sabato 16 novembre 2013

una sentenza storica : copyright bloccava la libera circolazione globale del sapere


Google Books non infrange il copyright

Lo ha stabilito una sentenza Usa arrivata dopo 8 anni di causa fra BigG e autori

 di Redazione Wired.it

Si è chiuso con una vittoria di Google Books  il processo iniziato otto anni fa con una denuncia dell’Authors Guild (praticamente, un’associazione degli autori) per stabilire se BigG violasse o meno i copyright negli Usa. Secondo la sentenza, lo strumento di ricerca "consente il progresso delle arti e delle scienze, pur rispettando i diritti degli autori e delle creatività individuali, e non impatta negativamente sui detentori di copyright.” E continua: "Non sostituisce i libri, perché Google non permette alle persone di leggere interi libri online". Insomma, è scritto nero su bianco: " Google Books offre molti benefici pubblici". Inoltre il giudice ha fatto riferimento al fair use, ovvero l'uso " leale ed equo" che Mountain View avrebbe fatto delle opere.
Una sentenza storica, che di fatto apre la porta anche alle altre aziende che vogliono acquisire digitalmente e mettere libri online. Google Books non sostituisce i libri e prevede misure di sicurezza, come non mostrare una pagina ogni dieci. 
Google Books ha aperto i battenti nel 2004 (allora si chiamava Google Print), e ha cominciato a mettere online stralci di libri senza però preoccuparsi di avere il permesso dei detentori dei copyright. Da allora sono stati messi in Rete stralci di circa 20 milioni di libri. Cosa che non è mai andata giù agli autori, che nel 2005 hanno fatto causa all'azienda, iniziando una battaglia legale che si è conclusa solo oggi. 
(Via: New York Times ; credit per la foto: LaPresse)

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