venerdì 20 febbraio 2015

padroni: mano libera ai licenziamenti, ai soldi in svizzera ci pensano loro. Questa la fetida politica di un destro destro. E la sn. del PD.? Ingoia. Non e' piu' di sinistra e non garantisce i piu' deboli. Bisogna cercare altrove

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da Corriere della Sera ,Economia...........Risultati immagini per Renzi di destraRisultati immagini per Renzi di destraRisultati immagini per Renzi di destra

Renzi vuole di nuovo la lotta di classe. Lo ringraziamo. Sta portando il paese sull'orlo giusto.!

Jobs act: da marzo contratto a tutele crescenti
Ma l'attenzione, venerdì, era tutta sulla riforma del lavoro: il nuovo contratto «a tutele crescenti» scatterà dal primo marzo. Che cosa prevede? Per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato si limita la possibilità del reintegro del lavoratore, prevedendo invece indennizzo economico certo e crescente con l’anzianità di servizio. Il reintegro sarà possibile solo in caso di licenziamento discriminatorio o per licenziamento disciplinare per il quale venga provata l’insussistenza del fatto materiale contestato.
Addio ai contratti co.co.pro dal 2016
Il Consiglio dei ministri, in prima lettura, ha esaminato anche lo schema di decreto delegato per attuare le nuove tipologie contrattuali. È prevista in questo contesto l’eliminazione delle collaborazioni a progetto con il divieto di nuovi contratti di questo tipo. Viene cancellato anche il contratto di associazione in partecipazione, utilizzato soprattutto nel settore commerciale. L’abolizione dei contratti a progetto e dell’associazione in partecipazione e la rimodulazione delle altre tipologie contrattuali dovrebbero andare in vigore dal 2016. Per quest’anno - si apprende - sarà ancora possibile stipulare questi contratti mentre anche dopo il 2016 sarà possibile stipulare co.co.pro con accordi sindacali.
Arriva la nuova aspi e dis-coll
Ok definitivo anche per i nuovi ammortizzatori sociali. Il primo è la Dis-Coll, cioè l’indennità di disoccupazione per i collaboratori che hanno almeno 3 mesi di versamenti contributi e avrà una durata pari alla metà dei mesi di versamento e potrà arrivare ad un massimo di sei mesi. L’altra novità è la Naspi, che scatta da maggio e che, rispetto alla Aspi durerà più a lungo. Il sussidio sarà pari alla metà dei periodi contributivi degli ultimi 4 anni, in pratica potrà arrivare al massimo a 24 mesi. (cioe' una presa peril culo...)
Camusso: «Verso la libertà di licenziare»
«Sul tema del lavoro il Governo va nella direzione sbagliata», è il commento della leader della Cgl Susanna Camusso. Lo ha detto a Pasian di Prato, prima di partecipare a un convegno. Camusso ha aggiunto che «l'unico risultato sarà quello di aver liberalizzato i licenziamenti, di aver deciso che il rapporto di lavoro invece di essere stabilizzato sia frutto di una monetizzazione crescente. Non credo quindi - ha proseguito il segretario generale della Cgil - che questa sia la risposta che si aspetta un Paese che continua ad avere una disoccupazione altissima, che non ha prospettive per i giovani e che invece di facilitare i licenziamenti dovrebbe costruire soluzioni per il lavoro».
Landini: «Non aiuta chi ha bisogno di lavorare»
Dello stesso parere il segretario generale della Fiom Maurizio Landini: «Credo che oggi si confermeranno quelle scelte sbagliate che rendono possibili e più facili i licenziamenti e che non cancellano la precarietà. Non siamo in presenza dell'estensione degli ammortizzatori sociali quindi delle tutele universali per tutti, siamo in presenza di una riforma che non migliora le condizioni di chi ha bisogno di lavorare».

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