stati uccisi, molti altri sono stati fermati. L'esercito ha anche sequestrato molte armi». La popolazione locale avrebbe affermato che sono numerose le vittime del blitz, mentre la Bbc ha parlato «violenti combattimenti» e di «case incendiate».
I PROFUGHI - Più di 400 siriani sono giunti intanto nella notte tra sabato e alla frontiera con la Turchia portando a quota 5.000 i profughi presenti nei campi allestiti nel sud del territorio turco. Alla frontiera con la Siria, i rifugiati sono accolti dai gendarmi turchi e trasportati nei campi allestiti o negli ospedali. La maggior parte dei profughi è stata indirizzata verso il villaggio di tende a Yayladagi. La Croce rossa turca ha iniziato a costruire altri campi a Altinozu e Boynuyogun, rispettivamente per 4.000 e 5.000 persone, secondo la protezione civile locale. La maggior parte dei rifugiati è fuggita proprio da Jisr al-Shughur che si trova a circa 40 chilometri dalla Turchia

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